15 April 2003

Mercury Optimax 250XS HP

Grande grinta per un motore derivato dal mondo delle competizioni. Risposta pronta all’apertura del gas e poi erogazione graduale e controllata. Ottime sia la velocità massima che l’accelerazione. In casa Mercury, il successo dei motori OptiMax ha favorito lo sviluppo di una nuova potenza, la più alta di una gamma che ora si compone di 7 modelli da 135 a 250 cv. E’ un segnale che testimonia come Marine Power, pur proseguendo nello sviluppo dei 4 tempi, continui...

Introduzione

Grande grinta per un motore derivato dal mondo delle competizioni. Risposta pronta all’apertura del gas e poi erogazione graduale e controllata. Ottime sia la velocità massima che l’accelerazione. In casa Mercury, il successo dei motori OptiMax ha favorito lo sviluppo di una nuova potenza, la più alta di una gamma che ora si compone di 7 modelli da 135 a 250 cv. E’ un segnale che testimonia come Marine Power, pur proseguendo nello sviluppo dei 4 tempi, continui a credere nel mercato dei 2 tempi, ed in particolare in quelli ad iniezione diretta, gli unici in grado di rispettare le norme antinquinamento. Il fuoribordo è stato presentato a Rimini, in occasione di un importante incontro con la stampa nazionale e con tutti i tecnici e concessionari Mercury. La definizione HP, “High Performance”, che accompagna la sigla 250XS, sottolinea che si tratta di un motore ad alte prestazioni, derivato dalla lunga esperienza maturata dall’azienda americana nelle competizioni. Prima di essere immesso sul mercato, questo fuoribordo ha superato severi test in gara ed ha regalato alla Mercury prestigiosi titoli. Il modello è stretto parente del 200XS, che nella scorsa stagione ha conquistato il Campionato Mondiale Circuito Endurance, vincendo sia la 24 ore di Rouen, sia la 6 ore di Milano. Il 250 XS impiega un’unità termica da 3 litri con due bancate da tre cilindri ciascuna, disposte a V di 60°. Utilizza canne e pistoni speciali, di derivazione sportiva; le tenute delle testate sono del tipo “O-ring” e permettono di far girare il motore con pressioni più elevate di circa il 15%, rispetto a quelle sino ad ora utilizzate sugli OptiMax. Il funzionamento è quello tipico dei motori a 2 tempi ad iniezione diretta, con immissione della miscela aria/carburante direttamente in camera di scoppio, prima dell’accensione, quando le luci di scarico sono già chiuse. Il sistema OptiMax si differenzia dagli altri motori ad iniezione diretta in quanto l’aria viene iniettata a pressioni elevatissime (su questo modello addirittura a 95 psi), con un getto che investe il carburante (pressato a 110 psi) nebulizzandolo perfettamente. L’alta concentrazione di ossigeno favorisce una perfetta combustione e permette di ridurre i consumi, soprattutto ai regimi medio bassi. Per portare in pressione l’aria viene impiegato un piccolo compressore, comandato meccanicamente dal motore e raffreddato ad acqua. Il carburante è compresso da due pompe elettriche, poste in cascata, una dopo l’altra. Ogni cilindro è provvisto di un proprio iniettore e viene gestito in modo indipendente, attraverso sensori e controlli disposti dalla centralina elettronica che regola la miscelazione istantaneamente, per ottenere il migliore rapporto prestazioni/consumi, in qualsiasi condizione di lavoro. Il processore elettronico controlla, inoltre, i tempi di accensione di ciascuna candela, in funzione del regime di rotazione. La lubrificazione è curata da un sistema multipoint che dosa la quantità di olio in modo da ridurre al minimo il consumo e l’inquinamento. Il controllo separato di ciascun cilindro (la miscelazione, l’accensione e la lubrificazione sono tutte indipendenti) rende più complessa e più costosa l’impiantistica del fuoribordo, ma permette anche di ottenere prestazioni migliori, grazie ad una verifica più capillare del suo funzionamento. Anche su questo motore è impiegato il nuovo sistema di controllo e visualizzazione dei dati SmartCraft, che adotta strumenti multifunzione, per fornire ogni sorta d’informazione sulle prestazioni e sulle condizioni di funzionamento. L’Engine Guardian interviene in caso di eventuali avarie per ridurre al minimo ogni rischio di danni al motore. Infine un consiglio che scaturisce da una semplice considerazione: su questo fuoribordo l’elettronica rappresenta un elemento essenziale per il funzionamento del motore; per evitare guasti, la centralina provvede immediatamente a ridurre la potenza ed il regime di rotazione nel caso in cui la tensione della batteria non sia compresa nel campo da 11,5V a 16V. Con valori inferiori o superiori (causati ad esempio dalla rottura di un elemento della batteria) i circuiti elettronici potrebbero guastarsi.

La prova

La prova Abbiamo utilizzato un gommone della Marlin da 23’. Nella prova di accelerazione il 250XS mostra tutta la sua grinta: in planata in meno di due secondi, a 20 nodi in 4 secondi e a 30 nodi in 7 secondi e mezzo. Uno scatto che solo i due tempi sono in grado di offrire. Un 4 tempi di pari potenza, per raggiungere le stesse velocità, impiega infatti circa il 50% di tempo in più. La risposta all’ apertura del gas è prontissima, non appena si appoggia la mano sulla manetta, il motore accelera immediatamente, senza incertezze e con una progressione costante, senza vuoti di potenza. Anche nel momento più critico del passaggio dal dislocamento alla planata, dosare il gas è facile e piacevole; il motore è un “racing”, ma, al contrario di quanto accadeva con i vecchi due tempi, la potenza è ben gestibile e ciò determina un buon comfort di guida e la possibilità di scegliere con precisione la velocità di crociera. Lavorando un po’ con il trim, con un cinque persone a bordo ed il serbatoio del carburante al 50% si toccano i 43 nodi a 5.500 giri. Tuttavia, riteniamo che con un assetto più sportivo (il motore poteva essere alzato sullo specchio di un paio di fori), il battello avrebbe potuto correre ancora più veloce. In ogni caso, dobbiamo ricordare che le prestazioni del motore sono correlate con le caratteristiche dell’imbarcazione ed il gommone usato in prova è un modello soprattutto elegante e confortevole piuttosto che agile e veloce. La silenziosità è discreta sino a 4000 giri, poi la grinta prevale ed il rumore cresce notevolmente. Il peso è inferiore a quello di molti altri fuoribordo di pari potenza e non influenza l’assetto del battello, che, come altre imbarcazioni di questa taglia, è stato progettato per sostenere anche i più corpulenti quattro tempi di pari potenza.

La prova in cifre

Le prestazioni Regime Velocità 2000 7.2 dislocamento 2500 10.1 3000 14.8 inizio planata 3500 21.5 in assetto 4000 25.8 4500 29.4 crociera economica 5000 35.7 5500 43.2 velocità max Condizioni della prova Il test si è svolto nelle acque di Rimini, mare piatto, assenza di vento, cinque persone a bordo, carena pulita. Serbatoio carburante 50%. Per la prova è stato utilizzato un gommone Marlin 23 FB da 900 kg di peso per poco più di 7 metri di lunghezza. I dati 2 tempi ad iniezione diretta - 6 cilindri a V di 60° - cilindrata 3.044 cc - alesaggio per corsa 92 x 76 mm - potenza massima 186 kW (250 cv) - rapporto di compressione 6,2:1 - regime di massima potenza 5500-5800 giri - soglia intervento limitatore 5900 giri sistema di alimentazione: i.d. OptiMax - sistema di lubrificazione: iniezione multipoint alternatore 12 V 50 A - rapporto di rid. 1,75:1 - peso gambo lungo da 51 cm 229 Kg - peso gambo extralungo da 63 cm 238 Kg - peso gambo extra-extralungo da 76 cm 245 Kg. Il gommone della prova Marlin 23 FB - lungh. f.t. 7,35 m - lunghezza di omologazione 6,75 m - larghezza f.t. 2,8 m diametro - tubolari 53 cm - compartimenti 5 serbatoio carburante 300 litri - serbatoio acqua dolce 80 litri - portata persone 12 - peso 900 Kg - potenza massima applicabile 1 x 250 cv 2 x 130 cv - omologazione CE, categoria B - prezzo versione base € 25.250,00 (Iva e trasporto esclusi). Costruito da Marlin Boat Luisago, (CO), tel. 031/889844, fax 031/889844, www.marlinboat.com, e-mail info@marlinboat.it Gli indirizzi: Marine Power Italia S.p.A. Via Liguria, 20 - 20068 Peschiera Borromeo www.marinepower.com tel. 800013695
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