14 June 2013

Ostar, vittoria per Andrea Mura con Vento di Sardegna

Andrea Mura su Vento di Sardegna si aggiudica la Line Honours alla Ostar, traversata atlantica in solitario da Plymouth (UK) a Rhode Island, in prossimità di New York. Per coprire la ditanza di circa 3.000 miglia Andrea Mura ha impiegato 17 giorni, 10 ore e 22 minuti alla velocità media di 7 nodi...

Ostar, vittoria per andrea mura con vento di sardegna

 

Andrea Mura su Vento di Sardegna si aggiudica la Line Honours (vittoria in tempo reale) alla Ostar, traversata atlantica  in solitario da Plymouth (UK) a Rhode Island, in prossimità di New York. Per coprire la ditanza di circa 3.000 miglia Andrea Mura ha impiegato 17 giorni, 10 ore e 22 minuti alla velocità media di 7 nodi.

Il velista sardo è il primo italiano ad aggiudicarsi la Line Honours a bordo di un monoscafo, mentre nel 2005 Ciccio Manzoli aveva vinto con un multiscafo e Giovanni Soldini continua a detenere il miglior tempo di traversata per monoscafi da 50 piedi. 

 “Lo sforzo è stato grande ma ne valeva la pena – ha detto Andrea - ho faticato mesi per migliorare le prestazioni della barca e il mio primo successo è stato presentarmi sulla linea di partenza con una barca competitiva, ora con la vittoria in tempo reale alla Ostar realizzo un sogno che coltivavo da anni, ma dovranno passarne molti altri prima di considerare una nuova partecipazione. Voglio congratularmi con tutte le barche che hanno affrontato la Ostar e sono rimaste in gara malgrado tutto quello cha hanno dovuto affrontare. Sono arrivato a questa vittoria grazie alla generosa collaborazione di tanti piccoli artigiani, piccole e grandi imprese e che hanno messo a disposizione tempo, competenze e tecnologie avanzate, senza di loro non sarebbe stato possibile. A bordo ho avuto diverse rotture, ma le vele non mi hanno tradito fornendo una grande prestazione. A inizio regata sono rimasto frastornato dal fatto che una barca ha centrato il mio scafo facendo un bel buco, mi sono deconcentrato e ho perso di vista una boa. Sono tornato indietro per passare correttamente la boa perdendo circa 7 ore, fortunatamente ininfluenti per la vittoria e per il record. Anche questa volta ho regatato rinunciando ai software da regata per poter di fare liberamente le mie scelte e che poi è la cosa che maggiormente mi appassiona durante la competizione. Ora mi attende un’altra classica il Fastnet, in agosto”.

 

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