31 March 2008

Azimut 103S

Un open con fly. Dopo quattro anni la linea S non finisce di stupire. La nuova ammiraglia vanta finestre panoramiche e propulsione a idrogetto. Si chiama 103S, sigla che lo identifica come open, ma ha il fly, sebbene sia molto “leggero”. Cosa succede? Nulla di nuovo: Azimut dimostra ancora una volta di non fermarsi mai, di offrire in ogni barca qualcosa in più e di diverso rispetto alla precedente. Di diverso c’è anche il luogo dove è avvenuta la presentazione uff...

Introduzione

Un open con fly. Dopo quattro anni la linea S non finisce di stupire. La nuova ammiraglia vanta finestre panoramiche e propulsione a idrogetto. Si chiama 103S, sigla che lo identifica come open, ma ha il fly, sebbene sia molto “leggero”. Cosa succede? Nulla di nuovo: Azimut dimostra ancora una volta di non fermarsi mai, di offrire in ogni barca qualcosa in più e di diverso rispetto alla precedente. Di diverso c’è anche il luogo dove è avvenuta la presentazione ufficiale, non il solito Mediterraneo ma Dubai, Emirati Arabi. Qualcosa che c’entra poco con la barca in sé, ma che lancia un messaggio ben preciso su quali siano i piani del cantiere e a chi sia dedicato il 103S. Ne è conferma il fatto che tutta la produzione (è costruito a Viareggio) del primo anno e parte di quella del secondo sia già stata prenotata dal mercato arabo. Oggi nella nautica la concorrenza è così forte che chi si ferma è perduto. Ma questo non è mai stato il problema per il cantiere di Avigliana che con la sua linea S ha dato inizio, ormai quattro anni fa, ad una nuova era del design e del lusso, riuscendo a coniugarli entrambi anche nella produzione di serie e in barche le cui dimensioni - parliamo soprattutto del piccolo 43S - non permettevano di lasciare troppo spazio a sogni di grandezza. Un salto di qualità che ha poi fatto da traino a tutto il settore. In soli quattro anni Azimut ha prodotto 5 modelli diversi, dal mitico 68S - primo yacht di serie con le finestre laterali di ampia dimensione -, all’86S, passando appunto per i più “piccoli” 43S e 62S fino quasi a sommarli e ottenere l’ammiraglia della flotta, il 103S. Cinque barche diverse accumunate però da un percorso stilistico forte e riconoscibile. Le famose vetrate panoramiche ne sono l’esempio più riconosciuto e riconoscibile. Ma gli amanti dell’open puro possono stare tranquilli perché il fly dovrebbe rimanere appannaggio dell’ammiraglia. Progetto e interni Le menti sono sempre le stesse, scafo ed esterni di Stefano Righini, interni ad opera di Carlo Galeazzi. Un team indissolubile che negli anni ha saputo portare nella nautica più di una ventata di novità. L’elemento più classico - passateci il termine - a bordo del 103S è forse il layout del ponte inferiore, ma non mancano elementi di novità: ad un livello intermedio tra i due ponti è stata ideata la cucina (realizzata da Boffi) privata dell’armatore. Le nuove tendenze raccontano che gli armatori inizano a trovare gusto anche tra i fornelli, e l’ idea di una cucina armatoriale dimostra l’attenzione del cantiere verso nuove esigenze. La suite armatoriale troneggia a centro barca. E’ arredata con salottino e immancabile angolo ufficio per continuare a seguire i proprio business in giro per il mondo. Il letto guarda verso prua e gode dell’originale quanto stupenda vista sul mare regalata dalle due vetrate laterali. La prua è per gli ospiti, con due doppie a letti gemelli e una Vip con letto matrimoniale a 45°. Tutte hanno il bagno con ingresso privato. A poppa ci sono i locali per l’equipaggio che comprendono anche una seconda, piccola, cucina. Lo stile degli interni è quello a cui ci ha abituato Azimut con la linea S: moderni, tendenti al minimal e impreziositi dall’utilizzo di finiture molto eleganti e materiali di grande pregio. Gli infissi sono infatti di wengé con inserti cromati, il piano di calpestio è in mistolana, i cielini e le paratie offrono il gradevole contrasto grazie alle tonalità chiare. Materiali e impianti La carena ha una V di 18,8 gradi, un deadrise dunque abbastanza marcato anche se non estremo. Lo scafo è in Grp mentre la sovrastruttura è laminata in Pvc. Il dislocamento della barca raggiunge le 100 tonnellate, un valore importante al quale gli ingegneri hanno accoppiato due motori Mtu 16V 2000 M93 da 2.400 cavalli ciascuno e trasmissioni idrogetto Rolls-Royce/KameWa 63S3. Con tale configurazione la barca dovrebbe superare i 34 nodi di velocità massima con un’ autonomia di oltre 300 miglia nautiche sia a 25 che a 30 nodi e di circa 325 miglia a velocità massima. I serbatoi del carburante hanno una capacità di 12.350 litri. Quello dell’acqua raggiunge i 2.500 litri. Lo scafo è dotato di quattro stabilizzatori dinamici Humphree in composito. In sala macchine sono installati due generatori da 40 kW, 220V, 50 Hz trifase montati su silent block e con starter remoto. Un capitolo a parte meriterebbe l’aria condizionata, che arriva a 183.000 B.T.U. raggiungendo praticamente tutti i locali, bagni esclusi, con controlli separati. L’elica di prua idraulica ha una potenza di 32 cavalli, mentre a prua sono installati due salpàncora Posidonia da 90 kg con 100 metri di catena da 13 mm. Il garage di poppa è attrezzato di un sistema elettroidraulico per il varo e alaggio del tender. Il garage può ospitare un tender e due jet ski. L’elettronica di bordo è Raymarine, l’autopilota è l’AP50 di Simrad. Infine la consolle, che sembra quella di un aereo con i grandi schermi per il carteggio, le telecamere che controllano la sala macchine e il touch screen per la gestione degli impianti e dei motori. Coperta Look da camaleonte. Visto da prua sembra un open perfetto tanto le sue forme sono in sintonia con quelle degli altri S della gamma. Visto da poppa la prospettiva cambia e il fly appare in tutta la sua armonia, quasi a non voler disturbare troppo la metà open. Tre sono le aree living: il pozzetto, la migliore per ricche cene all’aperto, magari in rada. Gode di una perfetta simbiosi con il living interno grazie all’ampio passaggio lasciato dalla vetrata scorrevole che scompare dietro la scala del fly, in quale offre la sua protezione lasciando libera comunque una buona parte dove è stato ricavato un doppio prendisole con tavolino al centro. La seconda è a prua, vera zona prendisole grazie al triplo materasso ma efficace anche per aperitivi di lusso sul far della sera. La terza è il fly. Qui è possibile mangiare, prendere il sole, rilassarsi, condurre e godersi la navigazione da una posizione più che privilegiata. Il costo della versione base è di 7 milioni di euro + Iva. + Linea moderna, il fly non appesantisce le forme. Qualità di costruzione Prestazioni - Manca la Jacuzzi sul fly... In sintesi E’ la nuova ammiraglia della flotta open. Dedicata a chi non vuole rinunciare né alla linea filante open né al prestigio del fly. Monta trasmissioni a idrogetto e supera 34 nodi di velocità massima. Suite armatoriale a centro barca con finestre panoramiche. DATI Progetto Styling & Concept Stefano Righini; Interior Design Carlo Galeazzi. Scafo Lunghezza f.t. m 30,91; larghezza m 7,10; pescaggio m 1,34; disloc. a pieno carico t 105. Omologazione CE in cat. A Serbatoi Carburante lt 12.350; acqua dolce lt 2.500. Costruzione Materiale di costruzione Grp, carena a V con deadrise a poppa di 18.8°. Motori Mtu 2 x 16V 2000 M93; 2400 cv a 2450 rpm; 16 cilindri; cilindrata lt 35,7; alesaggio x corsa mm 135 x 156; consumo teorico lt/h 446,4. Indirizzi Costruttore Azimut Yachts, Avigliana (TO), tel. 011 93161; www.azimutyachts.net

Progetto e interni

Progetto e interni Le menti sono sempre le stesse, scafo ed esterni di Stefano Righini, interni ad opera di Carlo Galeazzi. Un team indissolubile che negli anni ha saputo portare nella nautica più di una ventata di novità. L’elemento più classico - passateci il termine - a bordo del 103S è forse il layout del ponte inferiore, ma non mancano elementi di novità: ad un livello intermedio tra i due ponti è stata ideata la cucina (realizzata da Boffi) privata dell’armatore. Le nuove tendenze raccontano che gli armatori inizano a trovare gusto anche tra i fornelli, e l’ idea di una cucina armatoriale dimostra l’attenzione del cantiere verso nuove esigenze. La suite armatoriale troneggia a centro barca. E’ arredata con salottino e immancabile angolo ufficio per continuare a seguire i proprio business in giro per il mondo. Il letto guarda verso prua e gode dell’ originale quanto stupenda vista sul mare regalata dalle due vetrate laterali. La prua è per gli ospiti, con due doppie a letti gemelli e una Vip con letto matrimoniale a 45°. Tutte hanno il bagno con ingresso privato. A poppa ci sono i locali per l’equipaggio che comprendono anche una seconda, piccola, cucina. Lo stile degli interni è quello a cui ci ha abituato Azimut con la linea S: moderni, tendenti al minimal e impreziositi dall’utilizzo di finiture molto eleganti e materiali di grande pregio. Gli infissi sono infatti di wengé con inserti cromati, il piano di calpestio è in mistolana, i cielini e le paratie offrono il gradevole contrasto grazie alle tonalità chiare.

Materiali e impianti

Materiali e impianti La carena ha una V di 18,8 gradi, un deadrise dunque abbastanza marcato anche se non estremo. Lo scafo è in Grp mentre la sovrastruttura è laminata in Pvc. Il dislocamento della barca raggiunge le 100 tonnellate, un valore importante al quale gli ingegneri hanno accoppiato due motori Mtu 16V 2000 M93 da 2.400 cavalli ciascuno e trasmissioni idrogetto Rolls-Royce/KameWa 63S3. Con tale configurazione la barca dovrebbe superare i 34 nodi di velocità massima con un’autonomia di oltre 300 miglia nautiche sia a 25 che a 30 nodi e di circa 325 miglia a velocità massima. I serbatoi del carburante hanno una capacità di 12.350 litri. Quello dell’acqua raggiunge i 2.500 litri. Lo scafo è dotato di quattro stabilizzatori dinamici Humphree in composito. In sala macchine sono installati due generatori da 40 kW, 220V, 50 Hz trifase montati su silent block e con starter remoto. Un capitolo a parte meriterebbe l’aria condizionata, che arriva a 183.000 B.T.U. raggiungendo praticamente tutti i locali, bagni esclusi, con controlli separati. L’elica di prua idraulica ha una potenza di 32 cavalli, mentre a prua sono installati due salpàncora Posidonia da 90 kg con 100 metri di catena da 13 mm. Il garage di poppa è attrezzato di un sistema elettroidraulico per il varo e alaggio del tender. Il garage può ospitare un tender e due jet ski. L’ elettronica di bordo è Raymarine, l’autopilota è l’AP50 di Simrad. Infine la consolle, che sembra quella di un aereo con i grandi schermi per il carteggio, le telecamere che controllano la sala macchine e il touch screen per la gestione degli impianti e dei motori.

La coperta

Coperta Look da camaleonte. Visto da prua sembra un open perfetto tanto le sue forme sono in sintonia con quelle degli altri S della gamma. Visto da poppa la prospettiva cambia e il fly appare in tutta la sua armonia, quasi a non voler disturbare troppo la metà open. Tre sono le aree living: il pozzetto, la migliore per ricche cene all’aperto, magari in rada. Gode di una perfetta simbiosi con il living interno grazie all’ampio passaggio lasciato dalla vetrata scorrevole che scompare dietro la scala del fly, in quale offre la sua protezione lasciando libera comunque una buona parte dove è stato ricavato un doppio prendisole con tavolino al centro. La seconda è a prua, vera zona prendisole grazie al triplo materasso ma efficace anche per aperitivi di lusso sul far della sera. La terza è il fly. Qui è possibile mangiare, prendere il sole, rilassarsi, condurre e godersi la navigazione da una posizione più che privilegiata. Il costo della versione base è di 7 milioni di euro + Iva.

Prova e dati

In sintesi E’ la nuova ammiraglia della flotta open. Dedicata a chi non vuole rinunciare né alla linea filante open né al prestigio del fly. Monta trasmissioni a idrogetto e supera 34 nodi di velocità massima. Suite armatoriale a centro barca con finestre panoramiche. + Linea moderna, il fly non appesantisce le forme. Qualità di costruzione Prestazioni - Manca la Jacuzzi sul fly... DATI Progetto Styling & Concept Stefano Righini; Interior Design Carlo Galeazzi. Scafo Lunghezza f.t. m 30,91; larghezza m 7,10; pescaggio m 1,34; disloc. a pieno carico t 105. Omologazione CE in cat. A Serbatoi Carburante lt 12.350; acqua dolce lt 2.500. Costruzione Materiale di costruzione Grp, carena a V con deadrise a poppa di 18.8°. Motori Mtu 2 x 16V 2000 M93; 2400 cv a 2450 rpm; 16 cilindri; cilindrata lt 35,7; alesaggio x corsa mm 135 x 156; consumo teorico lt/h 446,4. Indirizzi Costruttore Azimut Yachts, Avigliana (TO), tel. 011 93161; www.azimutyachts.net
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