16 November 2007

Caricare le batterie

Perché siano efficienti e durature è necessario operare secondo le giuste modalità e dotarsi di alternatore, caricabatterie o generatore di potenza adeguata. Tante o poche che siano, le batterie, per poter essere ricaricate completamente, necessitano di una ricarica a tre stadi con diversi valori di tensione, ma è bene verificare che il tipo di alternatore, caricabatteria o generatore siano adatti e della giusta potenza. Un alternatore di solito deve essere dim...

Caricare le batterie

Perché siano efficienti e durature è necessario operare secondo le giuste modalità e dotarsi di alternatore, caricabatterie o generatore di potenza adeguata. Tante o poche che siano, le batterie, per poter essere ricaricate completamente, necessitano di una ricarica a tre stadi con diversi valori di tensione, ma è bene verificare che il tipo di alternatore, caricabatteria o generatore siano adatti e della giusta potenza. Un alternatore di solito deve essere dimensionato al 30-35% del pacco batterie, cioè, se la vostra barca ha un gruppo servizi da 200 Ah, l’alternatore dovrà erogare almeno 60 A come corrente massima. Un alternatore di uso automobilistico raramente si presta a questo servizio, perché è concepito per erogare il massimo di Ampère solo al massimo dei giri. La maggior parte degli alternatori nascono infatti solo per una batteria, e solo nei motori di ultima generazione vengono installati due alternatori: uno da 55-60 A per la batteria avviamento e uno da 80-110 A per la batteria servizi. Nel caso in cui abbiate una batteria di vecchia generazione automobilistica con un regolatore interno, la carica della batteria sarà lenta e inefficace, poiché la corrente erogata dall’alternatore risulterà insufficiente specialmente se il motore viene messo in moto solo per brevi periodi. Inoltre molti impianti usano il ripartitore di carica, “indispensabile” per caricare indipendentemente due o più batterie. Essi hanno il vantaggio di adattarsi a diverse capacità delle batterie installate essendo dimensionati per la corrente massima che possono gestire, la quale normalmente deve essere superiore del 25-30% di quella massima erogata dall’alternatore (leggere sulla targhetta posta sull’alternatore qual è la corrente massima erogata). Il diodo ripartitore di carica o isolator è un accessorio indispensabile per non scaricare con i servizi di bordo la batteria destinata all’avviamento. Tuttavia questo sistema provoca una caduta di tensione di circa 0,5 V, quindi le batterie ricevono una tensione inferiore a quella necessaria per una efficace ricarica. La ricarica deve essere veloce e possibilmente dovrebbe avvenire nella mezz’ora successiva all’uscita dal porto, senza dover ricorrere a smotorate prolungate. Per ovviare a questi limiti esistono in commercio alternatori di potenza in grado di erogare elevate correnti di carica (da 120 a 250 A), abbinati a regolatori esterni intelligenti. Se ne trovano di diversi tipi e possono essere montati, spesso senza grosse modifiche, al posto degli alternatori originali della barca. Come alternativa a questa soluzione, esistono i pannelli solari, i generatori eolici e i generatori ausiliari.

Tabella

Tabella Nella tabella vi forniamo dei valori guida (espressi in Volt) a cui riportare le tensioni di ricarica se gli alternatori, i caricabatteria e i regolatori eolici/solari sono sprovvisti di sensori di temperatura alle batterie. I valori dati sono validi per le batterie ad acido. Per le batterie al gel o sigillate o AGM occorre diminuire di 0,2 V. Il valore di 50°C è da considerarsi per le batterie posizionate nel vano motore.

Tensione di ricarica

Corretta manutenzione Spesso anche armatori che hanno installato batterie di tipo adeguato si lamentano della loro scarsa durata (due-tre anni contro i cinque-sei anni di durata normale). Questo inconveniente è quasi sempre legato a problemi di installazione, a mancanza di manutenzione o a una ricarica non adeguata, con tensioni e correnti non corrette. Anche se si installano batterie al gel, queste richiedono un minimo di manutenzione e controllo (per esempio verificare che i terminali siano sempre puliti e serrati). Se si sono installate batterie ad acido con tappo di rabbocco, il livello dell’ elettrolito andrà controllato almeno ogni 15 giorni, provvedendo al rabbocco con acqua distillata e non con acqua minerale o con acido.
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