07 November 2013

Cab Dorado 6.5

Gommone senza fronzoli, che nasce dalla matita di Vincenzo Caputo per usi professionali, il Dorado 6.5 è però un battello versatile...

Cab dorado 6.5

Gommone senza fronzoli, che nasce dalla matita di Vincenzo Caputo per usi professionali, il Dorado 6.5 è però un battello versatile e, grazie al grande prendisole prodiero, può essere impiegato anche per il più classico diporto. Non devono quindi stupire le linee di coperta, molto squadrate e non particolarmente ricercate: la funzione originaria ha portato infatti il cantiere a realizzare uno scafo molto solido, forse anche troppo, per un utilizzo "turistico", come testimoniato, ad esempio, dalle dimensioni importanti dei longheroni e madieri in chiglia. La consolle di guida è avanzata e decentrata a dritta, la seduta di guida è comoda per due persone, e a poppa c’è un divanetto per tre, privo però di un vero e proprio schienale. Un pratico accesso alla zona motore è garantito proprio a poppa, dove il divano non occupa l’intero baglio.

Le plancette seguono il profilo del tubolare ben oltre lo specchio di poppa, a coronare il fuoribordo. Il cantiere ha posto molta attenzione alla sicurezza in navigazione, ad esempio la seduta del pilota è contornata da un robusto tientibene in acciaio inox così come quello in consolle. Lo stivaggio di attrezzature e dotazioni è garantito da gavoni capienti. Quello di prua sfrutta tutta la superficie di carena, quello a poppa è dotato di un doppio fondo che lo separa dalla sentina, infine quello in consolle può alloggiare un frigorifero.

IN ACQUA 

La carena a V profonda determina un comportamento in navigazione eccellente: il 6.5 dà il meglio di sè a pieno carico, da "scarico", invece, soffre l’accostata stretta, a causa dei tubolari alti sull’acqua che non assolvono alla loro funzione di contrasto all’inclinazione laterale.

L'abbiamo provato nelle acque calme del lago d’Iseo con a poppa il nuovo Mercury F150 EFI. Il comportamento sul dritto è ineccepibile, stabile nel mantenere la rotta: anche quando incrociamo un paio di imbarcazioni tagliamo la loro scia in modo sicuro e senza il minimo tentennamento e ogni passaggio è appena avvertito in pozzetto.

A bordo siamo solo in tre, ma il 6.5 può ospitare sino a 14 passeggeri. Con questo assetto planiamo dopo appena tre secondi, togliamo gas per verificare il regime minimo di planata: 2.400 rpm, pari a 11 nodi.

A 3.000 rpm viaggiamo già a quasi 20 nodi, un regime di crociera economica con un consumo di soli 15 litri orari. La crociera veloce va cercata intorno ai 4.500 giri, con il gps che segna 31,7 nodi per un consumo di 34,6 litri per un’ora di navigazione. Regoliamo il trim e, portando a fondo corsa la manetta, prendiamo i 5.700 giri: registriamo una velocità massima di 40,3 nodi, pertanto chi non ha particolari velleità velocistiche può pensare a qualche cavallo in meno sullo specchio di poppa...

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