Navigare di notte
Per chi è alla prima volta il periodo estivo è il migliore per iniziare, il
tempo è favorevole, le ore di buio limitate. La navigazione notturna infatti è
una delle esperienze più emozionanti della crociera. Navigare nel buio è una
decisione obbligata a causa della distanza da percorrere, a volte può essere
invece determinata da condizioni meteo particolari. Se il cielo è sereno può
diventare un’esperienza indimenticabile.
Si possono ammirare le stelle in tutto il ...
Parte 1
Per chi è alla prima volta il periodo estivo è il migliore per iniziare, il
tempo è favorevole, le ore di buio limitate. La navigazione notturna infatti è
una delle esperienze più emozionanti della crociera. Navigare nel buio è una
decisione obbligata a causa della distanza da percorrere, a volte può essere
invece determinata da condizioni meteo particolari. Se il cielo è sereno può
diventare un’esperienza indimenticabile.
Si possono ammirare le stelle in tutto il loro splendore. Rispetto alla
navigazione di giorno, dove il senso principale è la vista, di notte occorre
prestare attenzione ad altre sensazioni e bisogna ricordare che può risultare
meno agevole spostarsi sulla coperta, magari per cambiare una vela in seguito
all’aumento del vento.
PROGRAMMARE
Una notturna deve iniziare con una pianificazione della traversata sin dal
giorno prima, controllando il bollettino meteo e preparando la barca dopo aver
studiato carte e portolani. Vediamo quali sono i punti essenziali per una
corretta notturna al riparo da ogni imprevisto.
IL BOLLETTINO
Oltre a consultare il bollettino Meteomar, sarebbe utile poter accedere a
diverse fonti meteo, cartine di quotidiani, tv, internet... per poter conoscere
con precisione come saranno mare e vento durante la traversata. Prima di
mollare gli ormeggi e ancora con la luce del giorno, vanno controllati su carta
nautica e portolani le caratteristiche della costa, i fari e i potenziali
pericoli che si incontreranno. I dati importanti, come ad esempio la
successione prevista dei fari e il loro periodo, andrebbero segnati su un block
notes per facilitare e velocizzare le operazioni di riconoscimento.
NUMERI UTILI
Va inoltre preparata una lista di numeri utili da tenere a portata di mano sul
carteggio: Capitanerie, Guardia Costiera, porti turistici, numeri blu e quelli
dei marina dove si pensa di fermarsi.
LA RADIO
Tutto l’equipaggio deve essere in grado di usare bene la radio, che rimarrà
sintonizzata sempre sul canale 16.
CONTRO IL FREDDO
Anche nei mesi estivi, di notte in mare può fare fresco e c’è molta umidità, è
importante quindi essere ben equipaggiati e caldi. Pantaloni lunghi, calze,
felpa dovrebbero essere indossati al calar del sole mentre cerata e stivali
dovrebbero rimanere a disposizione. Rimanere caldi aiuta infatti la
concentrazione e riduce i colpi di sonno. Una tazza di tè o caffè caldo in
queste situazioni fa miracoli.
Parte 2
LA PREPARAZIONE
Poco prima del tramonto, momento magico durante la navigazione per la luce e i
colori del mare e del cielo, bisognerà iniziare a predisporre l’imbarcazione
per la notte. Sottocoperta bisogna stivare bene tutto ciò che non è necessario
e tenere a portata di mano bevande e cibi energetici di facile consumo. Una
pasta fredda o un’insalata di riso, preparati in precedenza, saranno un’utile
soluzione per la cena e permetteranno all’equipaggio di cenare in pozzetto. In
coperta tutte le manovre andranno messe in chiaro e quanto non serve ben
rizzato sul ponte in punti che non ostacolino il passaggio verso prua.
Se si prevede un rinforzo del vento, converrà ridurre preventivamente la
velatura per evitare di dover prendere terzaroli o ingarrocciare un fiocco più
piccolo al buio sotto i colpi di vento o mare. Controllare la chiusura di
portelli, oblò e prese a mare. Se non presenti le life lines, bisognerebbe
tirare da prua a poppa, da ambo i lati, una cima di diametro generoso e
fissarla alle bitte. Tutto l’equipaggio va istruito circa l’uso delle cinture
di sicurezza che andrebbero indossate anche se si è in pozzetto qualora il
vento superi una certa intensità.
LE LUCI
Occorre accendere simultaneamente tutte le luci regolamentari per controllarne
il corretto funzionamento. Se una non funziona bisognerà per prima cosa
controllare la lampadina (fondamentale avere quelle di rispetto) e i contatti.
In caso di non funzionamento anche con la lampadina nuova il tester sarà di
ottimo ausilio per verificare che arrivi tensione al punto luce. Esistono in
commercio utili e pratiche luci di via di riserva che funzionano con una comune
pila e che si montano solo quando servono in caso di guasti all’impianto
elettrico. Tenere conto che le luci di via consumano mediamente 2,5 Ah/ora. In
dieci ore di notturna il consumo sarà quindi di 25 Ah.
Prima di partire è necessario controllare che lo stato di carica delle batterie
sia buono e i serbatoi di carburante e acqua pieni. Durante la navigazione le
uniche luci, oltre a quelle di via, che dovrebbero rimanere accese sono quelle
degli strumenti e del tavolo di carteggio. Le altre luci dovrebbero rimanere
spente per consentire agli occhi di adattarsi meglio al buio e mantenere le
pupille dilatate. Se necessario accendere le luci sottocoperta, queste
dovrebbero essere di colore rosso (le imbarcazioni con impianto elettrico ben
progettato hanno infatti la doppia opzione luce bianca/rossa in quasi tutti i
punti luce). Se non vi sono luci rosse sottocoperta e la luce del carteggio non
ha questa opzione, è possibile ricoprire il vetro di un paio di torce
elettriche con materiale plastico trasparente di colore rosso.
Chi è di guardia in coperta deve inoltre controllare l’eventuale presenza di
altre imbarcazioni intorno, soprattutto sopraggiungenti da poppa. Bisogna
ricordare che una volta vista all’orizzonte, grazie alla sua elevata velocità,
è in grado di raggiungere la nostra posizione in una decina di minuti. Una
piccola torcia quasi scarica può servire in pozzetto per consultare una carta
senza restare abbagliati. I potenti fari vanno usati il meno possibile e solo
per l’approccio a oggetti e moli. In caso di incrocio con altre barche, di
notte è meglio “scordarsi” delle regole sulla precedenza in mare, soprattutto
con le barche a motore. È meglio eseguire un chiaro cambio di rotta piuttosto
che rischiare passando davanti alla prua, anche se si ha la precedenza. Infine,
durante gli spostamenti in coperta bisogna sempre essere legati alla lifeline e
camminare sopravento al boma.
Fino alle dieci di sera tutti rimarranno svegli, poi lo skipper deciderà i
turni per la notte, che hanno di solito la durata di due ore. La prima è
insieme al timoniere, la seconda al timone, chi era al comando va a dormire e
chiama una nuova persona. Nessuno dovrà prendere decisioni sulla rotta , queste
rimarranno a discrezione dello skipper.
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