Tra due corpi carichi elettricamente si crea una differenza di potenziale, come quella che c’è tra i due poli di una batteria. Unendo i due poli con un conduttore si crea il passaggio di corrente; ma siccome l’aria non è un buon conduttore, le cariche accumulate restano dove sono. La resistenza dell’aria al passaggio di corrente, però, non è infinita, e perciò, se si supera un certo valore dei campi elettrici, parte una scarica capace di perforare l’aria stessa.
Nel dettaglio, quando la differenza di potenziale tra nube e terra supera un certo valore, variabile tra gli ottanta e i mille milioni di volt, dalla nube parte una scarica di particelle negative che procede verso il suolo a circa 100 km al secondo. La scarica iniziale, tra nube e terra, è detta scarica pilota: procede silenziosamente a zig zag, per spezzoni di una cinquantina di metri alla volta, cercando il cammino di minor resistenza, e non emette luce.
Lungo il percorso si crea un campo di forte ionizzazione, che predispone alla seconda fase; appena la scarica si trova in prossimità del suolo se ne genera un’altra, composta da particelle positive, che va verso la nuvola: la scarica di richiamo, anch’essa invisibile. L’incontro di tali scariche avviene in un punto, detto punto fulminante, che apre il canale che sarà attraversato da decine di scariche dette di ritorno. Il flusso di corrente delle scariche di ritorno, che viaggiano a circa un terzo della velocità della luce, con un’intensità superiore ai 15.000 Ampere, riscalda il canale d’aria portandolo improvvisamente a temperature di 10-15.000 fino a 30.000 gradi rendendolo luminoso (lampo).L’espansione pressoché istantanea dilata l’aria con effetto esplosivo, dando origine al tuono.