America's cup a roma
A 108 giorni dall’inizio della Vitton Cup e dell'America's Cup, la ‘Road to
Valencia’ arriva a Roma, capitale d’Italia e paese che schiera ben tre
equipaggi nella 32ma edizione di questo trofeo storico. L’interesse dell’Italia
nei confronti dell’America’s Cup è tra i più alti al mondo, come ha dimostrato
l’incredibile successo dei Trapani Louis Vuitton Acts disputati nella città
siciliana nel 2005, con quasi 500mila fan in visita nell’America’s Cup Park. La
‘Road to Valencia’ segna l’inizio della fase decisiva della 32ma Coppa. L’
America’s Cup e la Louis Vuitton Cup arrivano a Roma - dopo le tappe di Ginevra
e Parigi -, accompagnate da rappresentanti del Defender Alinghi e dei
challenger italiani Luna Rossa, Mascalzone Latino- Capitalia Team e +39
Challenge. Ad accogliere i trofei, ci saranno Maria Pia Garavaglia, Vicesindaco
di Roma, e il Consigliere per le Politiche Sportive del Comune, Gianni Rivera,
leggenda del calcio. In rappresentanza del Defender svizzero, c’è l’italiano
Francesco Rapetti, all’albero di Alinghi e capitano della barca elvetica, che
ha partecipato alla sfida de Il Moro de Venezia nel 1992 prima di vincere l’
America’s Cup con il team di Bertarelli nel 2003. Per Luna Rossa Challenge c'è
il grinder Romolo Ranieri, alla sua terza campagna; insieme a lui arriva
Roberto Ferrarese, allenatore di +39 Challenge, alla seconda esperienza mentre,
per Mascalzone Latino-Capitalia Team, c'è il coach Mauro Pelaschier, già
timoniere di Coppa e con tre campagne olimpiche alle spalle. La Louis Vuitton
Cup, che inizierà a Valencia il 16 aprile, è contesa da 11 challenger, uno dei
quali, il 23 giugno affronterà il Defender Alinghi nel 32mo Match di Coppa. In
palio, la Auld Mug! “Sono contento e onorato di trovarmi a Roma, per presentare
queste due competizioni. L'Italia è il Paese più rappresentato a Valencia,
giusto dunque trovarci qui. L’America’s Cup è il duello finale”, ha detto
Michel Bonnefous, CEO dell'organizzazione.
“Per vincere, un team deve eccellere in tutti gli aspetti della campagna:
tecnologia, teamwork, sport e controllo degli elementi. La storia dimostra che
vincere la Coppa è molto difficile. Questo che rende la sfida così eccitante”.
Roberto Ferrarese, general coach di +39 Challenge, spera che “il vento sia
bello e propizio. Speriamo di riuscire a ottenere il massimo. E' da tanto che
lavoriamo, sarebbe bello riuscire a raccogliere i risultati sperati”. “E' stato
importante regatare contro il defender Alinghi, sia per noi che per il team
svizzero – aggiunge Mauro Pelaschier, coach di Mascalzone Latino-Capitalia Team
– Anche noi abbiamo lavorato tanto, speriamo che il vento ci aiuti nei momenti
decisivi”. “Noi ci siamo allenati a Dubai – sottolinea Francesco Rapetti,
grinder di Alinghi – dove c'erano le stesse condizioni di vento di Valencia. In
Spagna, però, la musica sarà diversa”. Per Romolo Ranieri, grinder di Luna
Rossa Challenge, “per gli sfidanti è importante mettere a punto una barca
all-round, in grado cioè di gareggiare in qualsiasi condizione di vento. A mio
avviso, molti sfidanti hanno indovinato la costruzione deglio scafi”. Subito
dopo la tappa italiana, la ‘Road to Valencia’ proseguirà verso Berlino (7 - 8
marzo) e Madrid (12 - 13 marzo) per fermarsi infine a Valencia, città ospite
della 32ma America’s Cup.