Elettronica, costruire la rete
Dopo avere affrontato la funzionalità e l’utilizzo dei vari strumenti fissi di
bordo nel numero di aprile, parliamo di prezzi, modelli e configurazione del
network. Forniamo indicazioni e prezzi per dare un’idea realistica di come la
rete può essere strutturata, e quanto può incidere sul budget in una barca di
circa 45 piedi che ha come principale vocazione la crociera.
La base del cantiere
Cominciamo analizzando cosa offrono i cantieri come pacchetto base di
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Prima parte
Dopo avere affrontato la funzionalità e l’utilizzo dei vari strumenti fissi di
bordo nel numero di aprile, parliamo di prezzi, modelli e configurazione del
network. Forniamo indicazioni e prezzi per dare un’idea realistica di come la
rete può essere strutturata, e quanto può incidere sul budget in una barca di
circa 45 piedi che ha come principale vocazione la crociera.
La base del cantiere
Cominciamo analizzando cosa offrono i cantieri come pacchetto base di
elettronica. Lo schema riprodotto è proposto da Bénéteau per un Oceanis 46, con
Gps, indicatori della velocità, vento, profondità e autopilota, integrati in
uno schermo multifunzione al carteggio, in questo caso l’E80 Raymarine. Schema
proposto, con marche diverse, dalla maggior parte dei produttori di barche di
questa taglia. Una configurazione come questa contiene tutto l’essenziale per
una navigazione costiera e brevi traversate. Un vantaggio importante di questa
proposta, di cui andrebbe sempre tenuto conto quando si installa una rete
elettronica, è la possibilità di ampliamento. Sulla colonna di destra notiamo
le opzioni che offre il cantiere stesso, ma possono essere molte di più.
Attenzione quindi a cantieri o fornitori che propongono sì prezzi interessanti
ma a reti a cui non si può aggiungere il radar, o sistemi per la ricerca dell’
uomo a mare come il Life tag o altri impianti; quanto meno siate coscienti che
questa estensione non sarà possibile. Per ampliamento si intende la possibilità
di visualizzare e gestire dallo stesso cervello centrale ulteriori apparati che
venissero aggiunti.
Cosa serve in più
Come già abbiamo detto più volte si può fare a meno di tutta l’elettronica e
ritornare a carta, bussola di rilevamento e occhio marinaro sempre vigile...
Diamo per scontato che abbiamo superato questo primo blocco ideologico e siamo
convinti dell’utilità della tecnologia, soprattutto per ciò in cui essa può
contribuire alla sicurezza. Ecco quindi che per una navigazione che prevede
qualche notturna, traversata o invernale con cattivo tempo suggeriamo due gradi
di integrazione del pacchetto base della rete di bordo: Primo, un sistema Life
tag per l’individuazione e recupero del naufrago (Mob: man over board), un
Navtex per ricevere in formato testo i bollettini meteo, un Vhf con sistema Dsc
integrato (tasto di emergenza che invia un Mayday automatico con posizione e
specifiche della barca). Secondo, tutto quanto indicato nel punto 1; un
telecomando o Smart Controller - con ripetuti alcuni strumenti di bordo - dell’
autopilota; un modulo Ais per visualizzare la posizione delle navi commerciali
o un radar; software o modulo per l’ interfaccia del Pc; lo Steer Pilot, un
prodotto Nexus, che una volta memorizzati nel sistema i dati delle curve
polari, se interfacciato con gli altri strumenti e con il Gps è in grado di
indicare la rotta migliore in base al massimo rendimento della barca, facendo
risparmiare tempo. Da seguire è facilissimo: basta tenere al centro la
lancetta.
Seconda parte
Lussi comodi
Gli strumenti sono sempre quelli, possono diventare più complessi o più
perfezionati, ma a parte televisioni satellitari e telecamere sopra e sott’
acqua non ce ne sono molti altri. Una rete lusso comprenderà più postazioni da
cui leggere e gestire i dati. Sicuramente disporre all’esterno dell’
imbarcazione di uno schermo multifunzione è un vantaggio per non correre su e
giù per consultare rotta e tracciati. Un ripetitore esterno del Vhf permette di
essere più attenti a quello che succede intorno, con il vantaggio di
trasmettere con tutta la potenza di un Vhf fisso. Infine disporre in coperta di
qualche strumento di visualizzazione chiara e diretta dei dati in più permette
di tenere sotto controllo dal pozzetto i dati che interessano. Ciò può valere
per la cabina del capitano/armatore che può sempre tenere sott’occhio la
navigazione. I veri lussi di relativa utilità, ma di sicuro intrattenimento,
sono le antenne satellitari che permettono di captare tutti i canali e volendo
di visualizzarli sullo schermo multifunzione. Diverso è il discorso delle
telecamere che in alcuni casi possono essere di utilità durante le manovre o
per vedere cosa succede sott’acqua.
Prezzi e configurazioni
I produttori sono tanti e generalmente la qualità dei prodotti è elevata.
Abbiamo cercato di illustrare le funzionalità e l’utilità dei singoli apparati,
rimandando al lettore la ricerca del prodotto che si confà alle esigenze,
magari con il supporto di un buon consulente specializzato. I prezzi dei
pacchetti riferiti a un modello di barca specifico sono forniti dai rispettivi
cantieri, per gli altri prezzi abbiamo fatto riferimento a quelli applicati da
I 40 Ruggenti, ship store milanese di indiscussa esperienza, e a quelli
forniteci dagli importatori di Nexus e Simrad. Oltre a ipotesi con i soli
strumenti base, abbiamo provato ad immaginare reti molto complete in termini di
massimo ausilio elettronico alla navigazione per una barca di 45 piedi, con
schermo al carteggio e in pozzetto, radar, Navtex e atri strumenti che sono
specifici di alcune marchi. Non abbiamo considerato telecamere e impianti di
trasmissione e ricezione satellitare. Il Life tag è utile per la sicurezza se
si affrontano navigazioni notturne o lunghe traversate. I telecomandi smart
controller non inclusi nei pacchetti consigliati sono da considerare
soprattutto in caso si navighi abitualmente con un equipaggio ridotto o
inesperto. Per chi ha un minimo di familiarità con il computer, il pacchetto
software per connettere il Pc al sistema di bordo può essere un risparmio su
altri apparati multifunzione di ripetizione e controllo.
In controtendenza rispetto alle altre marche, Nexus Marine punta a reti che per
funzionare al meglio devono essere collegate ad un Pc, oltre che per la
programmazione anche per avere per visualizzare la cartografia. Via internet è
possibile avere cartografie sempre aggiornate e molto evolute, sia gratuite sia
a pagamento. Nexus non produce schermi cartografici, ritenendo che un uso
intelligente del Pc li renda superflui; quelli dei concorrenti possono comunque
essere messi in rete attraverso l’uscita Nmea. Alcune marche non hanno l’intera
gamma di strumenti ma sono specializzati su alcuni, vanno quindi messi in rete
con sistemi di altri produttori. Interessante notare la diffusione di
tecnologie wireless proposte da Tacktick che permettono di installare strumenti
che non necessitano di essere collegati via cavo al processore centrale,
risparmiando quindi sia in peso sia in costi di installazione.
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