16 October 2017

Enza di Raimondo al timone di Marina Capo d’Orlando

Enza di Raimondo, catanese, è il direttore di Capo d’Orlando Marina il nuovo porto turistico affacciato sulle isole Eolie, inaugurato nel luglio scorso, che fa parte del network di porti turistici MPN Marinas
Figlia di Lello di Raimondo, campione del mondo Class 3D Offshore nel 1984, Enza ha respirato la passione per il mare fin da bambina e ha costruito la sua carriera professionale in questa direzione acquisendo sul campo una lunga esperienza di porti turistici e delle loro dinamiche.

Ha infatti cominciato la professione nel 2003 come assistente alla direzione del porto Marina di Riposto, Catania, uno dei primi porti turistici della Sicilia, proseguendo a Marina di Ragusa dove ha avviato la gestione e il coordinamento di tutte le attività della struttura che ha diretto, dal momento della sua inaugurazione nel 2009, per 8 anni.

Enza ha frequentato l’Advanced Marina Management School a Southampton dove ha acquisito competenze manageriali specifiche in ambito gestionale, amministrativo e di direzione del personale, aspetti fondamentali perché oggi un porto turistico è come un albergo a 5 stelle e deve offrire standard molto elevati in ogni aspetto dei servizi erogati al cliente.

A coronamento di questo percorso, Enza di Raimondo è approdata alla direzione di Capo d’Orlando Marina. «E’ la struttura più all’avanguardia dell’isola – afferma – e si rivolge a un pubblico d’élite, internazionale, sempre più attratto dal Mediterraneo e che qui può trovare i servizi di altissimo livello ai quali è abituato. Marina di Capo d’Orlando si trova in una posizione stupenda, lungo una costa magnifica con l’attrattiva delle isole Eolie che distano poche miglia e tutto il fascino dell’entroterra. Questo porto ha un potenziale di crescita enorme proprio per la posizione e i servizi, ma anche perché fa parte del network di porti turistici MPN Marinas che propone la più variegata offerta di approdi in Italia e un contratto unico di rete con standard qualitativi uniformi e un unico referente. La strategia vincente per i diportisti internazionali».
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