Un open con fly. Dopo quattro anni la linea S non finisce di stupire. La nuova
ammiraglia vanta finestre panoramiche e propulsione a idrogetto.
Si chiama 103S, sigla che lo identifica come open, ma ha il fly, sebbene sia
molto “leggero”. Cosa succede? Nulla di nuovo: Azimut dimostra ancora una volta
di non fermarsi mai, di offrire in ogni barca qualcosa in più e di diverso
rispetto alla precedente. Di diverso c’è anche il luogo dove è avvenuta la
presentazione uff...
Introduzione
Un open con fly. Dopo quattro anni la linea S non finisce di stupire. La nuova
ammiraglia vanta finestre panoramiche e propulsione a idrogetto.
Si chiama 103S, sigla che lo identifica come open, ma ha il fly, sebbene sia
molto “leggero”. Cosa succede? Nulla di nuovo: Azimut dimostra ancora una volta
di non fermarsi mai, di offrire in ogni barca qualcosa in più e di diverso
rispetto alla precedente. Di diverso c’è anche il luogo dove è avvenuta la
presentazione ufficiale, non il solito Mediterraneo ma Dubai, Emirati Arabi.
Qualcosa che c’entra poco con la barca in sé, ma che lancia un messaggio ben
preciso su quali siano i piani del cantiere e a chi sia dedicato il 103S. Ne è
conferma il fatto che tutta la produzione (è costruito a Viareggio) del primo
anno e parte di quella del secondo sia già stata prenotata dal mercato arabo.
Oggi nella nautica la concorrenza è così forte che chi si ferma è perduto. Ma
questo non è mai stato il problema per il cantiere di Avigliana che con la sua
linea S ha dato inizio, ormai quattro anni fa, ad una nuova era del design e
del lusso, riuscendo a coniugarli entrambi anche nella produzione di serie e in
barche le cui dimensioni - parliamo soprattutto del piccolo 43S - non
permettevano di lasciare troppo spazio a sogni di grandezza. Un salto di
qualità che ha poi fatto da traino a tutto il settore. In soli quattro anni
Azimut ha prodotto 5 modelli diversi, dal mitico 68S - primo yacht di serie con
le finestre laterali di ampia dimensione -, all’86S, passando appunto per i più
“piccoli” 43S e 62S fino quasi a sommarli e ottenere l’ammiraglia della flotta,
il 103S. Cinque barche diverse accumunate però da un percorso stilistico forte
e riconoscibile. Le famose vetrate panoramiche ne sono l’esempio più
riconosciuto e riconoscibile. Ma gli amanti dell’open puro possono stare
tranquilli perché il fly dovrebbe rimanere appannaggio dell’ammiraglia.
Progetto e interni
Le menti sono sempre le stesse, scafo ed esterni di Stefano Righini, interni ad
opera di Carlo Galeazzi. Un team indissolubile che negli anni ha saputo portare
nella nautica più di una ventata di novità. L’elemento più classico - passateci
il termine - a bordo del 103S è forse il layout del ponte inferiore, ma non
mancano elementi di novità: ad un livello intermedio tra i due ponti è stata
ideata la cucina (realizzata da Boffi) privata dell’armatore. Le nuove tendenze
raccontano che gli armatori inizano a trovare gusto anche tra i fornelli, e l’
idea di una cucina armatoriale dimostra l’attenzione del cantiere verso nuove
esigenze. La suite armatoriale troneggia a centro barca. E’ arredata con
salottino e immancabile angolo ufficio per continuare a seguire i proprio
business in giro per il mondo. Il letto guarda verso prua e gode dell’originale
quanto stupenda vista sul mare regalata dalle due vetrate laterali. La prua è
per gli ospiti, con due doppie a letti gemelli e una Vip con letto matrimoniale
a 45°. Tutte hanno il bagno con ingresso privato. A poppa ci sono i locali per
l’equipaggio che comprendono anche una seconda, piccola, cucina. Lo stile degli
interni è quello a cui ci ha abituato Azimut con la linea S: moderni, tendenti
al minimal e impreziositi dall’utilizzo di finiture molto eleganti e materiali
di grande pregio. Gli infissi sono infatti di wengé con inserti cromati, il
piano di calpestio è in mistolana, i cielini e le paratie offrono il gradevole
contrasto grazie alle tonalità chiare.
Materiali e impianti
La carena ha una V di 18,8 gradi, un deadrise dunque abbastanza marcato anche
se non estremo. Lo scafo è in Grp mentre la sovrastruttura è laminata in Pvc.
Il dislocamento della barca raggiunge le 100 tonnellate, un valore importante
al quale gli ingegneri hanno accoppiato due motori Mtu 16V 2000 M93 da 2.400
cavalli ciascuno e trasmissioni idrogetto Rolls-Royce/KameWa 63S3. Con tale
configurazione la barca dovrebbe superare i 34 nodi di velocità massima con un’
autonomia di oltre 300 miglia nautiche sia a 25 che a 30 nodi e di circa 325
miglia a velocità massima. I serbatoi del carburante hanno una capacità di
12.350 litri. Quello dell’acqua raggiunge i 2.500 litri. Lo scafo è dotato di
quattro stabilizzatori dinamici Humphree in composito. In sala macchine sono
installati due generatori da 40 kW, 220V, 50 Hz trifase montati su silent block
e con starter remoto. Un capitolo a parte meriterebbe l’aria condizionata, che
arriva a 183.000 B.T.U. raggiungendo praticamente tutti i locali, bagni
esclusi, con controlli separati. L’elica di prua idraulica ha una potenza di 32
cavalli, mentre a prua sono installati due salpàncora Posidonia da 90 kg con
100 metri di catena da 13 mm. Il garage di poppa è attrezzato di un sistema
elettroidraulico per il varo e alaggio del tender. Il garage può ospitare un
tender e due jet ski. L’elettronica di bordo è Raymarine, l’autopilota è l’AP50
di Simrad. Infine la consolle, che sembra quella di un aereo con i grandi
schermi per il carteggio, le telecamere che controllano la sala macchine e il
touch screen per la gestione degli impianti e dei motori.
Coperta
Look da camaleonte. Visto da prua sembra un open perfetto tanto le sue forme
sono in sintonia con quelle degli altri S della gamma. Visto da poppa la
prospettiva cambia e il fly appare in tutta la sua armonia, quasi a non voler
disturbare troppo la metà open. Tre sono le aree living: il pozzetto, la
migliore per ricche cene all’aperto, magari in rada. Gode di una perfetta
simbiosi con il living interno grazie all’ampio passaggio lasciato dalla
vetrata scorrevole che scompare dietro la scala del fly, in quale offre la sua
protezione lasciando libera comunque una buona parte dove è stato ricavato un
doppio prendisole con tavolino al centro. La seconda è a prua, vera zona
prendisole grazie al triplo materasso ma efficace anche per aperitivi di lusso
sul far della sera. La terza è il fly. Qui è possibile mangiare, prendere il
sole, rilassarsi, condurre e godersi la navigazione da una posizione più che
privilegiata. Il costo della versione base è di 7 milioni di euro + Iva.
+
Linea moderna, il fly non appesantisce le forme.
Qualità di costruzione
Prestazioni
-
Manca la Jacuzzi sul fly...
In sintesi
E’ la nuova ammiraglia della flotta open. Dedicata a chi non vuole rinunciare
né alla linea filante open né al prestigio del fly. Monta trasmissioni a
idrogetto e supera 34 nodi di velocità massima. Suite armatoriale a centro
barca con finestre panoramiche.
DATI
Progetto
Styling & Concept Stefano Righini; Interior Design Carlo Galeazzi.
Scafo
Lunghezza f.t. m 30,91; larghezza m 7,10; pescaggio m 1,34; disloc. a pieno
carico t 105.
Omologazione
CE in cat. A
Serbatoi
Carburante lt 12.350;
acqua dolce lt 2.500.
Costruzione
Materiale di costruzione Grp, carena a V con deadrise a poppa di 18.8°.
Motori
Mtu 2 x 16V 2000 M93; 2400 cv a 2450 rpm; 16 cilindri; cilindrata lt 35,7;
alesaggio x corsa mm 135 x 156; consumo teorico lt/h 446,4.
Indirizzi
Costruttore Azimut Yachts, Avigliana (TO), tel. 011 93161;
www.azimutyachts.net
Progetto e interni
Progetto e interni
Le menti sono sempre le stesse, scafo ed esterni di Stefano Righini, interni ad
opera di Carlo Galeazzi. Un team indissolubile che negli anni ha saputo portare
nella nautica più di una ventata di novità. L’elemento più classico - passateci
il termine - a bordo del 103S è forse il layout del ponte inferiore, ma non
mancano elementi di novità: ad un livello intermedio tra i due ponti è stata
ideata la cucina (realizzata da Boffi) privata dell’armatore. Le nuove tendenze
raccontano che gli armatori inizano a trovare gusto anche tra i fornelli, e l’
idea di una cucina armatoriale dimostra l’attenzione del cantiere verso nuove
esigenze. La suite armatoriale troneggia a centro barca.
E’ arredata con salottino e immancabile angolo ufficio per continuare a seguire
i proprio business in giro per il mondo. Il letto guarda verso prua e gode dell’
originale quanto stupenda vista sul mare regalata dalle due vetrate laterali.
La prua è per gli ospiti, con due doppie a letti gemelli e una Vip con letto
matrimoniale a 45°. Tutte hanno il bagno con ingresso privato.
A poppa ci sono i locali per l’equipaggio che comprendono anche una seconda,
piccola, cucina.
Lo stile degli interni è quello a cui ci ha abituato Azimut con la linea S:
moderni, tendenti al minimal e impreziositi dall’utilizzo di finiture molto
eleganti e materiali di grande pregio. Gli infissi sono infatti di wengé con
inserti cromati, il piano di calpestio è in mistolana, i cielini e le paratie
offrono il gradevole contrasto grazie alle tonalità chiare.
Materiali e impianti
Materiali e impianti
La carena ha una V di 18,8 gradi, un deadrise dunque abbastanza marcato anche
se non estremo. Lo scafo è in Grp mentre la sovrastruttura è laminata in Pvc.
Il dislocamento della barca raggiunge le 100 tonnellate, un valore importante
al quale gli ingegneri hanno accoppiato due motori Mtu 16V 2000 M93 da 2.400
cavalli ciascuno e trasmissioni idrogetto Rolls-Royce/KameWa 63S3.
Con tale configurazione la barca dovrebbe superare i 34 nodi di velocità
massima con un’autonomia di oltre 300 miglia nautiche sia a 25 che a 30 nodi e
di circa 325 miglia a velocità massima. I serbatoi del carburante hanno una
capacità di 12.350 litri. Quello dell’acqua raggiunge i 2.500 litri. Lo scafo è
dotato di quattro stabilizzatori dinamici Humphree in composito. In sala
macchine sono installati due generatori da 40 kW, 220V, 50 Hz trifase montati
su silent block e con starter remoto. Un capitolo a parte meriterebbe l’aria
condizionata, che arriva a 183.000 B.T.U. raggiungendo praticamente tutti i
locali, bagni esclusi, con controlli separati.
L’elica di prua idraulica ha una potenza di 32 cavalli, mentre a prua sono
installati due salpàncora Posidonia da 90 kg con 100 metri di catena da 13 mm.
Il garage di poppa è attrezzato di un sistema elettroidraulico per il varo e
alaggio del tender. Il garage può ospitare un tender e due jet ski. L’
elettronica di bordo è Raymarine, l’autopilota è l’AP50 di Simrad. Infine la
consolle, che sembra quella di un aereo con i grandi schermi per il carteggio,
le telecamere che controllano la sala macchine e il touch screen per la
gestione degli impianti e dei motori.
La coperta
Coperta
Look da camaleonte. Visto da prua sembra un open perfetto tanto le sue forme
sono in sintonia con quelle degli altri S della gamma. Visto da poppa la
prospettiva cambia e il fly appare in tutta la sua armonia, quasi a non voler
disturbare troppo la metà open. Tre sono le aree living: il pozzetto, la
migliore per ricche cene all’aperto, magari in rada.
Gode di una perfetta simbiosi con il living interno grazie all’ampio passaggio
lasciato dalla vetrata scorrevole che scompare dietro la scala del fly, in
quale offre la sua protezione lasciando libera comunque una buona parte dove è
stato ricavato un doppio prendisole con tavolino al centro.
La seconda è a prua, vera zona prendisole grazie al triplo materasso ma
efficace anche per aperitivi di lusso sul far della sera.
La terza è il fly. Qui è possibile mangiare, prendere il sole, rilassarsi,
condurre e godersi la navigazione da una posizione più che privilegiata. Il
costo della versione base è di 7 milioni di euro + Iva.
Prova e dati
In sintesi
E’ la nuova ammiraglia della flotta open.
Dedicata a chi non vuole rinunciare né alla linea filante open né al prestigio
del fly. Monta trasmissioni a idrogetto e supera 34 nodi di velocità massima.
Suite armatoriale a centro barca con finestre panoramiche.
+
Linea moderna, il fly non appesantisce le forme.
Qualità di costruzione
Prestazioni
-
Manca la Jacuzzi sul fly...
DATI
Progetto
Styling & Concept Stefano Righini; Interior Design Carlo Galeazzi.
Scafo
Lunghezza f.t. m 30,91; larghezza m 7,10; pescaggio m 1,34; disloc. a pieno
carico t 105.
Omologazione
CE in cat. A
Serbatoi
Carburante lt 12.350;
acqua dolce lt 2.500.
Costruzione
Materiale di costruzione Grp, carena a V con deadrise a poppa di 18.8°.
Motori
Mtu 2 x 16V 2000 M93; 2400 cv a 2450 rpm; 16 cilindri; cilindrata lt 35,7;
alesaggio x corsa mm 135 x 156; consumo teorico lt/h 446,4.
Indirizzi
Costruttore Azimut Yachts, Avigliana (TO), tel. 011 93161;
www.azimutyachts.net
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