28 December 2014

Boston Whaler Outrage 370, usato doc

Fisherman open per antonomasia, ha una tenuta di mercato superiore alla media grazie all’elevata qualità di costruzione. Sottocoperta una cabina per brevi crociere. Monta tre fuoribordo Mercury Verado

Boston whaler outrage 370, usato doc

Boston Whaler Outrage 370, il fisherman open per antonomasia, ha una tenuta di mercato superiore alla media grazie all’elevata qualità di costruzione. Sottocoperta una cabina per brevi crociere. Monta tre fuoribordo Mercury Verado.

Ogni pescatore sportivo considera la barca come il mezzo per trasformare una battuta di pesca in una sfida emozionante.E’ per questo motivo che gli appassionati pretendono un modello studiato e realizzato da chi conosce a fondo questo campo. L’esempio di un modello riuscito è il Boston Whaler Outrage 370, una barca pensata per chi all’alba è già in mare aperto, non è necessariamente spartana e riserva gradevoli sorprese in termini di raffinatezza costruttiva e qualità generale.

 

Prova

Due giorni di adrenalina, corse a 40 nodi, sole, e maestrale. Questi gli ingredienti del nostro test a bordo di Boston Whaler Outrage 370 equipaggiato con tre Mercury Verado da 300 cv. Passando alle esperienze a bordo, è noto che il primo problema su una barca dotata di fuoribordo è la complicazione di salire a bordo da poppa. Su Outrage 370 c’è una terza possibilità: il portello laterale sulla murata sinistra. Aperto a pochi centimetri dal galleggiamento è comodo per gli ormeggi con il finger, per le immersioni e per issare a bordo una grossa preda.

I motori sorprendono per la silenziosità e, talvolta, è necessario controllare i contagiri per essere certi di averli avviati. La visibilità dal posto di guida, anche lasciando montati tendalino e chiusure laterali, è totale, caratteristica che rende le manovre in porto molto agevoli.

Non ci sono problemi nemmeno in presenza di forte vento grazie all’elica di prua. Eravamo partiti un po’ prevenuti per alcune voci sulla supposta tendenza di questo scafo a “delfinare” eccessivamente con l’onda corta ma, osservandolo anche dall’esterno con una “barca appoggio”, nei movimenti in navigazione non abbiamo notato reazioni più marcate rispetto ad altre barche che montano potenti motori fuoribordo. Il beccheggio è dolce e la navigazione è confortevole anche attraversando le scie di altre barche. I tre “bestioni” appesi allo specchio di poppa sono silenziosi e, quando entrano in coppia, hanno un’accelerazione lineare e potente, in una manciata di secondi si è già proiettati ad oltre 40 nodi.

Il quesito su cui riflettere è: ma serve davvero tutta questa velocità e sono giustificati i relativi consumi? Un pescatore non avrà dubbi: si guadagnano ore di sonno perché si parte più tardi e, quando si è in mare, si può raggiungere il banco di pesce azzurro prima che qualcosa disturbi i grossi predatori. E lo sportivo avrà altre mille ragioni con cui sostenere la necessità di avere tutta questa potenza a disposizione.

 

Tutta la prova nel numero di docembre/gennaio 2014 di Vela e Motore

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