Rinnovare, reinterpretare, assolvere nuove esigenze, scoprire nuove esigenze,
creare nuove esigenze. C’è una sottile, ma sostanziale differenza tra chi
costruisce aderendo ai gusti del cliente del momento e chi invece lavora per il
futuro: immagina, intuisce nuovi panorami. Per fare buone barche e aderire ai
gusti del cliente bisogna avere acquirenti evoluti, con una concreta cultura
del mare. Diciamoci la verità: è molto difficile che un cliente (quelli cui
bisogna d...
Introduzione
Rinnovare, reinterpretare, assolvere nuove esigenze, scoprire nuove esigenze,
creare nuove esigenze. C’è una sottile, ma sostanziale differenza tra chi
costruisce aderendo ai gusti del cliente del momento e chi invece lavora per il
futuro: immagina, intuisce nuovi panorami. Per fare buone barche e aderire ai
gusti del cliente bisogna avere acquirenti evoluti, con una concreta cultura
del mare. Diciamoci la verità: è molto difficile che un cliente (quelli cui
bisogna dare sempre ragione) sappia davvero qual è la barca migliore per le sue
esigenze. Di solito si muove un sacco d’acqua per accontentarlo, per vendere
quello che gli interessa ma alla fine seguendo questo criterio sono stati messi
a mollo una serie di oggetti perlomeno bizzarri che adesso affollano i nostri
porti, già carenti di posti barca.
Il progetto
Progetto
Per un cantiere come Ferretti Yachts muoversi con grazia in questo territorio è
obbligatorio. Per molti anni il marchio di Forlì ha scelto di non modificare la
sua immagine legata a uno stile molto identificato con il suo marchio. Ma a un
certo punto la formula, per quanto di successo, ha cominciato a non funzionare
più. La tradizione di un certo modo di fare motoscafi con flybridge resta sullo
sfondo, ma con un certo tasso di innovazione sia nello stile sia nelle
funzioni. Nel corso del Salone di Genova dello scorso autunno Vela e Motore ha
assegnato il premio Barca dell’Anno al Ferretti 630, che è sembrato alla Giuria
il sintomo un nuovo modo di fare barche. Il 681, presentato da qualche mese,
spinge bene nella direzione di barche che conquistano nuove funzioni, spazi,
nuovo stile pur restando nell’ambito di una famiglia ben riconoscibile, che non
cambia d’improvviso ma che si evolve.
Il 681 è frutto della collaborazione tra lo Studio Zuccon e Ferretti
Engineering che fa capo al Gruppo Ferretti per la risoluzione dei problemi
tecnici di tutti i marchi del gruppo che ha recentemente annunciato l’
intenzione di ritornare in Borsa. Questa nuova unità presenta soluzioni
stilistiche di grande effetto, come la disposizione open space del salone e la
raffinata combinazione di tinte chiare e legno di teak. Dal pozzetto si accede
sia all’interno del salone, attraverso una porta scorrevole, sia agli alloggi
dell’equipaggio. Subito sulla destra, la zona living accoglie l’ospite con
divani in pelle e un tavolino, mentre salendo due scalini si accede alla
plancia di comando e alla dinette, con tavolo da pranzo per otto persone e
comodo divano. Una scala a murata, per non ostacolare la vista dal salone verso
prua, dà accesso al fly. Di fronte all’area pranzo, è situata la cucina a
vista, isolabile grazie a una porta scorrevole, con piano in granito nero
Africa.
Qualità nautiche
Qualità nautiche
Il Ferretti 681 è stato provato a Montecarlo su acqua praticamente piatta in
una bella giornata di inizio estate. Fin dalle prime battute sono evidenti le
buone prestazioni, la maneggevolezza della carena nonostante le dimensioni. La
geometria è a diedro variabile con angolo di poppa di 12°, un valore tipico per
questi motoryacht, compromesso tra la portanza di poppa e la dolcezza sull’
onda. D’altra parte qui è il peso, dislocamento dichiarato di 43,9 tonnellate,
a incamerare energia cinetica per tirar dritto sul mare formato.
I motori della barca provata erano i poderosi Man da 1.360 cavalli, i più
potenti disponibili per questo modello, offerto in alternativa con i 1.224. La
barca era piuttosto carica di gente e ha raggiunto, in condizioni d’uso che
possiamo considerare realistiche, la velocità massima di 35,4 nodi, appena
sotto la velocità dichiarata a barca in condizioni ottimali per i test di
macchina. La progressione della velocità e dei consumi è molto interessante,
soprattutto nella fascia centrale dell’erogazione. A 1.800 giri si naviga a
27,5 nodi, consumando 145 litri ora per motore, una velocità che possiamo
considerare ideale per il trasferimento veloce. La crociera può essere più
alta, di 32, 33 nodi con poco più di 2.000 giri e consumi attorno ai 200 litri
ora per motore.
I movimenti e gli scuotimenti della carena sono misurati, bene le capacità
evolutive, l’assetto in virata. Fanno parte delle qualità nautiche anche doti
magari meno evidenti di quanto siano le prestazioni, come il piano di ormeggio,
la posizione dei verricelli, dei passacavi. Particolari che spesso appaiono
meno evidenti e importanti, ma che fanno la barca. Come gli appigli, la
possibilità di muoversi senza rotolare a ogni sbandamento. Il Ferretti 681 è in
conclusione una barca totale e completa, che nella sua dimensione mette un
punto fermo, un riferimento.
Gli interni
Interni
Sottocoperta si trovano due cabine ospiti con letti gemelli, una delle quali è
stata ampliata per permettere la disposizione dei letti a L. A prua la cabina
Vip, con letto matrimoniale, due ampi guardaroba e un bagno dedicato dai
pavimenti di teak e lavabi in marmo. Verso poppa la cabina armatoriale, che
gode della soluzione “full beam” e delle due ampie finestre laterali con vista
mare, secondo le ultime tendenze. Vista godibile sia dal divano semicircolare
dal letto centrale. La vista mare è una conquista importante delle ultime
generazioni. In fondo sugli antichi velieri era proprio la vista da poppa il
privilegio del comandante e non era un plus casuale: era quasi tutto il bello
di quella vita.
Il bagno, con doccia separata, ha il pavimento in teak e piani in marmo. Sul
flying bridge la zona pranzo, con tavolo girevole e divano circolare, è
completata da due ampi prendisole. Dietro la postazione di pilotaggio, con
divanetto a tre posti e strumentazione a scomparsa, l’area frigo e grill. Il
flybridge può alloggiare anche una moto d’acqua mentre il tender trova posto
sullo specchio di poppa che si apre ospitando all’interno un jet-ski a due
posti.
Molto buona la circolazione a bordo, la possibilità di creare zone di privacy
in diverse zone della barca. Interessante il divanetto ribaltabile nella
plancia bagno, utile per la “vestizione” per le attività subacque.
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