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Editoriale
SIGNORA MINISTRO
NON SI ARRENDA AI CRETINI
Gli incentivi sono durati cinque giorni. Forse meno. Di sicuro alle 16,30 di martedì 20 aprile, quando abbiamo chiamato il “Call center incentivi del ministero delle Attività Economiche e Produttive riservato al rivenditori”, dei venti milioni stanziati per la nautica non restava un centesimo: «Può provare più in là, nel caso qualcuno rinunci…Chissà..», è stato il consiglio dell’operatore.
Ce lo aspettavamo. Se lo aspettavano tutti. Con le poche polveri a disposizione il fuoco d’artificio non poteva durare di più. Tutto qui? Per fortuna pare di no. Alla modesta e quasi simbolica elargizione sembrano seguire segnali di vera attenzione alla nautica e alle sue potenzialità. Il neoministro al Turismo Michela Brambilla ha appena portato in Consiglio dei ministri un provvedimento per il recupero dei porti sottoutilizzati e il loro inserimento nei piani regolatori; un’altra misura riguarda l’esenzione dall’assurda licenza edilizia per i pontili galleggianti stagionali. Una benedizione, anzi due, con la fame di posti barca che ci ritroviamo (quasi doppia di quella della Francia e tripla della Spagna).
Il primo grazie, lo sappiamo tutti, va al presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni e al suo impegno martellante. Ma la sua tenacia da mastino nulla avrebbe potuto contro le sordità e i muri di gomma del passato anche recente. Aspettiamo a cantar vittoria. La “strategia dell’attenzione” verso la nautica e il suo immenso potenziale economico non avrà vita facile. Non soltanto perché i luoghi comuni anche più idioti sono duri a morire, e la “barca roba da ricchi” ne è un esempio lampante, ma anche perché è bastato che la neoministro Brambilla parlasse di “porti sottoutilizzati” per mettere in guardia l’ambientalismo militante. Come è già scattato l’allarme per i campi di golf, altro volano turistico su cui il governo vorrebbe spingere, subito demonizzati come l’ennesima scorciatoia verso la devastazione del paesaggio. C’è da credere che la Brambilla tirerà dritto: ha troppo atteso il suo momento per arrendersi alle prime contestazioni, che di sicuro ci saranno (e non ci spiegheranno perché un antico porto ridotto a cloaca deve essere più ecologico di un moderno marina a norma di legge).
Staremo a vedere. La speranza, dice il poeta indiano Tagore, è un uccello che canta di notte. Navighiamo ancora al buio, ma dovrà pur finire questa nottata.
Marta Gasparini
Sommario
1 EDITORIALE
NEWS
10 Le lettere dei lettori
12 Presentazione libro: In barca con il Codice
14 La voce dei cantieri
24 Saloni
30 Auto
34 Letti e visti per voi
36 Barche & Barche
TECNICA
46 Guida: trim e flap come usarli al meglio, di Davide Zerbinati
ELETTRONICA
56 Smartphone a bordo la navigazione in palmo di mano, di Andrea Amoroso
PROVE
68 Bénéteau Océanis 52, di Ambrogio Rocca
74 T-Yachts T34, di Paolo Portinari
80 Azimut 74 Magellano, di Alberto Mariotti
86 Austin Parker 42, di Ambrogio Rocca
92 Jeanneau Leader 10, di Maurizio Zacchetti
98 Tempest 770 WA, di Tommasino Gazo
100 Torqeedo Travel 503/1003, di Andrea Bacchetti
SPORT
104 I maxi multiscafi storia, tecnica e record, di Paolo Portinari
112 Notiziario sportivo
120 Motonautica
PAGINE AZZURRE
124 Le saline del Mediterraneo, di Alberto Corrado
130 Storia: le uniformi della Marina, di Martino Sacchi
134 Le news
IL GIORNALE DEL NAVIGANTE
138 Eventi
140 Motori e impianti
142 Tecnica, Sail Track la randa facile
144 Leggi, balzelli & Co.
146 Porti e approdi
148 Amo in mare
150 Cose di bordo
152 Usato sotto la lente Dufour 38 Classic, di Davide Zerbinati
155 Piccoli annunci
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