20 April 2017

Elica, quale passo e materiale?

Come scegliere il modello adatto al proprio motore. Le regole per ottimizzare le prestazioni e preservare il fuoribordo...

La scelta dell’elica non può essere effettuata solo a tavolino, è ormai risaputo che solo le prove in acqua con scafo in assetto di navigazione possono portare alla scelta del modello più adatto.

Il passo è una delle caratteristiche più importanti e per questo motivo si devono effettuare prove con il carico abituale, per scegliere “la marcia” (cioè il passo) più adatto per quello scafo in quelle condizioni.

Per verificare se il passo adottato è corretto è sufficiente spingere a manetta il fuoribordo: se il motore non raggiunge il range massimo fissato dal costruttore significa che dobbiamo ridurre il passo; se, al contrario, si raggiunge il regime massimo ammesso, si può provare ad allungare passo. Mediamente a un pollice di passo corrisponde una variazione di regime di circa 300 giri/min.

Di solito si preferisce un passo appena un po’ più corto di quello ideale per planare più facilmente anche a pieno carico, o per rendere la vita più facile al motore, al quale viene richiesta una coppia leggermente inferiore con un conseguente minore riscaldamento del gruppo termico e una minore sollecitazione degli organi di trasmissione.

Per la pratica dello sci nautico viene raccomandato un passo molto più corto, capace di portare lo sciatore fuori dall’acqua in pochi istanti e assicurare un minore sforzo al motore. Al contrario un passo più lungo consente una velocità superiore.

Materiali: inox e alluminio

Un’altra scelta importante è il materiale di costruzione: acciao inox o alluminio?

Il rendimento è molto differente e due sono le motivazioni che fanno preferire l’elica d’acciaio:

- l’elica in alluminio, quando è sotto sforzo, subisce una sensibile deformazione delle pale che si traduce in una perdita di rendimento;

- l’elica in acciaio è meno soggetta a fenomeni di cavitazione e quindi consente di installare il motore più in alto per incrementare le prestazioni.

Quando si naviga sui fiumi o sui laghi è frequente il rischio di incontrare tronchi e rami trascinati dalla corrente, specialmente dopo piogge abbondanti e conseguenti fenomeni di piena; in questi casi è raccomandato l’uso di eliche in acciaio che si danneggiano meno facilmente.

Va ricordato che un’elica piegata o spezzata deve essere immediatamente sostituita perché procura danni gravissimi al sistema di trasmissione.

Nel caso di impiego di eliche in acciaio molto grandi (per passo e diametro) è meglio effettuare una breve pausa in folle prima di cambiare marcia; in caso contrario l’energia cinetica accumulata dall’elica potrebbe causare danni agli organi di trasmissione che ruotano in senso contrario al momento dell’innesto.

Purtroppo la differenza di prezzo tra alluminio e acciaio ha una incidenza elevata sul prezzo d’acquisto di un motore di bassa potenza, ma, in generale, ne vale la pena.

Dopo passo e materiale, passiamo al diametro, che deve essere valutato in funzione del dislocamento dell’unità: in linea di massima deve essere ridotto per scafi leggeri, maggiore per scafi lenti e dislocanti.

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