02 September 2008

Merry Fisher 585 Marlin

Piccolo pêche promenade con fuoribordo. Valido il progetto della carena, discrete le prestazioni. Ha una cuccetta doppia. Una “barchetta” tutta funzione e praticità. Il Merry Fisher 585 Marlin è concepita come un’utilitaria del mare e all’insegna del più tradizionale marinaro detto britannico che “quello che non c’è non si rompe”. Anche se sulla neonata versione dello scafo dei Cantieri Jeanneau non manca nulla di quello che serve ad un appassionato di pesca, ch...

Merry fisher 585 marlin

Piccolo pêche promenade con fuoribordo. Valido il progetto della carena, discrete le prestazioni. Ha una cuccetta doppia. Una “barchetta” tutta funzione e praticità. Il Merry Fisher 585 Marlin è concepita come un’utilitaria del mare e all’insegna del più tradizionale marinaro detto britannico che “quello che non c’è non si rompe”. Anche se sulla neonata versione dello scafo dei Cantieri Jeanneau non manca nulla di quello che serve ad un appassionato di pesca, che non ha certo necessità di valenze stilistiche o di sofisticata eleganza. Il 585, insomma, è per gente senza storie che vuole un mezzo marinaro senza fronzoli adatto alla pesca, alla eventuale gita domenicale, alla crociera di un giorno. Ma lo scafo francese, è bene sottolinearlo, non è neppure una barca da lavoro e come tale ha le sue raffinatezze. Il disegno è sempre dello stesso team che monopolizza tutte le creature del cantiere transalpino. Garroni e Jeanneau Design hanno concepito uno scafo trasportabile poco impegnativo nella gestione e con linee semplici ed eleganti. Prova Anche se il giorno del nostro test il mare era calmo nel golfo di Hyères, abbiamo avuto l’impressione che il Merry Fisher abbia dimostrato tutte le sue qualità. L’assetto in velocità è perfetto, orizzontale e stabile e nelle curve lo scafo non si scompone ma mantiene la rotta impostata senza scarrocci. Le onde prodotte da un altro scafo servono a testare una della qualità marine principali. Il 585 è un poco rigido sull’onda, ma non è una caratteristica da potersi considerare un difetto vista la lunghezza contenuta. D’altronde le prestazioni velocistiche sono di rilievo: basti pensare che la velocità massima si attesta oltre i 23 nodi mentre quella di crociera può tranquillamente superare i 10, a due terzi del regime massimo. Comunque lo scafo regala sempre la sensazione di sicurezza e controllo in tutte le situazioni. Il fuoribordo Suzuki quattro tempi da 70 cavalli appare adeguato all’uso, non è troppo rumoroso da incidere sulla qualità di vita a bordo e, anche se non la trasforma in una barca “da corsa”, contribuisce a soddisfare le richieste della clientela a cui è indirizzata: funzionalità, praticità e robustezza. di Tommasino Gazo
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