Intervista a Michele Regolo, clsse olimpica Laser

Intervista a Michele Regolo, atleta delle Fiamme Gialle con una lunghissima esperienza alle spalle, Londra sarà la sua prima Olimpiade e ultima esperienza in Laser...

Intervista a michele regolo, clsse olimpica laser

Il tuo programma fino a Londra?

«Siamo in partenza per Spalato in Croazia per la Split Olympic, poche barche ma altissimo livello, poi Torbole per l’Europa Cup, ultimo test event prima dell’inizio del circuitio World Cup e del Mondiale. Finito quello inizia il focus diretto sui Giochi».

Quando hai cominciato ad andare in Laser?

«Ho iniziato col Radial nel 1991 giovanissimo, ho vinto un italiano juniores, e poi con la Standard sono entrato nelle Fiamme Gialle e diventato lo sparring partner di Diego Negri fino al 2004. In seguito per la campagna successiva è arrivato un altro Diego (Romero, ndr). Avevo vinto la selezione ma poi è stata riaperta, e a posteriori forse è stato meglio così. Allora c’è stata una grande delusione e volevo smettere, ma nel 2009 ho trovato le forze per ripartire».

Com’è stato qualificarsi grazie alla medal race dell’ultima prova valida battendo tutti i pronostici di quella regata?

«Prima di iniziare la selezione sapevo che poteva essere decisa all’ultimo giorno, all’ultimo metro, ma quello che è successo il 15 maggio è ai limiti della matematica. Quel giorno sono sceso in acqua con una calma assoluta e ho fatto semplicemente le cose che andavano fatte. Quella notte non ho dormito, ho fatto vent’anni in Laser pensando che non sarei mai andato alle Olimpiadi e quella notte mi sono detto “Adesso no”. Adesso c’è l’Olimpiade, e all’inizio non ci ho pensato molto, ora ho le idee molto più chiare anche rispetto all’inizio delle selezioni».

Quali sono i tuoi punti di forza e quali quelli deboli?

«Da 8-12 nodi ho un'ottima velocità, penso di essere abbastanza all-round ma paragonato ai big della classe sto lavorando su alcuni punti, come per esempio la conduzione con onda. Poi soffro anche il mio fisico minuto, e tendo a perdere forma durante i campionati, per cui mi sto allenando tantissimo in palestra».

Chi sono i favoriti secondo te?

«Penso solo che il podio del Mondiale 2010 è stato lo stesso del Mondiale 2011. E questo basta a farti capire che è difficile entrare nella “casta” di chi vince una medaglia. Anche se tutti dicono che l’Olimpiade è una regata particolare, per cui io mi sto preparando».

La tua opinione sul motivo per cui gli italiani rendono molto durante il quadriennio poi crollano ai Giochi.

«Faccio fatica a parlarne perché sono i primi Giochi anche per me, ma a sentire gli altri credo che conti molto la tranquillità con cui si vive l’evento. Bisogna andare con il pensiero che è un evento come un altro, senza pensare che sia la regata della vita».

I tuoi programmi per il futuro?

«Ero già pronto a lasciare il 15 maggio, penso di aver raggiungo il mio obiettivo in Laser, per cui dopo l’Olimpiade prenderò un periodo di riflessione. A me piace molto la Star ma ci vogliono molti fondi per regatare ad alto livello».

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