17 November 2015

Otto barche italiane al via della ARC 2015 il 22 novembre

L’Atlantic Rally for Cruisers partirà domenica 22 novembre. Tra gli oltre duecento iscritti ci sono anche otto barche italiane. Noi saremo presenti al via per raccontarvi in diretta la partenza

Otto barche italiane al via della arc 2015 il 22 novembre

Mentre nelle nostre acque la stagione velica volge al termine, centinaia di barche e migliaia di velisti si preparano a salpare, domenica 22 novembre, per una grande avventura: l’Arc 2015. L’Atlantic Rally for Cruisers, meglio conosciuta semplicemente come Arc, è una traversata atlantica di 2.700 miglia da Las Palmas (Gran Canaria) e Saint-Lucia, nel Mar dei Caraibi, dedicata a velisti “normali”, che possono così coronare il sogno di traversare l’oceano Atlantico in tutta sicurezza, con una grande organizzazione alle spalle che li segue miglio dopo miglio dalla partenza fino al traguardo.

 

La regata, che si svolge senza interruzione dal 1986, ha numeri incredibili: oltre 200 barche iscritte e 1.116 velisti, compresi 32 giovani al di sotto dei 16 anni. Sulle barche sventolano bandiere di 30 nazioni, gli UK comandano la classifica con ben 62 unità (il 32% della flotta). Dietro di loro ci sono la Germania, 28 barche, e la Norvegia, 17. Per l’Italia le barche sono otto: Amaltea, Bavaria 41 di Jean Carlo Duccini; Duffy, Felci 10.26 di Enrico Calvi; Durlindana 3, Carroll Marine 60 di Giancarlo Gianni; Kleronia, Judel & Vrolijk di Fabio Sebastiani & Fabio Rosciglione;  My Dream, Bavaria 38 di Claudio Regini; Obelix, Baltic 38 DP di Jessica Shepherd;  Why Not, Swan 56 di Fabio Scalzi; Y2K, Bénéteau Océanis 50 di Massimiliano Terragni.

 

Le donne rappresentano il 17% dei partecipanti e quattro di loro sono anche skipper. L’età media dei partecipanti è 48 anni, il più anziano è uno svedese di 90 anni, mentre sono 32 i partecipanti oltre i 70 anni. L’età media degli skipper è 52 anni, il più anziano ne ha 79, il più giovane appena 22.

 

Per quanto riguarda le barche, la più piccola è l’Hallberg Rassy 310 del 2011 Inua (NOR), lunga 9.40 metri. La più grande è il Southern Wind Farfalla (MLT) lunga 31,7 metri. La lunghezza media delle imbarcazioni al via è 15,29 metri. Il 15% delle barche sono lunghe meno di 40’, il 43% sono tra i 40’ e i 50’ e il 42% sono tra i 50’ e i 60’. La barca più vecchia è lo Swan 55 del 1971 Cesarina (GER). L’età media delle barche è di 11 anni. Ci sono infine 21 multiscafi, tutti catamarani di cui ben 13 sono costruiti da Lagoon. Al via sono rappresentati 77 cantieri, Bénéteau fa la parte del leone con 21 barche iscritte. Il modello più popolare è l’Oyster 56: ben cinque i modelli al via.

 

Le barche sono divise nelle seguenti classi:

I? Cruising: 153 barche con rating ARC (permesso utilizzo del motore, con successivo ricalcolo del compenso)

II?Racing: 29 barche con rating IRC (vietato utilizzo motore)

IV, Multiscafi: 20 unità, rating ARC rating (permesso utilizzo del motore, con successivo ricalcolo del compenso)

V? Open: 1 barca (sono yacht dal design inusuale o fuori dalla lunghezz max prevista dale altri classi e barche che non vogliono unirsi alla competizione)

 

La storia

L’Arc nasce 30 anni fa da un’idea del giornalista inglese Jimmy Cornell dopo aver scritto un articolo per la rivista Yachting World su alcuni skipper che si preparavano a traversare l’Atlantico proprio dalle Canarie. L’atmosfera di eccitamento, apprensione e cameratismo che regnava nelle banchine ebbe il potere di dare a Jimmy l’idea di organizzare la regata. L’evento di Cornell doveva essere però concentrato sul divertimento e la sicurezza. Velisti e media risposero con così tanto entusiasmo che l’Arc86 nacque in poco tempo esaurendo subito tutti i posti a disposizione. Il 25 novembre del 1986 partì la prima edizione con 204 yacht iscritti da 24 nazioni: la regata, appena nata, finì subito nel Guinness dei primati. Al contrario della maggior parte delle regate oceaniche, lo spirito dell’Arc enfatizza i velisti normali, non professionisti, le regole sono quindi minime. Nonostante ciò, poco dopo è stato chiaro che molto equipaggi volevano anche regatare piuttosto che semplicemente navigare. Così, nel 1989 è stata introdotta la Racing Division alla quale partecipa ogni anno, mediamente, il 15% delle barche iscritte. Il resto gareggia nella Cruising Division. Per i primi quattro anni l’Arc terminava a Barbados, poi nel 1990 l’organizzazione ha spostato l’arrivo a Saint-Lucia, che offre più posto e permette di riunire tutte le barche in un solo marina, a tutto vantaggio dell’atmosfera. Nel 2013 è stata introdotta una seconda rotta che passa e fa tappa a Capo Verde. La regata, la ARC+ Cape Verdes, parte circa due settimane prima rispetto alla Arc tradizionale, e prevede una flotta di 75 barche al massimo.

 

Vela e Motore sarà alla partenza della regata e rimarrà a Las Palmas dal 18 al 22 novembre per aggiornarvi con news e interviste ai protagonisti.          

 

Qualche curiosità sulla regata:

- Per completare il percorso dell’Arc, un 12 metri impiega in media tra i 18 e i 21 giorni. Dipende molto dalle condizioni meteo e lo stile di navigazione. Per l’Arc+ le barche impiegano circa 5/7 giorni fino a Capo Verde e altri 12/16 per arrivare a Saint Lucia.

- Il record dell’Arc è di 8 giorni, 14 ore, 39 minuti e 51 secondi e appartiene all’imbarcazione Leopard by Finland, il Farr 100 di Mike Slade, che lo ha stabilito nel 2014.

- Le famiglie possono restare in costante collegamento con le barche, tutte dotate di un tracker satellitare Yellowbrick, che visualizzerà le loro posizioni sulla pagina Fleet Viewer. Tutte le barche possono bloggare gratuitamente sul sito del Rally.

 

http://www.worldcruising.com

 

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