26 January 2011

Quando la targhetta Cin di identificazione è sbagliata

La targhetta CIN è come il numero di telaio dell’auto, che distingue le barche marcate CE. Se la targhetta è sbagliata è necessario provvedere…

Quando la targhetta cin di identificazione è sbagliata

La targhetta C.I.N. (Craft Identification Number) è come il numero di telaio, facendo un paragone con le automobili, che distingue le barche marcate CE. Un codice unico che è diretto all’inequivocabile riconoscimento del “prodotto”. Per questo scopo, gli Stati comunitari si sono organizzati tra loro per garantire che non possano esserci in ambito europeo due unità identificate dagli stessi caratteri alfanumerici CIN. Non solo, poiché le barche da diporto, dovunque siano state costruite, circolano in tutto il mondo, sono stati adottati anche criteri per evitare confusioni con altri “codici-barca” di altri Stati fuori Comunità, obbligando i costruttori a riferirsi, per la marcatura CE, alla norma armonizzata EN ISO 10087 (che assume carattere inderogabile).

 

 

Può capitare che la targhetta CIN sia sbagliata. Se ci si accorge di ciò, per le barche iscritte, da parte dell’Organismo notificato in sede di visita per il rinnovo del certificato di sicurezza, è necessario “recuperare” l’irregolarità.

 

 

Nel primo caso, cioè quando il CIN è stato originariamente realizzato in maniera difforme dalla norma armonizzata 10087 da parte del costruttore (numeri e/o caratteri errati, sebbene siano i medesimi riportati nella dichiarazione di conformità o sulla licenza di navigazione; posizionamento della targhetta a bordo, dimensioni o altro), è richiesto l’intervento del Ministero dello sviluppo economico e quello delle infrastrutture e dei trasporti (Organi di vigilanza), che obbligheranno il fabbricante ad eliminare la “non conformità” rilevata. La procedura, ovviamente, non è semplice e c’è il rischio che l’unità resti ferma per un bel po’ di tempo, fino a che non viene rimessa in ordine. I Ministeri competenti, stanno però studiando la possibilità di velocizzare l’iter in modo da non penalizzare i proprietari delle barche che, in tutto questo, non c’entrano niente; soprattutto si sta cercando una soluzione quando si presenta la circostanza in cui il costruttore abbia chiuso e non sia più reperibile sul mercato. Analoga problematica si determina nel caso del “numero” della targhetta CIN apposta sulla barca non corrispondente a quello trascritto nella dichiarazione di conformità del fabbricante o nella licenza di navigazione. L’unità non può circolare e l’Autorità marittima dovrà anche verificare se a monte c’è solo un mero errore del fabbricante, che va poi corretto nei modi sopra visti, o se si tratta di un fatto illecito. Può anche succedere che i dati della targhetta siano diversi da quelli riportati nella licenza di navigazione, per un “refuso” di compilazione della licenza stessa da parte dell’Ufficio d’iscrizione. Non ci sono problemi: il proprietario dell’imbarcazione richiede, con istanza scritta, la correzione all’Ufficio che ha rilasciato la licenza. Consigliamo di verificare, al momento dell’acquisto, sia del nuovo, sia dell’usato, la correttezza di questo codice identificativo, che deve rispettare le indicazioni indicate nell’immagine.

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