Intervista a Filippo Baldassari, classe Finn

Classe 1988, giovane atleta delle Fiamme Gialle selezionato per rappresentare l´Italia ai Giochi nella classe Finn, ha appena conquistato il quarto posto al Campionato Europeo svoltosi a Marina di Scarlino...

Intervista a filippo baldassari, classe finn

Congratulazioni per l’Europeo, è il segno che gli allenamenti invernali sono andati nella direzione giusta?

«Penso di sì, sembra che stiamo facendo un bel lavoro, da quando ci alleniamo a Valencia. Siamo la squadra nazionale,cioè io e Giorgio (Poggi), assieme a Vasili Zbogar, il ragazzo sloveno, coordinati da Luca Devoti».

Un bel messaggio quello che lei e Giorgio, primo e secondo in Italia, vi alleniate assieme!

«Stiamo crescendo entrambi, e non abbiamo gli stessi obiettivi: lui punterà più su mondiale ed europeo, e io sulle Olimpiadi: allenarci insieme può essere solo utile».

Quali sono i suoi prossimi appuntamenti?

«Dopo la tappa di World Cup di Palma avremo il mondiale a Falmouth, e poi portiamo tutti a Weymouth dove si terranno due regate di preparazione ai Giochi: una organizzata dagli allenatori e la Sail for Gold. In quel periodo farò spola tra l´Inghilterra e la mia casa a Valencia».

Su cosa sta lavorando per le Olimpiadi?

«Lavoriamo su tanti fronti una preparazione a 360 gradi: dai materiali alla tecnica alla preparazione fisica. Quello su cui preferisco concentrarmi sono materiali e preparazione atletica: in pratica lo sviluppo della velocità. Perché facendo regate da un´ora e venti, se non sei veloce sei perso!».

Immagino che una volta raggiunta la velocità dei primi allora la competizione si sposti sulla tattica. Dove pensa si trovi in classifica quel livello?

«Sui 25 atleti che parteciperanno alle Olimpiadi, in 15 sono in grado di essere veloci per vincere: spero di essere tra quelli!».

Qual è il ricambio di materiali nella classe Finn in una stagione professionistica?

«L´albero è difficile da trovare, bisogna essere fortunati e consigliati bene: poi può durare anche quattro anni. Anche gli scafi sono ben fatti: ho tre barche solo per questioni logistiche. Il problema invece è sulle vele, sono molto leggere e si rovinano velocemente: ne cambio una ogni una-due regate».

Dopo l´Olimpiade?

«Un mese di pausa e poi rincomincerò ad allenarmi per il mondiale del prossimo anno!».

E l´America´s Cup? (Devoti è il team manager di Green.com, costituito da finnisti ndr)

«Per ora niente. Se arrivasse sarei contento, ma non voglio perdere di vista il Finn».

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