di Alberto Mariotti - 21 July 2017

Display touch, guida alla scelta

Sempre più a bordo, gli strumenti touch screen si distinguono per facilità d'uso e dimensioni compatte. Ecco una panoramica dei modelli più diffusi sul mercato con tutti i prezzi

Spinte dalla facilità di utilizzo e diffusione di smartphone e tablet, le aziende di strumentazione elettronica hanno iniziato a proporre modelli multifunzione con schermo touch, controllabili cioè interagendo con il display stesso invece che tramite una tastiera fisica. All’inizio della grande euforia touch, alcuni diportisti avevano pensato che sarebbe stato possibile sostituire senza preoccupazioni il chartplotter con il tablet: più economico, più facile da gestire, più connesso alla rete e soprattutto versatile: non è fisso sulla consolle e può essere usato anche quando si va a sciare, in auto e così via. In realtà l’esperienza insegna che non sempre il cambio conviene: i device mobili possono fungere bene come strumenti di rispetto, come ripetitori dei chartplotter fissi o per essere consultati da casa, ma quando la navigazione diventa seria c’è bisogno di uno strumento dedicato, sempre pronto e affidabile, non dipendente da una batteria di breve durata.
A differenza dei tablet, che hanno anche bisogno di apposite custodie marine che ne limitano il comfort di utilizzo, i chartplotter sono strumenti nati per funzionare in ambienti estremi dalle temperature elevate o rigide, umidi e con tanta acqua. Sono impermeabili, resistono alla salsedine e hanno display perfettamente visibili anche durante il giorno. Conoscere questi strumenti è importante, i cantieri li aggiungono alla lista degli optional oppure potreste doverli acquistare per un “retrofit”, cioè un aggiornamento della strumentazione con modelli più nuovi.

Ma come scegliere?

Touch puro o ibrido?

Mappe dedicate ai pescatori

Gps e WiFi sono integrati?

La questione è semplice: gli strumenti che hanno l’antenna Gps integrata possono essere montati soltanto in pozzetto, perché al chiuso non possono funzionare. Se prevedete di montare il chartplotter al chiuso, sarà necessario un modello senza antenna Gps integrata da collegare a una esterna, da acquistare a parte. Di solito gli strumenti medio piccoli hanno l’antenna integrata, mentre i più grandi spessp devono servirsi di quella esterna.
Per quanto riguarda il Wi-Fi, se integrato è meglio: non si hanno problemi di installazione e collegamento con moduli esterni. E per i fuoribordo? Grazie alla tecnologia Nmea2000, un protocollo di scambio di informazioni tra strumenti e vari sensori, tutti i motori, non importa il tipo o la marca, che ne sono dotati possono inviare informazioni agli strumenti.
Sebbene molti motoristi propongano i loro display per il controllo dei dati, non è lontano il giorno in cui tutti questi dati saranno gestiti solamente dagli strumenti multifunzione, che hanno, di solito, schermi più grandi, belli e con un’interfaccia più facile da usare e collaudata.

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