22 June 2018

L'Europa si muove, in arrivo i dazi (salati) su imbarcazioni e motori marini made in USA

Tra i prodotti colpiti dalle contromisure dell'Unione Europea contro gli USA ci sono anche imbarcazioni e motori marini. Il dazio all’importazione è del 25 per cento sul valore del bene, cui va a sommarsi l’IVA sul valore “daziato”
La risposta europea ai dazi su alluminio e acciaio, imposti dal presidente Donald Trump, è la risposta di una Europa forte e unita che non si è fatta attendere. La Commissione Europea ha, infatti, adottato il preannunciato regolamento per reagire all’imposizione “protezionistica” americana e colpisce una lista di prodotti made in USA del valore di 2,8 miliardi.

Non si tratta di un atto di ritorsione portato avanti da un singolo Stato, che gli USA potrebbero schiacciare “economicamente” con semplicità, ma di un mercato, quello nostro dell’Unione europea, che vale più di 500 milioni di persone e che si colloca in termini di popolazione al terzo posto nel mondo, dopo Cina e India. Un “bersaglio” che dovrebbe richiedere molta attenzione da parte di chi voglia attaccarlo.

«Non volevamo trovarci in questa situazione - dice la commissaria al Commercio UE, Cecilia Malmstrom, - ma la decisione unilaterale degli Usa di imporre dazi su acciaio e alluminio all'Unione non ci ha dato alternative».
Tra i prodotti colpiti dalle contromisure dell'Unione europea contro gli USA ci sono anche le unità da diporto e i motori marini. Il dazio all’importazione è del 25 per cento sul valore del bene, cui poi va a sommarsi l’IVA del 22 per cento (per l’Italia) sul valore “daziato”.

Una bella botta che renderà praticamente irrisorio il mercato dell’import nautico dagli Stati uniti verso l’Europa «Inutile dire che se gli Usa rimuovono i loro dazi – afferma la Malmstrom - anche le nostre misure saranno rimosse».
Christian Signorelli
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