Prove Navico, la specializzazione prima di tutto

B&G, Lowrance e Simrad, i tre marchi del gruppo Navico brillano per specializzazione e funzioni esclusive. Vela, pesca e motore: a ogni armatore il suo prodotto. Abbiamo provato in mare gli Zeus³ e i Vulcan
1/9 In alto, la colonnina di una barca a vela "armata" con strumentazione B&G. Si riconoscono, da sinistra: la tastiera di comando dell'autopilota, due display Triton 2 e uno Zeus³ da 12".
Non importa quale sia la vostra imbarcazione, se a vela o a motore, e non importa la vostra passione, pesca, regate o semplice diporto. Uno dei tre marchi del gruppo Navico - B&G, Lowrance e Simrad - avrà in catalogo lo strumento per voi. E non importa il budget, perché la gamma dei prodotti si è estesa tanto in alto quanto in basso, con kit pronti da installare dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Si perché il migliore punto di forza dei tre brand è proprio la specializzazione: B&G serve la vela, Lowrance i pescatori e Simrad i grandi yacht a motore e ora anche i piccoli con la serie GO o chi fa pesca d'altura.

Per mostrarci sul campo, cioè in mare, tutte le novità, Navico ci ha invitati per una giornata di prove in Liguria, presso il Marina di Varazze, dove ci ha messo a disposizione quattro imbarcazioni su cui erano installati i vari strumenti.

Per la vela l'offerta di chartplotter è composta da due linee: la nuova Zeus³ (sostituisce la Zeus²) e ha display da 7, 9, 12 e 16 pollici e la Vulcan (con display da 5, 7 e 9 pollici). Sebbene il software sia identico, ci sono alcune importanti differenze che incidono sui costi (gli Zeus³ partono da 1.829 euro, i Vulcan da 670 euro): i primi sono pensati per installazioni multiple e i vari schermi "parlano" tra di loro, i Vulcan sono invece strumenti singoli, non hanno quindi la porta Ethernet per lo scambio e la condivisione dei dati provenienti dai vari sensori (vento, motori, autopilota e altri). Solo il Vulcan 9 ha una porta del genere per ricevere i dati del radar.

Schermo touch ibrido

Gli Zeus³ hanno uno schermo touch ibrido, con una tastiera di tasti fisici sulla destra, da usare in condizioni meteo bagnate, quando il touch può perdere di sensibilità e precisione, mentre quello dei Vulcan è puro, ovvero non ha una tastiera di supporto, che può però essere comprata a parte, come optional, e installata vicino allo strumento.

Mentre navighiamo con il Gulliver 57 su cui sono installati i B&G, apprezziamo la qualità dei dispaly con tecnologia SolarMAX HD (presente solo sugli Zeus³) che migliora la visibilità sotto al sole. In poche mosse e grazie anche al supporto del team, in pochi minuti diventiamo "padroni" dei due Zeus³ installati sulle consolle delle timonerie. E quando non stiamo al timone, continuiamo a controllare i dati di navigazione grazie all'iPad su cui abbiamo scaricato l'apposita app che ci permette di duplicare qui lo schermo dei chartplotter. Ci possiamo muovere all'interno dei menù e dei controlli come se fosse lo strumento reale (con l'iPhone si può invece solo guardare senza interferire con i controlli). Solo l'aupilota è sempre e comunque disattivato sui dispositivi mobili, una questione di sicurezza nel caso in cui finisca in mano a un bambino o a una persona poco esperta.

A differenza della seconda generazione degli Zeus, ora hanno il modulo Wifi integrato per accedere ai vari servizi online GoFree con cui scaricare carte nautiche, informazioni meteo, aggiornamenti software e PredictWind, altra novità (prevede la sottoscrizione di un abbonamernto al servizio per scaricare i file meteo in formato grib) che permette di creare le rotte in base al meteo previsto nelle zone di navigazione.

ForwardScan per guardare avanti

Gli schermi da 12 e 16 pollici hanno anche l'uscita Hdmi per riportare le schermate su una tv e tramite telecomando usarlo come grande schermo principale. Non manca il modulo ecoscandaglio, prima a parte e ora integrato allo strumento: è possibile collegare un trasduttore da pesca e ovviamente il ForwardScan, speciale sensore che permette di guardare avanti e prevenire con buon anticipo repentini abbassamenti di fondale.

Da notare che per questa funzione serve un trasduttore speciale che si aggiunge a quello, eventuale, per la pesca. Il sensore è in grado di "vedere" in avanti una distanza pari a circa 8 volte quella del fondale (se navigo in 5 metri d'acqua, posso vedere fino a 40 metri a prua della barca) ed è possibile decidere un limite di sicurezza e impostare segnali d'allarme visivi e acustici.

Tra le novità più importanti della nuova linea Zeus³ citiamo il dispaly, che ha uno schermo Lcd più sensibile al tatto, un processore più veloce e un'interfaccia grafica migliorata in velocità e facilità di utilizzo. Anche lo slot per la cartografia è stato migliorato, ora è più facile inserire e rimuovere le card e inoltre il gommino che la impermeabilizza non smorza più i suoni come nei vecchi strumenti. Da notare la possibilità di installare un sensore velocità per bordo, in modo da usare sempre quello più immerso. La scelta tra i due può anche avvenire, in automatico, in base alla direzione del vento.

Sebbene non siamo in regata, apprezziamo le funzioni dedicate che mostrano i dati più importanti su un unico schermo con SailSteer che visualizza le Laylines sovrapposte alla cartografia e migliora la precisione in partenza con Sailing Time. RacePanel fornisce altre funzionalità come l’integrazione con i sistemi di navigazione e tattica H5000 che permettono ulteriori possibilità di analisi e previsione.
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