25 October 2015

Il radar che vede bene vicino e lontano

Un radar che utilizza la tecnologia “chirp” simile a quella del fishfinder che riesce a garantire un’ottima resa a raggio corto, medio e lungo. Utilizza poca energia e non ha emissioni di microonde dannose per salute

Il radar che vede bene vicino e lontano

Il nuovo radar Halo di Simrad (brand del gruppo Navico) è dedicato a yacht di medie e grandi dimensioni. Punto di forza è la capacità di “vedere” con precisione tanto nelle brevi e medie distanze, quanto in quelle lunghe.

Questo grazie alla sua tecnologia di emissione di onde a stato solido. Halo unisce infatti le capacità di un radar classico a magnetron, che funziona bene sul lungo raggio a quella di un radar a banda larga (FMCW Frequency Modulated Continuous Wawe) ottimo sul corto raggio.

 

Il radar (come anche il sonar) funziona alternando, nello spazio di frazioni infinitesimali di secondo, tempi di emissione di impulsi elettromagnetici e tempi di ascolto di un’eco che viene riflessa dagli oggetti colpiti.

Dal tempo impiegato dall’onda a tornare e dal cambio di frequenza dell’impulso si riesce a capire la distanza e la forma dell’oggetto.

Per trovare una soluzione alle microonde emesse dai tradizionali radar, di recente si sono iniziati a usare radar a onde radio (Broadband), che funzionano in modo simile a quelle degli ecoscandagli: non si avvalgono più di un magnetron, ma hanno dei sistemi a emissione di onde a stato solido (di fatto dei sistemi elettronici che trasmettono un impulso). Le onde radio sono a frequenze più basse e non sono dannose alla salute come le microonde e soprattutto richiedono meno corrente per essere emesse. Il problema è che non riescono a essere accurati sul lungo raggio.

 

Halo è invece un radar a tecnologia allo stato solido che supera questo problema emettendo un ciclo di impulsi diversi tra loro. Tutto avviene in frazioni di secondi, si parla infatti una serie di cicli da 500 a 2.800 impulsi al secondo.

La diversità di impulsi all’interno di ogni serie varia da emissioni brevissime (40 miliardesimi di secondo) a emissioni più lunghe (96 milionesimi di secondo) che rispettivamente coprono la breve distanza fino a 30 piedi o la lunga, fino a 72 Mn. La capacità di inviare impulsi tanto brevi è detta “compressione di impulso”.

Il software poi incolla assieme i differenti range garantiti da emissioni di impulsi diversi per creare l’immagine completa.

 

In questo modo il radar è in grado di visualizzare più “range” (dual watch), cosa non praticabile con i radar classici.

Un altro aspetto importante di questo prodotto è nel “chirp”, cioè nella modulazione di frequenza. Ogni impulso (chirp) compreso nel ciclo non è un’onda a frequenza costante, ma varia di frequenza. Grazie a questa modulazione è possibile meglio definire la forma e la natura degli oggetti.

 

L’utilizzo è semplificato da una serie di modalità ad hoc per scegliere, di volta in volta, un profilo ideale a seconda delle necessità, come ad esempio identificare gli uccelli (quindi un’eventuale mangianza di pesci), profili costieri, navigare all’interno di un porto, monitorare altre imbarcazioni o celle meteorologiche per individuare l’arrivo di un groppo. I consumi energetici sono ridotti con soli 6,5 Watts e la silenziosità notevole grazie a un motore senza spazzole con cuscinetti a sfera in bagno d’olio.

L’installazione è semplice basta un cavo ethernet per la connessione agli schermi multifunzione e l’utilizzo dello stesso cavo di alimentazione dei radar Broadband.

Il prezzo parte da 6.100 € di Halo 3 (il più piccolo) ai 7.320 € di Halo 6, il più grande.

 

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