13 January 2013

Bavaria 46, ammiraglia in crociera

Ammiraglia della flotta tedesca, il 46 di Bavaria seduce con grandi spazi all’aperto e prestazioni che lo portano oltre i 30 nodi. Sottocoperta tre cabine…

Il comfort giusto

 

Il più grande tra i modelli a motore del cantiere di Giebelstadt, nel centro della produttiva Germania, è quello in cui il cantiere ha sperimentato di più in termini di design e di linea, ottenendo un look molto particolare, aggressivo e muscoloso. Lo scafo ha grandi volumi, soprattutto a prua, e un bordo libero molto alto.

 

La vita a bordo si svolge all’aperto, con ambienti ben studiati che si articolano e si fondono l’uno nell’altro. Ci sono due zone distinte in coperta, la plancetta di poppa e il prendisole di prua. Ma anche gli interni sono curati e spaziosi, con tre cabine matrimoniali, due bagni e una zona giorno con una bella cucina e un divano a C con il tavolo centrale. Una barca votata alla crociera estiva, senza compromessi.

 

http://www.bavaria-yachtbau.com

 

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Gli interni

 

Pur essendo la zona giorno del pozzetto il fulcro della vita di bordo, la dinette sottocoperta è un ambiente gradevole e organizzato per accogliere al meglio gli ospiti. E’ composta infatti di un divano a C sulla murata di dritta e da un tavolo centrale da 60 x 110 centimetri, dove possono mangiare 4 o 5 persone; oppure può essere semplicemente una zona relax. Sulla murata opposta c’è la cucina, sviluppata a L con le due parti del piano lunghe rispettivamente 180 e 120 cm.

 

Gli spazi sono sfruttati al centimetro, oltre ai tre carrelli, il frigorifero e due antine sottopiano, ci sono stipetti pensili per lo stivaggio di cambusa e stoviglie. Tutto il piano di lavoro è circondato da un tientibene in acciaio che permette di cucinare anche con mare un po’ mosso, particolare purtroppo spesso trascurato negli yacht a motore. I volumi disegnati in collaborazione con Bmw Group Designworks, sono generosi, e permettono quindi di avere spazi interni molto confortevoli. La cabina armatoriale è a prua, ha un grande letto da 180 x 160 centimetri, e due armadi, ma è soprattutto la luce a conquistare chi entra.

 

I due grandi osteriggi e i due oblò a murata permettono una abbondante illuminazione e anche ottimo ricambio d’aria. Il bagno, che serve anche la zona comune, ha una buona altezza e ha la possibilità di separare la zona doccia dal lavello con una paratia traslucida. A poppa, sotto il pozzetto, ci sono due ulteriori cabine. Una è posta trasversalmente, ha un letto grande sotto il quale è ricavato un grande cassetto. Ci sono due grandi carrelloni a sostituire ogni armadio, che cedono il posto alla porta di accesso al bagno privato, un po’ più piccolo di quello di prua.

 

La seconda cabina ha il letto un po’ stretto, ma un grande armadio proprio di fronte alla porta di ingresso. Le essenze scelte sono classiche, ma combinate in modo elegante, con il pavimento chiaro ad aumentare la luminosità interna e la venatura del legno marcata che allunga gli spazi. Il colore caldo degli arredi rende ancor più accoglienti gli ambienti.

 

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In navigazione

 

Abbiamo provato il Bavaria 46 Deep Blue ad Andora, Liguria, in una bella giornata di sole, con vento leggero e mare poco mosso con mezzo metro di onda. Prima di uscire dal porto, curiosiamo sulla coperta. Dalla grande plancetta di poppa, dalla forma arrotondata e a deciso sbalzo fuori dalla linea compatta dello scafo, si accede a un grande garage dove viene stivato un tender che può raggiungere i 2,60 metri senza bisogno di rimuovere il motore. Sollevando il piano inferiore del garage si accede alla sala macchine.

 

La dinette all’aperto, nella zona poppiera del pozzetto, ha un divano rotondo e, abbattendo il tavolo centrale, si ottiene un grande prendisole. Sollevando la parte terminale del divano a dritta si scopre un vano dove è alloggiata la zattera di salvataggio. La seduta di governo ha la possibilità di spostare lo schienale per aggiungere una seduta al salotto. Sul lato opposto ci sono i componenti più riusciti del progetto, con il mobile cucina, un divanetto e soprattutto un bel lettino prendisole dove si può rimanere anche in navigazione a piena velocità, perché è riparato dal parabrezza.

 

I larghi passavanti conducono al prendisoledi prua che è diviso in tre parti: il materasso centrale può essere rimosso per lasciare libera l’apertura dei due osteriggi che danno aria e luce agli ambienti interni. Il gavone dell’àncora è un po’ piccolo ed è ridotta soprattutto la possibilità di ispezionare la catena. Quando usciamo in mare, a bordo siamo in cinque, abbiamo il serbatoio del carburante a metà e quelli dell’acqua vuoti. Il sedile della postazione di governo è comodo per una persona, mentre è un po’ stretto per due.

 

Le linee d’acqua così piene non compromettono l’accelerazione, che misuriamo in 12 secondi per raggiungere la planata e 29 secondi per toccare la velocità massima di 30,5 nodi a 3.400 giri. La velocità di crociera è di 25 nodi, a 3.000 giri. Il consumo dei due Volvo Penta D6 rimane contenuto, al massimo registriamo 150 litri l’ora, mentre alla velocità di crociera si riesce a mantenersi a 110 l/h.

 

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