20 February 2009

Bavaria 40 Cruiser

di Tommasino Gazo All’insegna della crociera. Una barca completa, comoda e anche divertente. Ha tre cabine e due bagni. Il prezzo è il suo punto forte. L’idea è quella di proibirsi riflessioni sulle prestazioni o sull’angolo al vento reale. E d’altronde il Bavaria 40 cruiser, come dice bene il nome, è un cabinato da crociera, se ne possono apprezzare la robustezza, l’affidabilità, la comodità degli interni, non è “normale” pensare a prestazioni estreme, cons...

Introduzione

di Tommasino Gazo All’insegna della crociera. Una barca completa, comoda e anche divertente. Ha tre cabine e due bagni. Il prezzo è il suo punto forte. L’idea è quella di proibirsi riflessioni sulle prestazioni o sull’angolo al vento reale. E d’altronde il Bavaria 40 cruiser, come dice bene il nome, è un cabinato da crociera, se ne possono apprezzare la robustezza, l’affidabilità, la comodità degli interni, non è “normale” pensare a prestazioni estreme, considerato che solitamente è un acquisto deciso da chi è in grado di apprezzare di più l’abitabilità interna, il numero di bagni, la cucina e lo spazio riservato alla doccia che il comportamento velico. Però, una volta a bordo con randa e genoa a riva, riesce comunque a dire la sua. Perché, come tutte le “sorelle”, anche questo ultimo modello del cantiere tedesco è sì concepito e costruito soltanto per un obiettivo ben preciso, la crociera, ma senza dimenticare il suo ambiente preferito, il mare, e soprattutto, il fatto di essere dotato di albero e vele. Insomma non nasce certo per cimentarsi sui campi di regata ma rimane pur sempre una vera barca a vela.

Prova

Se pensate a una barca da crociera come un mezzo greve, pesante e lento state commettendo un errore imperdonabile. Forse era così una volta, perché oggi il Bavaria 40 è uno scafo da crociera ma le differenze si sono assottigliate, ha poco di quegli elementi che discriminavano i crocieristi dai regatanti, gli sportivi dai pensionati, gli amanti della veleggiata dagli ammalati di radicalismo agonistico. Anzi, facile, agile, sensibile, veloce e sicura sono le qualità che, una volta a bordo del 40 cruiser, si possono toccare con mano. Quindici nodi di vento, il mare incrociato da levante e da ponente eppure il 40 non fa una piega. O meglio, la fa nel senso che si muove nel più perfetto stile velico, che risponde con dolce accondiscendenza ai desideri del timoniere, che è facile anche per chi è appena sceso da un motoryacht e poco sa di vele e di straorzate. Sembra una punizione, piacevole per altro, destinata a chi si mette al timone con idee prevenute e dimentica il senso del marchio Bavaria. Il 40 non fa rimpiangere altre sue concorrenti. Insomma non ci può essere, e quest’ultima creatura made in Germany lo dimostra, alcun senso di inferiorità: la differenza è che, mentre altri lo vorrebbero nascondere, questo 40 lo dichiara espressamente di non avere velleità agonistiche. Mai nervoso il comportamento, incapace di rispondere malamente ai comandi, questo nuovo modello è da definire una barca moderna e non solo nella disposizione di un pozzetto logisticamente azzeccato con un circuito tedesco delle scotte rivisitato e con l’equipaggio in grado di manovrare senza creare problemi al timoniere. Non teme neppure l’onda e il mare incrociato non riesce a metterlo in crisi. Anzi le risposte velocistiche sono di tutto rilievo: basti pensare che, con meno di 15 nodi d’aria, raggiunge i 7 nodi a 60 gradi di vento apparente e stringendo a 35 non scende sotto ai 5. E a motore permette una velocità di crociera di quasi 7 nodi con il Volvo 40 (optional insieme al D2-55 cv) cv a 2.200 giri di regime. Il motore standard è il D1-30 cv.
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