01 December 2009

Grand Soleil 54, Barca dell'Anno 2007

Il nuovo 16 m dei Cantieri del Pardo ha un Dna di famiglia: linee filanti, tuga leggera. Un prodotto industriale, maturo e completo, ideale per la crociera veloce. Interni con tre cabine e tre bagni.

Grand soleil 54, barca dell'anno 2007

Il nuovo 16 m dei Cantieri del Pardo ha un Dna di famiglia: linee filanti, tuga leggera. Un prodotto industriale, maturo e completo, ideale per la crociera veloce. Interni con tre cabine e tre bagni.

 

Dopo una prima analisi delle nuove proposte presentate nel 2007 nella Categoria Vela con lunghezza inferiore ai 24 metri è stata definita una “short-list” di prodotti che presentavano alcuni elementi di interesse o contenuti innovativi sul piano compositivo, nella distribuzione funzionale degli spazi sottocoperta, nelle scelte di linguaggio, nella risoluzione dei dettagli o in quanto a tecniche di costruzione. Con riferimento a tali criteri di valutazione preliminare, sono state oggetto di analisi più approfondite alcune imbarcazioni (la lista alle pagine precedenti)In base alle valutazioni espresse dalla giuria il premio è stato assegnato al Grand Soleil 54’.

 

Motivazione

L’imbarcazione è risultata convincente soprattutto sul piano della maturità espressa a livello di prodotto industriale. Non è stato cioè un elemento specifico o una qualità in particolare a risultare determinante per l’assegnazione del premio, ma oggetto di apprezzamento è stata sia la completezza formale e compositiva, sia il livello tecnologico-costruttivo che il modello ha dimostrato nel suo insieme.

La valutazione intende premiare pertanto non solo il prodotto, ma anche il segnale positivo che da questo emerge in termini di capacità manageriali espresse nella visione di prodotto e nella sua congruente declinazione sul piano tecnico, formale e di mercato.

 

Si è ritenuto del resto che la tradizione costruttiva e le capacità realizzative del Cantiere Del Pardo fossero ampiamente consolidate e riconosciute, così come altrettanto apprezzate e condivise fossero le qualità dimostrate dal progettista Luca Brenta sul piano del controllo progettuale e della capacità di trasferire innovazione. L’ulteriore elemento di forza, che è sembrato caratterizzare il prodotto in modo specifico, è pertanto legato proprio alla capacità di creare sinergia, mettendo a sistema l’apporto di una serie di figure professionali, interne ed esterne al cantiere, che hanno efficacemente cooperato allo sviluppo e all’ingegnerizzazione del prodotto raggiungendo su tutti i piani un livello qualitativo complessivo che è tipico e al tempo stesso indice di un lavoro di squadra ben riuscito.

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