Nella navigazione veleggiamo tra le isole Sanguinarie e la terraferma. Il fondo non è più di 6 metri nel punto maggiore, quindi occorre prestare attenzione. Il nome truce serve solo per descrivere l’incredibile colore rosso di cui si tingono queste rocce al tramonto. Nella città che ha dato i natali a Napoleone cerchiamo di ormeggiare nel Port Tino Rossi, il più vecchio dei due porti, non perché meglio attrezzato, ma perché più vicino al centro della città. Ancora una volta i porti sono davvero stracolmi, e la baia è invasa da barche all’àncora, il fondo è ottimo tenitore.
La città è più grande dei porti in cui siamo stati finora, ma è bella, allegra e offre tutto ciò che si può desiderare, ogni tipo di ristorante, locali notturni eccellenti, assistenza per la barca e supermercati per rifornire la cambusa. Riprendendo il largo, dopo la sosta rigenerante e divertente nella più grande delle città che incontreremo avvistiamo la bella Ile Piana, un piccolo ancoraggio sulla costa est dell’isola, è ridossato tranne che dai venti da nord e ci offre un meraviglioso pomeriggio, anche se preferiamo ormeggi più sicuri per la notte.
Passiamo Punta della Castagna e Capo Muro, per inoltrarci fino al porto di Propriano dove passeremo la notte. La cittadina è allegra e turistica e il marina, costruito a est del porto commerciale, ne è ben protetto ed è attrezzato bene. “Per chi volesse concedersi una giornata di relativo riposo”. Ci informa Massimo, guida alla mano, “da qui è facilmente raggiungibile il sito preistorico di Filitosa che vale la pena di visitare per vedere i meravigliosi menhir antropomorfi risalenti a 4.000 anni prima di Cristo”.
Facendo attenzione ai pericoli rappresentati dagli Scogli d’Olmeto e dalle Moines, navighiamo costeggiando un paesaggio frastagliato e affascinante, con grandi valloni, rocce verticali e grandi fiordi, fino a giungere alla grande baia di Murtoli. Qui, a circa ottocento metri dalla spiaggia, su un fondale profondo 12 metri, è adagiato un aereo Vickers Viking (senza coda) che negli anni cinquanta, mentre trasportava il gruppo di pattinatori di Holiday on Ice, è stato costretto a un ammarraggio. Un bagno, anche solo per guardarlo dall’alto, è davvero un’esperienza diversa dal solito.