24 March 2009

Elettronica, costruire la rete

Dopo avere affrontato la funzionalità e l’utilizzo dei vari strumenti fissi di bordo nel numero di aprile, parliamo di prezzi, modelli e configurazione del network. Forniamo indicazioni e prezzi per dare un’idea realistica di come la rete può essere strutturata, e quanto può incidere sul budget in una barca di circa 45 piedi che ha come principale vocazione la crociera. La base del cantiere Cominciamo analizzando cosa offrono i cantieri come pacchetto base di ...

Prima parte

Dopo avere affrontato la funzionalità e l’utilizzo dei vari strumenti fissi di bordo nel numero di aprile, parliamo di prezzi, modelli e configurazione del network. Forniamo indicazioni e prezzi per dare un’idea realistica di come la rete può essere strutturata, e quanto può incidere sul budget in una barca di circa 45 piedi che ha come principale vocazione la crociera. La base del cantiere Cominciamo analizzando cosa offrono i cantieri come pacchetto base di elettronica. Lo schema riprodotto è proposto da Bénéteau per un Oceanis 46, con Gps, indicatori della velocità, vento, profondità e autopilota, integrati in uno schermo multifunzione al carteggio, in questo caso l’E80 Raymarine. Schema proposto, con marche diverse, dalla maggior parte dei produttori di barche di questa taglia. Una configurazione come questa contiene tutto l’essenziale per una navigazione costiera e brevi traversate. Un vantaggio importante di questa proposta, di cui andrebbe sempre tenuto conto quando si installa una rete elettronica, è la possibilità di ampliamento. Sulla colonna di destra notiamo le opzioni che offre il cantiere stesso, ma possono essere molte di più. Attenzione quindi a cantieri o fornitori che propongono sì prezzi interessanti ma a reti a cui non si può aggiungere il radar, o sistemi per la ricerca dell’ uomo a mare come il Life tag o altri impianti; quanto meno siate coscienti che questa estensione non sarà possibile. Per ampliamento si intende la possibilità di visualizzare e gestire dallo stesso cervello centrale ulteriori apparati che venissero aggiunti. Cosa serve in più Come già abbiamo detto più volte si può fare a meno di tutta l’elettronica e ritornare a carta, bussola di rilevamento e occhio marinaro sempre vigile... Diamo per scontato che abbiamo superato questo primo blocco ideologico e siamo convinti dell’utilità della tecnologia, soprattutto per ciò in cui essa può contribuire alla sicurezza. Ecco quindi che per una navigazione che prevede qualche notturna, traversata o invernale con cattivo tempo suggeriamo due gradi di integrazione del pacchetto base della rete di bordo: Primo, un sistema Life tag per l’individuazione e recupero del naufrago (Mob: man over board), un Navtex per ricevere in formato testo i bollettini meteo, un Vhf con sistema Dsc integrato (tasto di emergenza che invia un Mayday automatico con posizione e specifiche della barca). Secondo, tutto quanto indicato nel punto 1; un telecomando o Smart Controller - con ripetuti alcuni strumenti di bordo - dell’ autopilota; un modulo Ais per visualizzare la posizione delle navi commerciali o un radar; software o modulo per l’ interfaccia del Pc; lo Steer Pilot, un prodotto Nexus, che una volta memorizzati nel sistema i dati delle curve polari, se interfacciato con gli altri strumenti e con il Gps è in grado di indicare la rotta migliore in base al massimo rendimento della barca, facendo risparmiare tempo. Da seguire è facilissimo: basta tenere al centro la lancetta.

Seconda parte

Lussi comodi Gli strumenti sono sempre quelli, possono diventare più complessi o più perfezionati, ma a parte televisioni satellitari e telecamere sopra e sott’ acqua non ce ne sono molti altri. Una rete lusso comprenderà più postazioni da cui leggere e gestire i dati. Sicuramente disporre all’esterno dell’ imbarcazione di uno schermo multifunzione è un vantaggio per non correre su e giù per consultare rotta e tracciati. Un ripetitore esterno del Vhf permette di essere più attenti a quello che succede intorno, con il vantaggio di trasmettere con tutta la potenza di un Vhf fisso. Infine disporre in coperta di qualche strumento di visualizzazione chiara e diretta dei dati in più permette di tenere sotto controllo dal pozzetto i dati che interessano. Ciò può valere per la cabina del capitano/armatore che può sempre tenere sott’occhio la navigazione. I veri lussi di relativa utilità, ma di sicuro intrattenimento, sono le antenne satellitari che permettono di captare tutti i canali e volendo di visualizzarli sullo schermo multifunzione. Diverso è il discorso delle telecamere che in alcuni casi possono essere di utilità durante le manovre o per vedere cosa succede sott’acqua. Prezzi e configurazioni I produttori sono tanti e generalmente la qualità dei prodotti è elevata. Abbiamo cercato di illustrare le funzionalità e l’utilità dei singoli apparati, rimandando al lettore la ricerca del prodotto che si confà alle esigenze, magari con il supporto di un buon consulente specializzato. I prezzi dei pacchetti riferiti a un modello di barca specifico sono forniti dai rispettivi cantieri, per gli altri prezzi abbiamo fatto riferimento a quelli applicati da I 40 Ruggenti, ship store milanese di indiscussa esperienza, e a quelli forniteci dagli importatori di Nexus e Simrad. Oltre a ipotesi con i soli strumenti base, abbiamo provato ad immaginare reti molto complete in termini di massimo ausilio elettronico alla navigazione per una barca di 45 piedi, con schermo al carteggio e in pozzetto, radar, Navtex e atri strumenti che sono specifici di alcune marchi. Non abbiamo considerato telecamere e impianti di trasmissione e ricezione satellitare. Il Life tag è utile per la sicurezza se si affrontano navigazioni notturne o lunghe traversate. I telecomandi smart controller non inclusi nei pacchetti consigliati sono da considerare soprattutto in caso si navighi abitualmente con un equipaggio ridotto o inesperto. Per chi ha un minimo di familiarità con il computer, il pacchetto software per connettere il Pc al sistema di bordo può essere un risparmio su altri apparati multifunzione di ripetizione e controllo. In controtendenza rispetto alle altre marche, Nexus Marine punta a reti che per funzionare al meglio devono essere collegate ad un Pc, oltre che per la programmazione anche per avere per visualizzare la cartografia. Via internet è possibile avere cartografie sempre aggiornate e molto evolute, sia gratuite sia a pagamento. Nexus non produce schermi cartografici, ritenendo che un uso intelligente del Pc li renda superflui; quelli dei concorrenti possono comunque essere messi in rete attraverso l’uscita Nmea. Alcune marche non hanno l’intera gamma di strumenti ma sono specializzati su alcuni, vanno quindi messi in rete con sistemi di altri produttori. Interessante notare la diffusione di tecnologie wireless proposte da Tacktick che permettono di installare strumenti che non necessitano di essere collegati via cavo al processore centrale, risparmiando quindi sia in peso sia in costi di installazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime prove