Prua verticale e due timoni per l'Hallberg-Rassy 44

Due pale del timone, prua verticale, plancetta e linee più veloci. Il 44 è il primo Hallberg-Rassy di nuova generazione ed è stato nominato nella categoria Luxury Cruiser dell’European Yacht of the Year 2018
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«Non torneremo più alla vecchia prua inclinata e alla pala del timone singola». È così che ci descrive le conquiste più importanti introdotte a bordo dell’HR 44 Magnus Rassy in persona (nella foto sotto al timone della sua barca), il proprietario del cantiere svedese con cui abbiamo il piacere di navigare durante la prova. Questo 13 metri, disegnato ancora una volta da German Frèrs, è la prima barca a fregiarsi di scelte stilistiche e funzionali a cui oggi è difficile rinunciare.

Gli Hallberg Rassy sono importati in Italia da Marine Lions Yachting SRL, Via Salento 12, 00162 Roma, tel: 06 442.375.37; info@hallberg-rassy.it - http://www.dalmaryacht.it/​

Presentato nel corso del 2017 insieme al piccolo 340, il 44 riesce nel compito di accompagnare il cantiere in una nuova fase, più moderna e ricca di stile, e di evolversi per migliorare le sue doti marine e di comfort senza rinunciare a quel timbro tipico degli Hallberg-Rassy. Il 44 può essere considerato come l’evoluzione del 43, che nelle tre versioni MKI, MKII e MKIII è stato prodotto, tra il 2001 e il 2016, in 199 unità. Il 44 è stato nominato nella categoria Luxury Cruiser dell’European Yacht of the Year 2018.

Il concetto della barca è sempre lo stesso ed è facile ritrovare quelle certezze che permettono all’armatore di sentirsi a bordo di un Hallberg-Rassy: pozzetto centrale protetto in cui è difficile che entri dell’acqua, il parabrezza rigido che offre un ulteriore riparo dagli elementi, interni caldi e accoglienti con la solita abbondanza di legno, quel tipico “aroma” dei nuovi HR e una costruzione che è il fiore all’occhiello del costruttore svedese. Un blue water per girare il mondo che, come vedremo, abbraccia anche il concetto di easy sailing.

Solidità ai vertici della categoria

«La filosofia della barca è la solita di sempre, è in tutto e per tutto un Hallberg-Rassy - prosegue Magnus Rassy -, ma introduce elementi rivoluzionari, almeno per il cantiere. La prua ora è dritta e le linee di carena poppa tonde e più larghe, le murate e i paramare sono alti, per avere maggiori altezze e volumi negli interni. Abbiamo disegnato un ponte di coperta pulito, con salpàncora e avvolgifiocco elettrici e incassati e il bompresso integrato per murare vele di prua come Code 0 e gennaker».

La barca ha una solidità che la pone ai vertici della categoria quanto a qualità della costruzione: lo scafo è in fibra di vetro laminata a mano con la pelle esterna in gelcoat isoftalico e resina vinilestere all’interno con l’area della chiglia laminata in solido, mentre il resto dello scafo ha un sandwich di Divinycell a cellule chiuse che non assorbe acqua o umidità. Tutte la paratie strutturali sono laminate allo scafo su entrambi i lati mentre la giunzione scafo coperta è realizzata per laminazione sovrapposta, senza utilizzo di viti passanti o dadi.

Interni a tre versioni

Sottocoperta le differenze tra le versioni disponibili consistono nel letto matrimoniale o due letti singoli nella grande cabina dell’armatore a poppa, la terza ospiti con letti a murata (meglio se dedicata ai bambini, visto che spazi e dimensioni non sono enormi), la cucina lineare (come nella foto) o più piccola a L e verso prua e infine le due poltrone singole al posto del divano lineare. Il legno che vedete nelle foto è il mogano, ma si possono scegliere anche il rovere o il teak.

Evviva l'easy sailing!

Una tendenza che non conosce limiti territoriali e di dimensioni: navigare a vela nel modo più semplice possibile è oggi una dote imprescindibile a bordo di qualsiasi barca da crociera, e Hallberg-Rassy non sfugge a questa logica. Nonostante il vento leggerissimo che accompagna la nostra uscita a La Rochelle, in Francia, ne possiamo apprezzare la comodità.

Con il sistema di winch elettrici di Harken, in grado anche di lascare la scotta grazie al Rewind winch, per virare basta premere un paio di bottoni e il gioco è fatto. Lo stesso dalla colonnina del timone, da cui è possibile governare ogni aspetto della navigazione.

Ottimo feeling al timone

Con appena 4 nodi d’aria riusciamo a muoverci di bolina allo stesso passo del vento con un ottimo feeling al timone.
Anche in arie così leggere l’HR 44 trova il suo passo mentenendo un apprezzabile sensibilità alle correzioni di rotta.

Con il motore Volvo D2 da 75 cavalli il miglior compromesso tra velocità, consumo e rumore è a 1.800 giri e 7,2 nodi di velocità con elica Gori Propeller a 3 pale abbattibili e over drive. A questo regime l’autonomia è di 570 miglia.

La prova completa con tutti i dati di navigazione è nel numero di febbraio in edicola!
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