Facile da condurre, è ideale per le prime crociere. Interni spaziosi e
quotazione accessibile ne fanno un buon acquisto.
La più grande realtà industriale tedesca, Bavaria Yachtbau, è nata ormai più di
30 anni fa con molti modelli sempre rivolti alla crociera. Solo nell’ultimo
decennio il cantiere si è rivolto al mercato del charter. I modelli più
apprezzati sono quelli a 3 cifre, seguiti dal nome Caribic (1989), Lagoon (dal
1990), Ocean (dal 2000) e Holiday (dal 1...
Introduzione
Facile da condurre, è ideale per le prime crociere. Interni spaziosi e
quotazione accessibile ne fanno un buon acquisto.
La più grande realtà industriale tedesca, Bavaria Yachtbau, è nata ormai più di
30 anni fa con molti modelli sempre rivolti alla crociera. Solo nell’ultimo
decennio il cantiere si è rivolto al mercato del charter. I modelli più
apprezzati sono quelli a 3 cifre, seguiti dal nome Caribic (1989), Lagoon (dal
1990), Ocean (dal 2000) e Holiday (dal 1995), ognuno caratterizzato da una
buona costruzione. Sul sito www.bavaria-yachts.com si trovano le traversate
impegnative di alcuni dei modelli più recenti.
I nuovi modelli si differenziano da quelli di sopra perché gli interni sono
appoggiati su controstampo, mentre, ad esempio nella serie Lagoon, i legni sono
interamente resinati allo scafo e contribuiscono alla sua robustezza.
Il Bavaria 390 Lagoon è caratterizzato dal bordo libero un po’ più alto della
media, dallo specchio contenuto e dalle murate verticali. Il ponte in teak era
fornito di serie su tutti i modelli ed in genere, dopo 10 anni, è il primo
difetto che salta all’occhio, perché le doghe tengono a scollarsi. Anche lo
scafo non ha un gelcoat bianco, ma un color cremino, che spesso non piace e
viene ridipinto.
La coperta, realizzata in sandwich di balsa, ha una tuga importante e di certo
è fruibile, con la discesa attrezzata, pozzetto dalle giuste dimensioni,
contenuto, ma perfetto per 4-6 persone. L’ingresso sottocoperta non è sempre
agevole, perché ancora con tagliola piccola, che nel nostro caso, essendo lo
scafo munito di capottina con finestratura rigida, ci ha obbligato a fare un
po’ di ginnastica in più. Seppur la capottina generi qualche impiccio l’
ingresso è molto ben riparato e così anche chi l’area del pozzetto. Le manovre
passano sulla tuga, dove è bene verificare lo stato del vetro centrale. Il
gavone dell’àncora è un po’ piccolo e soprattutto con il salpaàncora all’
interno c’è poco spazio per la catena. La zona di lavoro all’albero è munita di
due pazienze (optional) che però possono ostacolare nei passaggi verso prua.
Questa scelta varia a seconda dei gusti. Molte barche sono equipaggiate con
randa avvolgibile con albero Selden e avvolgitori Furlex. Le lande sono a vista
e riportate sul fondo dello scafo e collegate alla paratia maestra (compensato
marino resinato). Le crocette non sono acquartierate. La pinna è in ghisa, con
possibilità di ruggine, imbullonata con prigionieri allo scafo (nei modelli più
recenti sono diventati tirafondi).
Prova e dati
La prova
Il progettista tedesco Axel Mohnhaupt (recentemente impegnato in Coppa America
nel team tedesco) in collaborazione con J&J ha disegnato una buona carena da
crociera, ideale per chi è alle prime armi o per chi ha una famiglia e vuol
fare felici tutti.
Laguna di Venezia, poca aria, poco mare, la barca galleggia e tira poca acqua
con 4-6 nodi di vento e si muove solo di bolina a 3,5 nodi di Log Gps (nessuna
corrente di marea). Il Volvo 43 cavalli spinge la barca a 7,2 nodi, fin troppi.
Interni e impianti
Interni verniciati lucidi in mogano, una scelta che sembra da motoscafo, ma che
risulta più pratica da pulire rispetto al satinato. Alcune versioni hanno il
teak come essenza, ma sono più rare. I mobili sono muniti di viteria inox e con
cornici in massello (oggi su molti modelli le viti sono in ferro tropicalizzate
e con sportelli a filo. La discesa sottocoperta non comodissima, permette però
di separare il mondo esterno da quello interno totalmente. La prima cosa che
colpisce è l’altezza e la luminosità. La dinette è al centro e la cucina sul
lato di sinistra. A prua una cabina matrimoniale a V con bagno e a poppa una
cabina matrimoniale, anch’essa con bagno. Stipi, armadi e vani da ogni parte
aumentano la funzionalità della barca. Sotto il letto di poppa si trovano il
serbatoio del carburante e parte degli impianti motore. Quest’ultimo è
accessibile sia lateralmente che a poppa, ma con più difficoltà nella parte
alta. Di dimensioni contenute il piano per il carteggio.
Conclusioni
Non c’è motivo per non prendere in considerazione i vecchi buoni Bavaria. In
genere si trovano sugli 85.000 euro in Alto Adriatico o in Croazia.
L’armatore tipo
Questa barca la suggeriamo a chi cerca una buona barca per iniziare e portare a
spasso la famiglia o per una coppia di giovani alle prime armi, senza preteste.
I difetti
Oltre al già citato ponte in teak, la deriva in ghisa può richiedere un ciclo
protettivo. La pala del timone, del tipo sospeso, tende a consumare boccole e
cuscinetti velocemente.
Le modifiche
Nessuna, ma vi sono spesso variazioni sulla conformazione dello specchio di
poppa che può essere chiuso o con gradino per l’accesso al mare.
I dati
Costruzione Cantiere Bavaria Yachtbau. Lunghezza f.t. m 11,83; Lunghezza al
gall. M 8,98; Larghezza massima m 4; larghezza al galleggiamento m 3,80; bordo
libero avanti m 1,3; bordo libero addietro m 1,25; pescaggio m 1,75;
dislocamento massimo pieno carico kg 8.000; zavorra kg 3.500; materiale della
zavorra: ghisa; altezza interni m 1,82; larghezza media passivanti; stazza t
17,21; superficie massima del genoa mq 55; superficie della randa mq 38;
superficie massima (2+3) sloop mq 93
Le alternative
La scelta della cabina di poppa sotto il pozzetto è utilizzata solo da alcuni
cantieri del Nord Europa. Tuttavia i prezzi sono molto diversi. Bavaria 370
Lagoon, Sweden 36, Baltic 40.
Link Utili
http://www.bavaria-used-boats.com
La quotazione
In genere oscilla intorno agli 85.000 e non ha grosse variazioni, slavo ponte
in teak da rifare.