16 October 2017

Assicurare la barca

Una breve guida per sapere come comportarsi in caso di eventuali incidenti o furti. Così da limitare i danni e non incorrere in intoppi burocratici

Collisione con un’altra imbarcazione, incendio a bordo, furto totale o parziale della barca, infortunio del conducente o di qualcun altro. Le possibilità che il diportista possa incorrere in qualche imprevisto purtroppo sono reali. Gestire al meglio queste situazioni può evitare ulteriori complicazioni soprattutto con il proprio assicuratore.
Quale documentazione occorre tenere a bordo prima di partire? Come gestire l’eventuale sinistro? Quale atteggiamento deve avere il diportista in questi casi? Ecco alcuni consigli utili.

Precauzioni

Innanzitutto una precisazione doverosa: mai circolare senza assicurazione. È obbligatorio, come nel caso dell’auto, avere a bordo il contrassegno relativo alla responsabilità civile per i natanti (per i danni a terzi) e il certificato di assicurazione relativi sia ai motori dell’imbarcazione principale sia dei motori ausiliari, tender e altro. Risulta assai utile, inoltre, portare sempre con sé (nel caso in cui fosse stata sottoscritta) una copia della polizza corpi (l’equivalente della kasko per le auto), dove sono sempre indicati i numeri verdi da chiamare per effettuare la denuncia di avaria, le istruzioni e gli obblighi da seguire in caso di sinistro, e in generale tutte le norme che, in questa circostanza, l’assicurato, con la firma della polizza, si è impegnato a rispettare. La non osservanza di queste norme basilari può infatti compromettere la possibilità di essere indennizzati.

Ovviamente bisogna aver chiare le garanzie per le quali il contraente ha stipulato la polizza. La responsabilità civile natanti, cioè l’eventualità di arrecare danni a terzi, è l’unica assicurazione obbligatoria. Esistono altre garanzie, cosiddette accessorie, la cui sottoscrizione è facoltativa. Alcuni assicuratori suggeriscono la lettura periodica delle condizioni di polizza per non incorrere in brutte sorprese. In ogni caso, i numeri di telefono dell’intermediario che ha venduto il contratto, della compagnia garante e delle centrali operative e di assistenza, devono essere sempre disponibili, in qualunque momento e per ogni evenienza.

Così in caso di sinistro

Il sinistro a bordo di un’imbarcazione può investire due aspetti: danni provocati a terzi, o subiti per responsabilità di terzi (in questo caso le procedure sono praticamente le stesse di un sinistro Rc auto); danni subiti dalla propria imbarcazione, che possono essere garantiti, o meno, da una polizza corpi, non obbligatoria, ma facoltativa. Cosa bisogna fare, in generale, quando si verifica il sinistro?
Avvertire con la massima sollecitudine autorità e assicuratore. Come? Denunciando l’accaduto all’autorità competente (Capitaneria di Porto, Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco), a seconda del tipo di sinistro, nel più breve tempo possibile.

La denuncia va presentata anche al proprio assicuratore (chiamando l’agente presso cui è stato sottoscritto il contratto o direttamente la compagnia) sia nel caso di polizza corpi sia nel caso di polizza di responsabilità civile. La denuncia del sinistro deve essere effettuata utilizzando il modulo fornito dalla compagnia, solitamente entro e non oltre tre giorni dall’accadimento del sinistro. Si consiglia di specificare tutte quelle informazioni che possono aiutare l’assicuratore, e cioè: il numero della polizza, la data, il luogo e le modalità del fatto, il codice fiscale dell’assicurato e del conducente, l’indicazione delle conseguenze provocate, il nome dei danneggiati (compresi eventuali terzi trasportati) e degli eventuali testimoni, nonché l’indicazione dell’autorità intervenuta per i necessari rilievi.

In caso di sinistro mortale

Furto o incendio

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