18 February 2009

Navigare di notte

Per chi è alla prima volta il periodo estivo è il migliore per iniziare, il tempo è favorevole, le ore di buio limitate. La navigazione notturna infatti è una delle esperienze più emozionanti della crociera. Navigare nel buio è una decisione obbligata a causa della distanza da percorrere, a volte può essere invece determinata da condizioni meteo particolari. Se il cielo è sereno può diventare un’esperienza indimenticabile. Si possono ammirare le stelle in tutto il ...

Parte 1

Per chi è alla prima volta il periodo estivo è il migliore per iniziare, il tempo è favorevole, le ore di buio limitate. La navigazione notturna infatti è una delle esperienze più emozionanti della crociera. Navigare nel buio è una decisione obbligata a causa della distanza da percorrere, a volte può essere invece determinata da condizioni meteo particolari. Se il cielo è sereno può diventare un’esperienza indimenticabile. Si possono ammirare le stelle in tutto il loro splendore. Rispetto alla navigazione di giorno, dove il senso principale è la vista, di notte occorre prestare attenzione ad altre sensazioni e bisogna ricordare che può risultare meno agevole spostarsi sulla coperta, magari per cambiare una vela in seguito all’aumento del vento. PROGRAMMARE Una notturna deve iniziare con una pianificazione della traversata sin dal giorno prima, controllando il bollettino meteo e preparando la barca dopo aver studiato carte e portolani. Vediamo quali sono i punti essenziali per una corretta notturna al riparo da ogni imprevisto. IL BOLLETTINO Oltre a consultare il bollettino Meteomar, sarebbe utile poter accedere a diverse fonti meteo, cartine di quotidiani, tv, internet... per poter conoscere con precisione come saranno mare e vento durante la traversata. Prima di mollare gli ormeggi e ancora con la luce del giorno, vanno controllati su carta nautica e portolani le caratteristiche della costa, i fari e i potenziali pericoli che si incontreranno. I dati importanti, come ad esempio la successione prevista dei fari e il loro periodo, andrebbero segnati su un block notes per facilitare e velocizzare le operazioni di riconoscimento. NUMERI UTILI Va inoltre preparata una lista di numeri utili da tenere a portata di mano sul carteggio: Capitanerie, Guardia Costiera, porti turistici, numeri blu e quelli dei marina dove si pensa di fermarsi. LA RADIO Tutto l’equipaggio deve essere in grado di usare bene la radio, che rimarrà sintonizzata sempre sul canale 16. CONTRO IL FREDDO Anche nei mesi estivi, di notte in mare può fare fresco e c’è molta umidità, è importante quindi essere ben equipaggiati e caldi. Pantaloni lunghi, calze, felpa dovrebbero essere indossati al calar del sole mentre cerata e stivali dovrebbero rimanere a disposizione. Rimanere caldi aiuta infatti la concentrazione e riduce i colpi di sonno. Una tazza di tè o caffè caldo in queste situazioni fa miracoli.

Parte 2

LA PREPARAZIONE Poco prima del tramonto, momento magico durante la navigazione per la luce e i colori del mare e del cielo, bisognerà iniziare a predisporre l’imbarcazione per la notte. Sottocoperta bisogna stivare bene tutto ciò che non è necessario e tenere a portata di mano bevande e cibi energetici di facile consumo. Una pasta fredda o un’insalata di riso, preparati in precedenza, saranno un’utile soluzione per la cena e permetteranno all’equipaggio di cenare in pozzetto. In coperta tutte le manovre andranno messe in chiaro e quanto non serve ben rizzato sul ponte in punti che non ostacolino il passaggio verso prua. Se si prevede un rinforzo del vento, converrà ridurre preventivamente la velatura per evitare di dover prendere terzaroli o ingarrocciare un fiocco più piccolo al buio sotto i colpi di vento o mare. Controllare la chiusura di portelli, oblò e prese a mare. Se non presenti le life lines, bisognerebbe tirare da prua a poppa, da ambo i lati, una cima di diametro generoso e fissarla alle bitte. Tutto l’equipaggio va istruito circa l’uso delle cinture di sicurezza che andrebbero indossate anche se si è in pozzetto qualora il vento superi una certa intensità. LE LUCI Occorre accendere simultaneamente tutte le luci regolamentari per controllarne il corretto funzionamento. Se una non funziona bisognerà per prima cosa controllare la lampadina (fondamentale avere quelle di rispetto) e i contatti. In caso di non funzionamento anche con la lampadina nuova il tester sarà di ottimo ausilio per verificare che arrivi tensione al punto luce. Esistono in commercio utili e pratiche luci di via di riserva che funzionano con una comune pila e che si montano solo quando servono in caso di guasti all’impianto elettrico. Tenere conto che le luci di via consumano mediamente 2,5 Ah/ora. In dieci ore di notturna il consumo sarà quindi di 25 Ah. Prima di partire è necessario controllare che lo stato di carica delle batterie sia buono e i serbatoi di carburante e acqua pieni. Durante la navigazione le uniche luci, oltre a quelle di via, che dovrebbero rimanere accese sono quelle degli strumenti e del tavolo di carteggio. Le altre luci dovrebbero rimanere spente per consentire agli occhi di adattarsi meglio al buio e mantenere le pupille dilatate. Se necessario accendere le luci sottocoperta, queste dovrebbero essere di colore rosso (le imbarcazioni con impianto elettrico ben progettato hanno infatti la doppia opzione luce bianca/rossa in quasi tutti i punti luce). Se non vi sono luci rosse sottocoperta e la luce del carteggio non ha questa opzione, è possibile ricoprire il vetro di un paio di torce elettriche con materiale plastico trasparente di colore rosso. Chi è di guardia in coperta deve inoltre controllare l’eventuale presenza di altre imbarcazioni intorno, soprattutto sopraggiungenti da poppa. Bisogna ricordare che una volta vista all’orizzonte, grazie alla sua elevata velocità, è in grado di raggiungere la nostra posizione in una decina di minuti. Una piccola torcia quasi scarica può servire in pozzetto per consultare una carta senza restare abbagliati. I potenti fari vanno usati il meno possibile e solo per l’approccio a oggetti e moli. In caso di incrocio con altre barche, di notte è meglio “scordarsi” delle regole sulla precedenza in mare, soprattutto con le barche a motore. È meglio eseguire un chiaro cambio di rotta piuttosto che rischiare passando davanti alla prua, anche se si ha la precedenza. Infine, durante gli spostamenti in coperta bisogna sempre essere legati alla lifeline e camminare sopravento al boma. Fino alle dieci di sera tutti rimarranno svegli, poi lo skipper deciderà i turni per la notte, che hanno di solito la durata di due ore. La prima è insieme al timoniere, la seconda al timone, chi era al comando va a dormire e chiama una nuova persona. Nessuno dovrà prendere decisioni sulla rotta , queste rimarranno a discrezione dello skipper.
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