03 October 2012

E' in edicola il numero di novembre di Vela e Motore

Su Vela e Motore di novembre la prova in navigazione del nuovo Grand Soleil 47, il nuovo fast cruiser del cantiere forlivese che rilancia la grande tradizione italiana nella vela...

SFOGLIA LA RIVISTA

Ai raggi X alcuni tra i modelli più importanti del Salone di Genova. Un grande confronto tra 12 modelli per evidenziarne pregi e difetti: tre coppie di barche a motore (Azimut 55 S e Uniesse 55 S; Virtress 420 e Rodman 42; Atlantis 34 e Bavaria 32 Sport), due a vela (Grand Soleil 43 e Solaris One 42; Bavaria 33 Cruiser e Hanse 345) e una di gommoni (Tempest 650 e Selva D650 Ds).

Molto ricca la sezione delleprove in acqua delle ultime novità dei cantieri. Nella vela X-Yachts Xp38 eBavaria B/one, nel motoreRiva 63 Virtus, Prestige 550,  Antares 880, SeaRay 210 Slx e, nei gommoni, Lomac 710 Ine Focchi 550.

Guida invernaggio: dopo l’estate la cura della barca in poche ed essenziali operazioni fai da te in attesa di riprendere a navigare in sicurezza e in perfetta forma. 

Dopo le turbolenze dell’ultimo Salone Nautico di Genova, l’opinione a caldo degli espositori sul futuro (ancora incerto) della manifestazione più importante in Italia e non solo

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Editoriale

Insieme per ricostruire

E’ arrivato il tempo di voltar pagina e ricominciare, dall’esperienza fallimentare del Salone di Genova, per dar vita a un progetto responsabile di nautica per tutti

Ci sono riusciti a distruggere quel patrimonio che la nautica e il Salone di Genova hanno rappresentato in cinquantadue anni. Ci sono riusciti a lasciare che l’industriosità, il lavoro e la tradizione vengano dispersi, muoiano o siano esportati all’estero, così pronto a raccogliere la nostra arte di costruire barche.

Alla base l’incapacità di fare sistema tipica del nostro Paese e la capacità, altrettanto nazionale, di far succedere tutto per non cambiare nulla, scaricando colpe e responsabilità sempre su altri. E le macerie della nautica italiana le abbiamo viste a Genova. Oggi, immaginare un futuro è più difficile.

Sul banco degli imputati: oltre alla crisi, l’avidità e la disattenzione della politica, l’incapacità di Fiera di evolversi con i tempi, l’azione non sempre incisiva di Ucina, ma anche quegli evasori che hanno impoverito il tessuto sociale non capendo che, senza un apporto responsabile, non si va da nessuna parte. Per anni uno dei cavalli di battaglia preferiti è stato il Salone dei record, il primo al mondo con le barche più belle e le darsene stracolme, cavalcato senza distinzione di parte, mentre si stava creando un vuoto su cui diventava sempre più difficile costruire.

Per immaginare un futuro sarebbe un errore ripartire solo dal Nautico, sperando in salvifiche quanto inutili fughe verso altre sedi. Certo, occorre concentrarsi su un evento più leggero, (soldi non ce ne sono per costosi progetti), prevalentemente sull’acqua, dalla durata più breve e prezzi accessibili a tutte le aziende della filiera. Ma bisogna ripartire da più lontano coinvolgendo tutti gli attori (nel servizio a pag. 26 abbiamo raccolto le opinioni di alcuni importanti operatori).

Il disastro è sì dovuto alla crisi globale, ma anche al Governo capace solo di un atteggiamento che si è rivelato negativo, pregiudizievole e dannoso per lavoratori e diportisti. E a deludere sono stati proprio quei tecnici che sulla nautica hanno compiuto uno degli autogol più clamorosi (vedi la pasticciata introduzione della tassa di possesso).

Per invertire la marcia il tempo scarseggia, sul tavolo pochi e urgenti problemi sui quali l’Esecutivo non deve indugiare: un redditometro più equo che non discrimini pesantemente i proprietari di imbarcazioni rispetto a quelli di altri beni voluttuari, un registro unico e digitale delle immatricolazioni per semplificare i controlli, e lo snellimento burocratico.

Per non parlare del problema di sempre: i porti. Per mettere la gente in barca ci vogliono strutture snelle con pontili galleggianti o recuperando bacini dismessi, non c’è bisogno, come troppo spesso accade, di progetti ambiziosi con ormeggi offerti a prezzi esorbitanti con l’unico risultato di limitare l’accesso ai molti. Si parla tanto di piccola nautica, ma in Italia gli scivoli a mare sono una specie in via d’estinzione. Sono queste le vere barriere che impediscono a tanta gente di navigare, gente normale, non milionari.

La crisi sta cambiando il mondo e anche la nautica deve cambiare. Con comportamenti più consapevoli e, soprattutto, una strategia comune

Sommario

1 EDITORIALE
8 La voce dei lettori

NEWS
10 Barche & novità
17 La voce dei cantieri
20 Dal mondo
22 Leggi, Balzelli & Co.
24 Saloni

SALONE DI GENOVA
26 Operatori, l’opinione di Tommasino Gazo

GRANDI CONFRONTI
34 Azimut 55 S/Uniesse 55 S di Alberto Mariotti
36 Virtress 420/Rodman 42 di Alberto Mariotti
38 Grand Soleil 43/Solaris One 42 di Alberto Mariotti
40 Bavaria 33 C/Hanse 345 di Alberto Mariotti
42 Atlantis 34/Bavaria 32 Sport di Maurizio Zacchetti
44 Tempest 650/Selva D 650 DS di Maurizio Zacchetti

PROVE
48 Grand Soleil 47 di Paolo Portinari
54 X-Yachts Xp 38 di Paolo Portinari
60 B/one di Paolo Portinari
64 Tutor 23 di Paolo Portinari
66 Riva 63 Virtus di Tommasino Gazo
72 Prestige 550 di Tommasino Gazo
78 Antares 8.80 di Alberto Mariotti
82 SeaRay 210Slx di Valerio Pandolfini
84 Lomac 710 In di Rosario Concilio
86 Focchi 550 di Rosario Concilio

SPORT
90 Barcolana n° 44 la festa batte la bonaccia di Giuliano Luzzatto
94 Epoca: Cannes Régates Royales Les Voiles de St. Tropez di Paolo Maccione
98 Notiziario sportivo
104 Motonautica: record New York – Bermuda di Fabio Buzzi
108 Motonautica notiziario

PAGINE AZZURRE
113 Letti e visti per voi

IL GIORNALE DEL NAVIGANTE
115 La barca dopo l’inverno di Alessandro Casnedi
122 Eventi di Olimpia De Casa
125 Motori e impianti
126 Porti e approdi
128 Scafi d’epoca di Tino Brigan
130 Shipchandler di Matthias Negri da Oleggio
132 In barca e oltre
134 Usato sotto la lente, Comet 420 di Davide Zerbinati
137 Piccoli annunci

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Le ultime prove