Il giudice Chan della Corte Suprema di New York ha deciso: il club nautico
CNEV, voluto come Challenger of Record non è eleggibile come Club sfidante
secondo lo spirito del Deed of Gift. Erano in molti a prevedere questo esito
per la causa avviata da Larry Ellison dopo che fin dalle prime ore le scelte di
Alinghi avevano lasciato perplessi più di un osservatore. La Corte ha anche
deciso che il Golden Gate Yacht CLub è da considerare Challenger of Record. La
vittoria p...
Coppa america, il giudice da ragione a bmworacle
Il giudice Chan della Corte Suprema di New York ha deciso: il club nautico
CNEV, voluto come Challenger of Record non è eleggibile come Club sfidante
secondo lo spirito del Deed of Gift. Erano in molti a prevedere questo esito
per la causa avviata da Larry Ellison dopo che fin dalle prime ore le scelte di
Alinghi avevano lasciato perplessi più di un osservatore. La Corte ha anche
deciso che il Golden Gate Yacht CLub è da considerare Challenger of Record. La
vittoria per gli americani è praticamente totale.
Le mosse formali del Golden Gate Yacht Club sono state prima di presentarsi a
Ginevra con una sfida, entro dieci mesi con un catamarano di 95 piedi e poi di
avviare la procedura per riconoscere non valida la sfida spagnola di Desafio.
La vera intenzione di Ellison lo ha anche scritto in qualche documento, era di
arrivare a una trattativa e aun Protocollo meno favorevole ad Alinghi, che
teneva i diritti di decidere molte cose e non stabiliva regole per la divisione
dei proventi (come avvenuto in questa edizione). Ellison voleva un Protocollo
più vicino a quello che aveva governato questa edizione della Coppa e che aveva
dimostrato di funzionare abbastanza bene.
Tutti i tentativi di trattativa, a un certo punto Russell Coutts aveva
accettato quasi tutto quello che richiedeva Alinghi (vedi i posto sotto) sono
falliti all'improvviso e Alinghi ha preferito aspettare il verdetto del
giudice, forse pensando di esser dalla parte della ragione.
Il GGYC ha subito affermato che è disposto sia a correre con i monoscafi di 90
piedi nati dalla nuova regola sia ad accogliere molti sfidanti, quanti
possibile, scrive, anche per una Coppa nel 2009. Dovrebbero essere rispettati i
nove punti dell'accordo del 17 ottobre, che non ha avuto seguito. Tuttavia
potrebbe essere Alinghi a voler rispettare la sfida di GGYC che citava i
catamarani di 95 piedi. E' comunque necessario rivedere il Protocollo e
probabilmente il formato delle regate che coinvolge Alinghi nelle selezioni
sfidanti.
La morale? Qualcuno pensa che sia soltanto la lite di due tycoon, eppure
qualcosa di concreto esiste. Se per un secolo e ,ezzo chi ha vinto ha scritto
le regole non può essere un alibi per scrivere regole poco sposrtive. In altre
parole, qualche volta la giustizia esiste ancora. Era troppo evidente che il
CNEV fosse un "paper club" costruito per gestire con più facilità le cose. Ma,
diciamo la verità, possibile che non ci fosse un vero club disposto a fare
attrettanto? E' qui la dimostrazione di ingenuità di persone che hanno vinto e
governato la Coppa, come Hamish Ross che ha gestito per gli svizzeri la
faccenda legale.
Questo il comunicato di Alinghi:
La decisione odierna che ha decretato la non validità del Club Náutico Español
de Vela (CNEV), come Challenger of Record è una delusione per la Société
Nautique de Genève (SNG), AC Management (ACM), Alinghi e per i sette Challenger
ufficialmente iscritti e coinvolti nella decisione.
La decisione del giudice sarà analizzata attentamente così come le diverse
opzioni previste dal Deed of Gift.Ernesto Bertarelli, presidente di Alinghi, ha
dichiarato: "Siamo ovviamente dispiaciuti della decisione che decreta l’
invalidità tecnica del CNEV e ora aspettiamo di parlare con Golden Gate Yacht
Club per garantire un futuro all’America’s Cup"