Benetti Seasense, laguna blu

Scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio, il nuovo 67 metri, full custom, di Benetti ha linee eleganti “griffate” dal designer olandese Cor D. Rover, alla sua prima (incantevole) con il brand. Il layout prevede sei super suite per complessivi dodici ospiti
Quando gli armatori di Seasense avevano iniziato a pensare al progetto del loro 67 metri, le idee erano molto chiare: creare una villa sull’acqua per passare le vacanze con la famiglia e gli amici dove i sensi fossero sempre “stimolati” dall’esperienza di vivere sul mare. Un input colto magnificamente dal progettista olandese Cor D. Rover che ha saputo dar forma a un concept degli esterni in linea con le richieste dei proprietari esaltandone il contatto con l’acqua. «Non riesco a capire perché molti yacht sviluppino grandi volumi interni sacrificando lo spazio esterno. - ha dichiarato il designer - Che senso ha passare dall’aria condizionata di un ufficio dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, salire a bordo e chiudersi di nuovo dentro?».

Le visite in cantiere

Sono stati più di dieci le visite al cantiere Benetti di Livorno (Italia) per assistere alla “gestazione” di Seasense. Il confronto, quindi, tra armatori, designer e cantiere è stato serrato e da subito si è partiti da una lista di quello che non avrebbero voluto «L’idea era di uno yacht contemporaneo e senza tempo». Questo il primo input. «La silhouette di Seasense è, infatti, un equilibrio perfetto tra classico e moderno senza essere pesante o esagerata». A bordo vietate essenze troppo scure, cielini bassi e opprimenti, colori spenti, ambienti troppo formali e spazi claustrofobici. Ne è nato uno yacht “leggero”, declinato in tutte le tonalità del blu, pervinca, cobalto, zaffiro e azzurro per riflettere in ogni momento il mare e il cielo. Basta guardare le foto del servizio per capire quanto l’obiettivo sia stato magistralmente centrato.

Una piscina da sogno

La piscina, ci piace chiamarla “laguna blu” per il colore e le dimensioni (10 x 4 metri), caratterizza fortemente tutto il progetto. Ha una profondità che passa da 0,6 a 1,2 metri, contiene 27.000 litri di acqua, è parzialmente integrata nella struttura dello scafo e dispone di uno spazio per raccogliere l’acqua quando è vuota in modo da non ricorrere a continui rifornimenti. Luogo amato dalla famiglia, ben si adatta alle diverse esigenze di tutti i componenti (quattro figli e un nipote) e può anche trasformarsi in un campo da basket con tanto di canestro e godere della totale esposizione al sole a seguito di una variazione del layout, voluta dal proprietario, con l’arretramento verso poppa. Da notare le travi di teak, non solo su questo ponte, ma su tutto lo yacht, montate per madiere e quindi trasversalmente e non longitudinalmente come si è soliti vedere.

Andiamo al cinema

Ancora idee controrrente nella zona pranzo “indoor-outdoor” con un tavolo per dodici che si sviluppa tra la piscina e la Tv lounge all’interno. Grazie a un sistema di porte scorrevoli a scomparsa l’area si può integrare con la zona piscina ampliandola o diventando un ambiente chiuso collegato all’interno. Uno spazio ideale anche durante le fredde navigazioni nei mesi invernali.

Il salone ospita un vero cinema con poltrone e divano a L, e non poteva essere diversamente vista la passione dell’armatore grande appassionato di cinematografia. Da qui si passa nella lobby dove si trova la scala a spirale in marmo antartica grigio (foto a sinistra) e un ascensore che collega i ponti principali dal lower deck fino al sun deck.

Proseguendo sulla destra, si incontra la Vip completa di cabina armadio, angolo vanity e sala da bagno e verso prua ecco la suite armatoriale in cui non passa inosservato l’etereo e sfavillante lampadario/scultura in acciaio al centro del cielino.

Anche la zona notte sul lower deck con quattro cabine per otto ospiti (due con letto matrimoniale e due a letti gemelli con struttura scorrevole per poterli unire), presenta caratteristiche fuori dal comune. «Le tonalità del blu sono come quelle che vedi all’orizzonte». Spiega l’armatore. «I blu più intensi si trovano ai livelli inferiori e diventano più leggeri e chiari man mano che si sale verso il sundeck, un viaggio verso le nuvole».

Il design che caratterizza tutto lo yacht è in stile contemporaneo e nasce dalla collaborazione tra lo studio Area di Los Angeles, alla sua prima nel mondo dello yachting “cinque stelle” e gli architetti del team Benetti. Oltre cento i materiali impiegati tra tessuti, marmi ed essenze che differiscono da zona a zona per rendere ogni ambiente unico.

E poi in palestra

Un salto sull’upper deck dove, oltre alla plancia di comando e alla cabina del comandante, si apre un secondo salone, più formale rispetto a quello del ponte principale suddiviso in salotto, office e libreria. La zona pranzo è racchiusa in una veranda circolare con tavolo per dodici ed esternamente verso poppa ancora una zona conviviale all’aperto.
Sul sun deck protagonista indiscussa la palestra coperta collegata con la zona relax con jacuzzi, bar all’americana e tanto di forno a legna per la pizza...
Nel garage, situato a centro barca del lower deck tra la sala motori e le cabine di poppa, un gioiello nel gioiello, uno speciale ed elegante Limo tender disegnato per Seasense dal designer Giorgio Cassetta.
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