Deve essere riparato per ridurre al minimo il beccheggio: non solo per il comfort di chi è bordo, ma anche perché la forza esercitata sull’àncora non deve essere troppo forte. Ecco i parametri da considerare per un ancoraggio sicuro con àncore di dimensioni standard come consigliate dai produttori:
• fino a 20 nodi di vento la forza dell’aria va tenuta sotto controllo, ma non è troppo pericolosa.
• da 25 nodi di vento in su la pressione dell’aria contro l’opera morta della barca si trasforma in una forza di trazione uguale a un quarto del limite della tenuta dell’àncora.
• con un vento di 50 nodi la pressione dell’aria contro la barca si trasforma in una forza di trazione pericolosamente uguale al limite di tenuta dell’àncora. Quando la barca oscilla e beccheggia per le onde, anche la forza esercitata sull’àncora sarà maggiore.
Lo sforzo di trazione aumenta così:
• con un vento di 25 nodi la trazione colpisce la metà del limite di tenuta dell’àncora
• con un vento di 50 nodi l’àncora non tiene più, perché la forza di trazione è doppia rispetto alla tenuta dell’àncora
Bisogna anche scegliere un posto ridossato dove ci sia meno corrente possibile. Si può stimare che:
• fino a due nodi di corrente, la spinta dell’acqua sulla barca è praticamente inesistente
• dai tre nodi l’acqua esercita una pressione sulla barca che provocherà forza di trazione sull’àncora uguale a un quarto del limite di tenuta dell’àncora
• una corrente di 6 nodi esercita sulla barca una forza di trazione sull’àncora uguale al limite massimo di tenuta dell’àncora.
A seconda della tipologia di imbarcazione di cui parliamo la forza del vento avrà conseguenze più o meno rilevanti e sotto l’azione congiunta di vento e corrente i problemi si sommano: occorre tenere a mente che una barca con carena planante sarà più sensibile allo stato del vento, una dislocante allo stato della corrente, per via della maggiore esposizione all’una o all’altra forza.