Il modello della nostro test. costruito nel 2006, era dotato di spiaggia maggiorata e montava motori Volvo D6–310 Dp. Il mare con onda corta da brezza e vento con punte fino a 15 nodi si sono rivelate condizioni ideali per verificare le qualità nautiche del 35 Ht Sport.
Raggiungere la prua per mollare gli ormeggi è agevole in quanto, anche se i passavanti laterali non sono molto larghi, il tientibene sulla tuga e la battagliola alta rendono il passaggio sicuro.
La manovra in acque ristrette con due piedi efb ed elica di prua, nonostante il profilo laterale esponga al vento una superficie superiore nella zona poppiera, non crea problemi neppure al neofita che può agevolmente contrastare lo scarroccio. Dalla posizione di guida si gode di una visibilità pressoché totale grazie al parabrezza sorretto da sottili montanti in acciaio.
Una volta in mare aperto e con vento contrario, abbiamo apprezzato la protezione offerta dalla sovrastruttura che si estende fino al divano posteriore del pozzetto, ma si nota anche la prima imperfezione: non è possibile eliminare il sale degli spruzzi perché manca il lavacristallo. Potrebbe apparire un problema limitato ma, rientrando con il sole basso sull’orizzonte, il fastidio non è trascurabile. In navigazione la rumorosità rientra nella media per questo tipo di unità in quanto, sebbene l’isolamento acustico del gavone dei motori e la silenziosità tipica dei Volvo aiutino, l’hard top tende a comportarsi da cassa armonica.
Per quanto riguarda le qualità dinamiche a velocità elevata, si gode di una grande manovrabilità e prontezza di risposta tipica degli entrofuoribordo che, unita alle reazioni dolci della carena, rende piacevole la crociera. L’altro lato della medaglia è che la stabilità di rotta è inferiore rispetto a quella dei motori con linea d’asse.