Italia 10.98, elogio della perfezione

Caratterizzato da linee con forti richiami classici, l’11 metri di Italiayachts si è dimostrato estremamente valido sia per le doti nautiche che ha dimostrato nella nostra uscita in mare, sia per l’elevato rapporto fra qualità e prezzo. L’Italia 10.98 è un oggetto pensato fin nei dettagli, dove soluzioni scelte puramente per l’uso in crociera non entrano mai in conflitto con quelle, invece, adottate per l’uso in regata, utilizzo, quest’ultimo, nel quale ha già dimostrato di essere vincente nelle formule a compenso Irc e Orci.

Qualità nautiche e costruttive che sono merito di un’architettura navale curata da Maurizio Cossutti e di una costruzione affidata al cantiere Baruffaldi, che realizza barche ormai da mezzo secolo. La vivibilità offerta da ampie superfici sgombre di coperta e da interni ben congeniati sono un’altra piacevole sorpresa.

http://www.italiayachts.it

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Frutto di un design essenziale e slegato da ogni tendenza imposta dalla moda, gli interni sono accoglienti e rassicuranti: ogni cosa è solidamente al suo posto e non mancano appigli per muoversi con sicurezza anche a barca sbandata. Tutti gli ambienti, oltre che ben areati, sono luminosi, merito deinumerosi oblò apribili e delle sottili finestre ricavate a murata e grazie all’alternanza fra superfici laminate chiare, lasciate a vista, e le essenze di teak dalle sottili, ma marcate venature orizzontali.

Tutte le superfici curve in legno, tanto delle cornici in mogano delle larghe porte, quanto dei mobili della cucina e del bordo del piano di carteggio, sono realizzate in lamellare. Ed è proprio l’impeccabile posa del mobilio in legno a coronare una qualità realizzativa dei singoli pezzi e del loro assemblaggio che rasenta la perfezione, con una cura del dettaglio elevatissima. Dello stesso livello è la finitura dei cielino e grande attenzione è stata dedicata anche alla scelta di tutta la componentistica di serie, dagli acciai alle rubinetterie, dalle maniglie e cerniere delle porte, fino ai faretti di illuminazione a led. 

In una disposizione degli interni che prevede due cabine e un bagno con armadio delle cerate annesso, si apprezzano le dimensioni dei singoli ambienti, la capacità di stivaggio, le lunghe panche a murata dalle quali è sufficiente rimuovere i cuscini degli schienali per avere a disposizione due larghe e comode cuccette di guardia. Il carteggio ha un piano di lavoro un po’ piccolo, ma risulta comunque funzionale, e il pannello frontale consente di installare un grande plotter cartografico.

Ci sono dettagli pregevoli, come il rivestimento interno in legno di tutti gli armadi e gli specchi reclinabili posti sulle antine sopra al lavello del bagno. Ben ispezionabile il motore, un Lombardini da 20 cavalli con sail drive, con la discesa che si smonta completamente.

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L’Italia 10.98 ha un comportamento in navigazione quasi da racer di ultima generazione. Quasi, perché a fronte di prestazioni eccellenti e di una grande reattività ai comandi, mostra una certa stabilità di rotta e una docilità al timone tale da renderla intuitiva e semplice da condurre. Questa barca porta quindi il compromesso fra crociera e regata a un livello molto alto.

Di bolina il passo è potente e deciso, si stringono angoli al vento ridotti scendendo agevolmente sotto i 30 gradi di reale. In queste condizioni sono bastati 12 nodi d’aria per correre alla velocità di carena. Ma è al lasco e con gennaker a riva che, nelle stesse condizioni, si riescono a superare con semplicità i 9 nodi. Il grande pozzetto è un’area ben organizzata la cui disposizione garantisce vivibilità e protezione. Gli alti paramare, infatti, abbracciano le lunghe panche e offrono un’inclinazione studiata per appoggiare comodamente la schiena.

Di serie sono fornite manovre d’eccezione, come il circuito tedesco della randa con scotta recessata, la magic wheel per la regolazione del paterazzo, i barber per il fiocco rinviati in pozzetto e un avvolgitore per la vela di prua con tamburo recessato. Infine, la ruota del timone da 150 centimetri di diametro permette al timoniere una posizione sempre perfetta, mentre sui prossimi esemplari il cantiere proporrà una ruota da 140 per facilitare il passaggio verso la discesa a mare. La poppa rovescia è chiusa da una plancia che, una volta aperta, rimane allineata con il piano di calpestio creando un’ampia superficie libera e protetta dal vento.

Generosi i volumi di stivaggio, dal gavone al centro del pozzetto per l’autogonfiabile, a quelli sotto la panca di dritta e a poppa della timoneria. A prua dell’albero, grazie agli oblò a filo, la tuga offre una comoda superficie prendisole. Eccellente la silenziosità a motore e ridottissime le vibrazioni a regime di crociera.

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