Introduzione
Pochi cantieri possono sostenere il ritmo di produzione di Bavaria e pochi
riescono ad avvicinarlo quanto a prezzi. I più diretti concorrenti, impegnati
anch’essi nella grande automazione della costruzione e in grado di garantire
interessanti rapporti qualità/prezzo, sono lontani decine di migliaia di euro.
Il grande sforzo del cantiere tedesco nella direzione che spinge verso un
diporto accessibile, se non economico almeno ragionevole, sulle nostre coste si
ferma dove finiscono i posti barca.
Progetto
Mentre arriva sul mercato il Bavaria 37, nelle versioni sport e HT, escono di
produzione il 35 e il 38 e il nuovo 33 sostituisce il 32. Più che la sostanza,
a cambiare è soprattutto la formula con la quale viene venduto, molte dotazioni
sono ora comprese nel prezzo di listino base. Tra queste: elica di prua,
salpàncora con àncora e catena, stereo radio/Cd/Mp3, frigorifero, cucina con
due fuochi, microonde, boiler acqua calda, cassa acque nere, caricabatteria,
presa elettrica a terra e bitte in acciaio. Restano optional dotazioni utili
per pochi irriducibili come il teak in pozzetto e sui passavanti, riscaldamento
Webasto, aria condizionata, predisposizione Tv con antenna, generatore da 3,8
kW. Questo permette di tenere il prezzo per avere la barca in acqua pronta alla
boa molto vicino a quello di listino senza optional, in questo caso la
differenza Iva inclusa è di circa 4.000 euro, poco in confronto a quanto accade
generalmente, quando il prezzo di listino serve per attirare, e quello alla boa
per bastonare.
Il costo vantaggioso dei Bavaria non è un miracolo, ma la rigorosa applicazione
di alcune strategie industriali che hanno come obiettivo quello di velocizzare
al massimo il ritmo della produzione, pur restando entro definiti limiti
qualitativi. Questa strategia agli occhi più esperti non passa quindi
inosservata, e qualche dettaglio è criticabile. Ma si tratta appunto di
particolari, che riguardano l’estetica del prodotto, non la sua funzionalità e
sicurezza. Se oltre 4.000 diportisti all’anno (3.200 a vela, 800 a motore)
scelgono Bavaria ci sarà pure un motivo. Il progetto è come sempre dello studio
J&J Design, che realizza tutti i modelli Bavaria.
Prova
La barca del test montava due Volvo Penta D6-310 cavalli, oggi sostituiti nella
versione base diesel da due Volvo D4-300 cv, più leggeri. In alternativa ci
sono i più potenti D6-330 cv. Per chi preferisce i motori benzina (il risparmio
sul prezzo di listino è di oltre 40.000 euro) può scegliere due Volvo 5,7
Gxi/Dps Duoprop da 320 cv o due MerCruiser 350 Mag, Dts Bravo III da 300 cv. La
trasmissione è tramite il classico piede poppiero. Bavaria non ha ancora
installato gli Ips. Navighiamo con 900 lt di carburante e 180 di acqua, a bordo
siamo in 5, nelle acque di Palma di Maiorca c’è solo onda lunga e poco vento.
Il 37 Sport raggiunge i 37 nodi a 3.500 giri mentre naviga in crociera tra i
2.500 e i 3.000 giri con velocità comprese tra i 22 e i 28,4 nodi. La carena ha
bisogno di poche correzioni con i flap e appare ben bilanciata.
Qualche rumore di troppo dovuto ai paioli interni che si muovono si avverte
saltando tra le onde. Da fermi la planata si raggiunge in soli 5,9 secondi,
uscendo a 1.700 giri e 9 nodi, la velocità minima di planata è invece di 16
nodi a 2.000 giri. Dalla massima velocità la barca si ferma senza scossoni né
allagamenti in 11,8 secondi. Infine abbiamo provato anche a navigare con un
motore solo, a 1.500 giri si naviga a 8 nodi, a 2.220 giri si arriva a 10,2.