First 45
Ci sono voluti circa 10 anni ma alla fine l’influenza dello stile Wally è
entrata nella produzione di serie. Con la rinnovata linea First, Bénéteau è
stato il primo cantiere “per tutti” a far sognare gli armatori riprendendo gli
stili dei grandi custom. Dopo il First 50 lo sforzo continua oggi con il 45 (e
proseguirà con il nuovo 40.7 probabilmente già nel corso dell’anno) ed è degno
di lode. L’operazione gioca molto sull’estetica di quelle idee ma anche sulla
loro fi...
Introduzione
Ci sono voluti circa 10 anni ma alla fine l’influenza dello stile Wally è
entrata nella produzione di serie. Con la rinnovata linea First, Bénéteau è
stato il primo cantiere “per tutti” a far sognare gli armatori riprendendo gli
stili dei grandi custom. Dopo il First 50 lo sforzo continua oggi con il 45 (e
proseguirà con il nuovo 40.7 probabilmente già nel corso dell’anno) ed è degno
di lode. L’operazione gioca molto sull’estetica di quelle idee ma anche sulla
loro filosofia, concretezza, che è più complessa di qualche dettaglio in cuoio,
dei giochi di luce, del movimento delle antine. Quella di Wally è una visione
molto concreta, difficile da riprendere: dimostrano che imitare non significa
solo semplificare per l’occhio e far spigoli per le ginocchia come hanno fatto
i troppi che ci hanno provato. Resta il fatto che gli interni del First 45 sono
pensati e realizzati con cura, anzi, aggiungono praticità allo stile minimal.
Prova
La versione che proviamo è quella optional da regata (ci vuole un extra di
17.230 euro + Iva) con albero di alluminio a tre crocette, sartiame in Rod
invece che Dyform, paterazzo in Pbo. La barca è proposta anche nella versione
regata con albero di carbonio a due crocette (bisogna aggiungere 67.000 euro +
Iva). In entrambe la superficie velica è distribuita diversamente da quella
standard: per andare incontro alle regole Irc il fiocco da 54 mq ha meno
sovrapposizione (104% contro 135%), i winch sono maggiorati e c’è il tangone di
carbonio per lo spi. Inoltre sempre in optional c’è anche la versione con
chiglia profonda in piombo (2,74 metri invece di 2,40). Navighiamo con vele 3DL
di North Sails. La giornata è calda e il vento leggero. I primi bordi li
facciamo con soli 4 nodi d’aria, sufficienti però a farci bolinare con un
angolo di 40° a 3,6 nodi per arrivare a 4,1 quando il vento sale a 5 nodi,
condizioni da cui escono con dignità solo gli scafi migliori, e il First 45 ne
esce alla grande. La barca si muove leggera e basta poco per sentirla “copiare”
le prime raffiche che preannunciano un aumento di vento. L’agonia dura poco e
in breve ci troviamo con 10 nodi di reale. Il 45 cambia subito passo e
stringendo a 30° si naviga a 7,3 nodi. Allarghiamo a 30° e il log sale a 7,9.
Il feeling con le ruote è buono, la barca si lascia condurre con molta facilità
benché la sensibilità al timone non sia eccezionale. Il record di velocità lo
stabiliamo al traverso con il gennaker: 8,5 nodi. Ci sarà da divertirsi con il
45, sia per una bella crociera veloce che, soprattutto, in regata. Con il
motore Yanmar 4JH4CE sail drive 54 cv ed elica a 3 pale abbattibili il regime
di crociera supera agevolmente i 7 nodi. A 2.500 giri tocchiamo i 7,3 nodi,
tirando a 2.750 arriviamo a 7,7 nodi. La velocità massima registrata è di 8
nodi a 3.000 giri.
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