di Tommasino Gazo
All’insegna della crociera. Una barca completa, comoda e anche divertente. Ha
tre cabine e due bagni. Il prezzo è il suo punto forte.
L’idea è quella di proibirsi riflessioni sulle prestazioni o sull’angolo al
vento reale. E d’altronde il Bavaria 40 cruiser, come dice bene il nome, è un
cabinato da crociera, se ne possono apprezzare la robustezza, l’affidabilità,
la comodità degli interni, non è “normale” pensare a prestazioni estreme,
cons...
Introduzione
di Tommasino Gazo
All’insegna della crociera. Una barca completa, comoda e anche divertente. Ha
tre cabine e due bagni. Il prezzo è il suo punto forte.
L’idea è quella di proibirsi riflessioni sulle prestazioni o sull’angolo al
vento reale. E d’altronde il Bavaria 40 cruiser, come dice bene il nome, è un
cabinato da crociera, se ne possono apprezzare la robustezza, l’affidabilità,
la comodità degli interni, non è “normale” pensare a prestazioni estreme,
considerato che solitamente è un acquisto deciso da chi è in grado di
apprezzare di più l’abitabilità interna, il numero di bagni, la cucina e lo
spazio riservato alla doccia che il comportamento velico. Però, una volta a
bordo con randa e genoa a riva, riesce comunque a dire la sua. Perché, come
tutte le “sorelle”, anche questo ultimo modello del cantiere tedesco è sì
concepito e costruito soltanto per un obiettivo ben preciso, la crociera, ma
senza dimenticare il suo ambiente preferito, il mare, e soprattutto, il fatto
di essere dotato di albero e vele. Insomma non nasce certo per cimentarsi sui
campi di regata ma rimane pur sempre una vera barca a vela.
Prova
Se pensate a una barca da crociera come un mezzo greve, pesante e lento state
commettendo un errore imperdonabile. Forse era così una volta, perché oggi il
Bavaria 40 è uno scafo da crociera ma le differenze si sono assottigliate, ha
poco di quegli elementi che discriminavano i crocieristi dai regatanti, gli
sportivi dai pensionati, gli amanti della veleggiata dagli ammalati di
radicalismo agonistico.
Anzi, facile, agile, sensibile, veloce e sicura sono le qualità che, una volta
a bordo del 40 cruiser, si possono toccare con mano. Quindici nodi di vento, il
mare incrociato da levante e da ponente eppure il 40 non fa una piega. O
meglio, la fa nel senso che si muove nel più perfetto stile velico, che
risponde con dolce accondiscendenza ai desideri del timoniere, che è facile
anche per chi è appena sceso da un motoryacht e poco sa di vele e di
straorzate. Sembra una punizione, piacevole per altro, destinata a chi si mette
al timone con idee prevenute e dimentica il senso del marchio Bavaria. Il 40
non fa rimpiangere altre sue concorrenti.
Insomma non ci può essere, e quest’ultima creatura made in Germany lo dimostra,
alcun senso di inferiorità: la differenza è che, mentre altri lo vorrebbero
nascondere, questo 40 lo dichiara espressamente di non avere velleità
agonistiche. Mai nervoso il comportamento, incapace di rispondere malamente ai
comandi, questo nuovo modello è da definire una barca moderna e non solo nella
disposizione di un pozzetto logisticamente azzeccato con un circuito tedesco
delle scotte rivisitato e con l’equipaggio in grado di manovrare senza creare
problemi al timoniere. Non teme neppure l’onda e il mare incrociato non riesce
a metterlo in crisi. Anzi le risposte velocistiche sono di tutto rilievo: basti
pensare che, con meno di 15 nodi d’aria, raggiunge i 7 nodi a 60 gradi di vento
apparente e stringendo a 35 non scende sotto ai 5. E a motore permette una
velocità di crociera di quasi 7 nodi con il Volvo 40 (optional insieme al D2-55
cv) cv a 2.200 giri di regime. Il motore standard è il D1-30 cv.