Entrambi sono stati progettati dallo studio italiano Centrostile di Davide Cipriani, che racconta quali sono i punti fondamentali dei due yacht. «Sostanza, purezza, velocità e performance: tante parole per tentare di descrivere qualcosa che in realtà è difficilmente descrivibile. Se da una parte non abbiamo la presunzione di dire che S53 e S65 hanno molto più della concorrenza, dall’altra siamo certi che non si tratta di modelli che passeranno inosservati».
Cipriani prosegue parlando dell’armatore tipo della linea S: «l’armatore di questa linea sport non ha un identikit preciso: come spesso accade in altri campi, non c’è una vera ragione per possedere qualcosa. Credo che chi sceglierà Filippetti, lo farà per evadere o per esaltare il proprio stile di vita. Oppure, perché no, perché le vacanze con tutta la famiglia sono e restano un premio impagabile. La nautica oggi è fatta per lo più di eclettismo progettuale: quasi tutti gli yacht hanno la presunzione di voler accontentare tutti, mentre la speranza è che chi ci sceglie, lo faccia con il cuore e con la voglia di possedere un oggetto unico, e non per qualche piccola caratteristica tecnica o differenza rispetto alla concorrenza».
Spinta da una coppia di Man da 900 cv e trasmissione Arneson, l’S53 è in grado di raggiungere una velocità massima di 46 nodi e una di crociera di 37.
I dati
lunghezza f.t. m 16,49
largh. m 4,65
pesc. m 1,25
dislocamento a vuoto/pieno carico t 23/28
motori 2 x 900 cv Man V8 con trasmissioni di superficie Arneson Drives
carburante lt 2.500
acqua lt 500
www.filippettiyacht.com