16 April 2018

Pershing 9X la prova

Carbonio e resina epossidica, timoneria elettronica steer by wire, eliche di superficie e joystick per pilotare ad alte velocità. Il 9X è un concentrato di lusso e tecnologia capace di toccare 43 nodi in grande comfort e silenzio
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Lanciati a 43 nodi del Golfo di La Spezia un pensiero folle ci passa per la testa: se il Pershing 9X avesse le ali volerebbe! Con un peso simile a quello dell’aereo Airbus A400M - 79,4 tonnellate a pieno carico contro le 76,5 del mezzo militare -, il nuovo 28 metri del cantiere esercita suggestioni aeronautiche: carbonio e resina epossidica, eliche di superficie, assetto automatico, timoneria elettronica steer by wire, joystick per pilotare ad alte velocità e una plancia di comando dominata da tre maxi schermi tramite cui gestire navigazione, motori e impianti.

Secondogenito della gamma iniziata lo scorso anno con il 5X (la prova è nel numero di febbraio 2017), il 9X è un maxi coupé nato dalla collaborazione tra Fulvio De Simoni e il cantiere. Monta due motori MTU 16V 2.000 M96L da 2.638 cavalli ciascuno con propulsione TopSystem ed eliche di superficie Rolla, capaci di regalare prestazioni mozzafiato e, durante la nostra prova, al di sopra delle aspettative del cantiere, che comunica ufficialmente 42 nodi di velocità massima.

A 43 NODI PILOTANDO CON UN JOYSTICK

Grazie all’elettronica che gestisce motori ed eliche di superficie, Pershing ha evoluto le funzioni del joystick fino a renderle simili a quelle delle cloche degli aerei. Stiamo, infatti, pilotando il 9X a oltre 40 nodi proprio come se fosse un aereo: basta una leggera rotazione a sinistra o a destra per virare, mentre portandolo avanti, o indietro, si accelera e decelera con grande intuizione. Utilizzato in modalità docking, ovvero in porto, Pershing ha eliminato i classici difetti delle propulsioni di superficie, tra cui la scarsa efficacia in retromarcia. Oltre 79 tonnellate e undici persone a bordo navigano alla massima velocità con un comfort degno di un regime di crociera. Vista, udito e tatto ci trasmettono sensazioni che non coincidono con quanto leggiamo sui tre display Simrad in consolle: 40, 41, 42,7... 43 nodi. Ci aspettavamo letteralmente più “casino”, a partire dal rombo - ben smorzato - dei motori.

A tutto gas tocchiamo facilmente i 42 nodi e per qualche secondo manteniamo i 43. Registriamo la velocità minima di planata a 17 nodi con un consumo di 21,8 litri/ora a 1.480 giri/minuto. Da questo regime alla massima - questa volta, 41,8 nodi, impieghiamo circa 67 secondi. I consumi sono un aspetto importante, alla massima si bruciano oltre 1.000 litri l’ora, mentre al regime di crociera, 38 nodi, si arriva a circa 860 litri/ora. Durante i trasferimenti il 9X può spostarsi intorno agli 11 nodi con circa 132 litri/ora di consumo.
Portare a oltre 42 nodi uno yacht lungo 28,14 metri fuori tutto e che pesa quanto un Airbus è una sfida tecnologica entusiasmante che abbiamo avuto la possibilità di approfondire durante la nostra prova in mare con la direzione engineering del Gruppo Ferretti.

Leggi tutta la prova nel numero di aprile 2018 in edicola.
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