15 May 2009

Azimut 70

Misura 21,77 metri il nuovo fly disegnato da Stefano Righini (exterior styling) e da Carlo Galeazzi (interior design) e presentato - insieme al più grande 82 - in occasione dei saloni autunnali. Osservando la flotta dei fly, le misure non distano da quelle del 68E (E sta per Evolution, modelli “vecchi” aggiornati con nuovi materiali e tecnologie) ma basta uno sguardo per capire che si tratta di barche che vengono da due epoche molto lontane tra di loro. Il confronto è ...

Introduzione

Misura 21,77 metri il nuovo fly disegnato da Stefano Righini (exterior styling) e da Carlo Galeazzi (interior design) e presentato - insieme al più grande 82 - in occasione dei saloni autunnali. Osservando la flotta dei fly, le misure non distano da quelle del 68E (E sta per Evolution, modelli “vecchi” aggiornati con nuovi materiali e tecnologie) ma basta uno sguardo per capire che si tratta di barche che vengono da due epoche molto lontane tra di loro. Il confronto è interessante per capire com’è cambiato il gusto degli armatori e il modo di progettare le barche e i loro interni. Progetto Il 70 si inserisce tra il 58 e il 75, un gap consistente, solo parzialmente tamponato dai 62E e 68E, che come abbiamo detto hanno stili e target diversi. Rispetto al fratello maggiore da 75 piedi è più tecnologico e innovativo ma la sostanza è quella, cambia poco. L’impronta stilistica e qualitativa di Azimut si sente decisa, anche se alcuni dettagli degli interni possono non incontrare i gusti di tutti. Tra le novità, scompare la famosa forma a pinna di squalo dalle vetrate della tuga in favore di un bel movimento che assicura più continuità e più luce; la prua è squadrata come negli ultimi modelli; la finestra a scafo nell’armatoriale è rettangolare invece che a rombo.

Prova

Il mare è calmo e il vento scarso, a bordo solo sei persone. Nei serbatoi ci sono 900 litri di carburante e 200 di acqua. Sedere ai comandi sul fly del 70 lanciato a tutta velocità è una sensazione unica. Le dimensioni non tolgono nulla alla potenza di uno scafo che, nonostante le oltre 44 tonnellate di dislocamento, supera agevolmente i 33 nodi. Si raggiungono i 33,5 a 2.370 giri, a cui corrisponde un consumo totale di circa 508 litri/ora. L’autonomia a questo regime si aggira intorno alle 314 miglia. Il regime di crociera è di 26 nodi a 1.980 giri, il consumo è di 340 litri, l’autonomia di circa 364 miglia. La velocità minima di planata è a 1.200 giri e 15 nodi. Con un motore solo, a 1.600 giri l’Azimut 70 naviga a 12 nodi con un consumo di 140 litri, lo stesso che ogni motore consuma a 23 nodi e 1.600 giri. Dall’apposito display è possibile controllare in diretta la posizione dei wing tabs automatici che controllano l’assetto. Il joystick sviluppato da Azimut agisce sui motori e sulle eliche di prua e poppa permettendo di manovrare con grande semplicità uno scafo di 70 piedi. Ormeggiare nel porto di Savona è un gioco da ragazzi.
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