So di aver creato problemi, ma partire sarebbe stato peggio. Il Mistral è una condizione frequente sul Mediterraneo occidentale; quando l’anticiclone delle Azzorre arriva a lambire la Costa Azzurra le isobare “si ammucchiano” a ridosso delle Alpi creando un forte flusso di venti da nord ovest sul Leone e generando una depressione sul mar Ligure dovuta a effetti di turbolenza.
Lo scenario diventa complesso e confuso con bollettini meteo che, suddividendo le zone di mare in maniera differente, forniscono informazioni spesso discordanti. La depressione si associa a venti forti da sud ovest verso Capo Corso che però ruotano a nord est sul ponente ligure. E poi i temporali. Ogni estate, ogni navigazione, ha un ricordo legato a un temporale. Sono più frequenti, almeno quelli davvero forti, nella seconda metà della stagione quando al calore accumulato in mare si contrappongono le correnti fredde che fluiscono in quota.
Come succede alle latitudini tropicali l’atmosfera diventa instabile, si formano nuvole minacciose e le raffiche di vento superano i 40 nodi, a volte anche molto di più. Il primo temporale davvero forte me lo ricordo benissimo: davanti al porto di San Florent in Corsica. Era un pomeriggio di fine agosto e il cielo è diventato grigio piombo. Prima le raffiche di vento poi i goccioloni sempre più fitti e sempre più grossi. Davanti all’imboccatura del porto qualcuno provava a raggiunge la banchina per ormeggiarsi ma, con 35 e più nodi di vento non è un’operazione semplice e i danni furono parecchi. L’aria che scende dai cumulonembi, le caratteristiche nuvole temporalesche a forma di incudine, precipita al suolo come fosse acqua: con la stessa irruenza e senza una direzione precisa. Decidemmo di rimanere fuori, lontano da tutti e con tanto spazio di manovra.
Tutto era stato talmente veloce che nessuno aveva avuto il tempo di mettersi qualcosa addosso; in costume, bagnati e con un vento freddo che ti scagliava le gocce d’acqua addosso da farle sembrare spilli, quella si rivelò la scelta vincente. L’imprevedibilità è la caratteristica dei temporali, puoi prevedere che si formerà perché l’atmosfera è nelle condizioni di instabilità sufficienti, ma dove e quando con precisione non si può sapere con esattezza. Si entra nel territorio del nowcasting: le previsioni a brevissimo termine (ore) basate sull’analisi della situazione in atto. I satelliti e il radar sono di grande aiuto anche se gran parte dei fenomeni è imprevedibile.