24 December 2019

Ancoraggio senza segreti

Come scegliere la giusta posizione e i fondali più adatti. Valutare quando incidono vento e corrente sulla tenuta dell'àncora

Il luogo adatto

Deve essere riparato per ridurre al minimo il beccheggio: non solo per il comfort di chi è bordo, ma anche perché la forza esercitata sull’àncora non deve essere troppo forte. Ecco i parametri da considerare per un ancoraggio sicuro con àncore di dimensioni standard come consigliate dai produttori:
• fino a 20 nodi di vento la forza dell’aria va tenuta sotto controllo, ma non è troppo pericolosa.
• da 25 nodi di vento in su la pressione dell’aria contro l’opera morta della barca si trasforma in una forza di trazione uguale a un quarto del limite della tenuta dell’àncora.
• con un vento di 50 nodi la pressione dell’aria contro la barca si trasforma in una forza di trazione pericolosamente uguale al limite di tenuta dell’àncora. Quando la barca oscilla e beccheggia per le onde, anche la forza esercitata sull’àncora sarà maggiore.

Lo sforzo di trazione aumenta così:
• con un vento di 25 nodi la trazione colpisce la metà del limite di tenuta dell’àncora
• con un vento di 50 nodi l’àncora non tiene più, perché la forza di trazione è doppia rispetto alla tenuta dell’àncora

Bisogna anche scegliere un posto ridossato dove ci sia meno corrente possibile. Si può stimare che:
• fino a due nodi di corrente, la spinta dell’acqua sulla barca è praticamente inesistente
• dai tre nodi l’acqua esercita una pressione sulla barca che provocherà forza di trazione sull’àncora uguale a un quarto del limite di tenuta dell’àncora
• una corrente di 6 nodi esercita sulla barca una forza di trazione sull’àncora uguale al limite massimo di tenuta dell’àncora.

A seconda della tipologia di imbarcazione di cui parliamo la forza del vento avrà conseguenze più o meno rilevanti e sotto l’azione congiunta di vento e corrente i problemi si sommano: occorre tenere a mente che una barca con carena planante sarà più sensibile allo stato del vento, una dislocante allo stato della corrente, per via della maggiore esposizione all’una o all’altra forza.

Fondali

Il tipo di fondale è una variabile importantissima per la tenuta dell’àncora. La tenuta migliore si ottiene su fondali di argilla, fango duro, marna o gesso. I fondali di fango molle hanno una tenuta eccellente ma si corre il rischio che l’àncora si infossi.

Sabbia dura, sabbia fine, ghiaia, conchiglie rotte o ciottoli sono da considerarsi fondali accettabili. Rocce e fondali erbosi sono invece i peggiori: l’ancora può incagliarsi o non tenere. E’ bene cercare di evitare di gettare l’àncora in queste condizioni. Anche la pendenza del fondale gioca sulla tenuta dell’ancoraggio: se l’àncora ara in discesa sarà più facile che scivoli sul fondale, al contrario se ara in salita si aggrapperà con più facilità. Infine è consigliabile consultare strumenti e carte nautiche per verificare che non ci siano cavi o tubature nell’area prescelta.

Le altre barche

Bisogna sempre fare molta attenzione quando ci si ancora vicino ad altre imbarcazioni e occorre tenere presente che possono reagire in maniera differente rispetto a cambiamenti di venti e corrente, a seconda di peso e dimensioni. Alla variazione repentina del vento, una barca di 6 metri ruoterà prima su se stessa di una di 12, quindi è bene scegliere una posizione in cui non si rischi di entrare nel raggio di rotazione di altre barche per evitare collisioni.

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