08 May 2018

Sanlorenzo 60 anni di arte e arriva lo yacht asimmetrico

Compie sessant’anni il cantiere Sanlorenzo e per celebrare il traguardo ha dedicato un intero weekend per svelare progetti e novità tra cui il nuovo e rivoluzionario SL 102 asimmetrico
Quarantotto ore di full immersion nello spirito Sanlorenzo con gli Elite Days - pensati per presentare ciò che bolle in pentola in questa fucina della nautica da diporto di lusso. Fiore all'occhiello di questo weekend di festa, la presentazione dei nuovi progetti dell'azienda, a cura di Massimo Perotti, Chairman e CEO di Sanlorenzo, che ha parlato della storia di Sanlorenzo e della sua nuova rotta.
Il cantiere, nato nel 1958, è stato acquisito nel 2005, Massimo Perotti, sotto la cui guida conosce una straordinaria crescita, passando da un fatturato dai 40 milioni di euro del 2005 ai 300 milioni del 2017 e in 60 anni Sanlorenzo ha costruito oltre 750 yacht.

Un trend positivo che ha spinto l’azienda a decidere di investire 60 milioni di euro nei prossimi due anni, di cui: 24 milioni euro destinati al sito produttivo della Spezia e alla sua ristrutturazione; 20 milioni euro per il sito di Ameglia, in cui saranno raddoppiati agli spazi dedicati alla produzione di imbarcazioni in vetroresina; 16 milioni euro per l’acquisizione dei cantieri “Fipa” a Massa (circa 20.000 mq) e a Viareggio (7.000 mq) e per la ristrutturazione dell’esistente cantiere. Inoltre, oltre 30 milioni di euro saranno destinati alla realizzazione di nuovi prodotti e alla ricerca e sviluppo.

A settembre in acqua a Cannes

Gli Elite Days sono stati l’occasione per presentare il nuovo SL 102, un progetto rivoluzionario che sarà presentato al prossimo salone di Cannes e che nasce da un pensiero progettuale preciso, con radici nel Dna dell’azienda e nella sua capacità nel ridisegnare gli ambienti interni di una barca. Con l’obiettivo di ottenere una maggiore fruibilità degli spazi interni e una migliore comunicazione con l’esterno, SL102 ripensa così il layout canonico di uno yacht, mantenendo il solo passavanti sul lato di dritta ed eliminando quello sinistro, che viene portato sul tetto della struttura, consentendo attraverso questa configurazione asimmetrica, mai sperimentata prima, di recuperare circa 10 metri quadrati di superficie a favore degli ambienti interni.

La gestazione di SL102 è stata composita, con più teste per arrivare al risultato finale. Da un’idea originaria di Chris Bangle, il car designer che ha collaborato ancora di recente con il cantiere, ai tecnici e designer interni del cantiere, fino a Bernardo e Martina Zuccon.

Uno yacht wide body

Se il lato di dritta presenta un passavanti che conduce senza soluzione di continuità dal pozzetto di poppa al living di prua, lungo il quale l’impavesata in corrispondenza del salone si apre per formare una terrazza, il lato di sinistra invece si presenta come quello di uno scafo wide body, quindi di uno yacht di dimensioni ben maggiore dei 31,10 metri di SL102: la murata è infatti continua dalla linea di galleggiamento al flying bridge poiché il passavanti, ricavato sul tetto della sovrastruttura fiancheggia allo stesso livello il flying bridge, per scendere nel living di prua tramite una scala di sei gradini. Sempre sul lato sinistro, all’altezza della zona dining, una parte della murata, si abbassa con incernieramento verso l’esterno e movimentazione elettrica, ampliando la vista panoramica verso l’esterno.

L’asimmetria ha infatti permesso di collocare, come in una moderna villa sul mare, da un lato un’ampia sala da pranzo con vetrata a tutt’altezza che affaccia sul mare mentre dall’altra, a dritta, un salotto che si apre su un balcone. Una proposta che permette così di offrire, rispetto a un layout tradizionale, maggiore spazio, luminosità, relax e una migliore flessibilità d’uso.

SL102 dissimula la sua asimmetria nel disegno delle murate, che riportano in entrambi i lati gli stessi segni, e nell’abile gioco di mascheramento del passavanti alto del lato sinistro protetto da un corrimano che si ritrova anche sul lato destro come elemento più decorativo che protettivo, comunque utile al contenimento della zona prendisole ricavata sul tetto della sovrastruttura a prua della timoneria coperta, una soluzione definita comunemente dagli americani Raised Pilot House.

I due passaggi di accesso alla prua, quello di sinistra più alto e quello di dritta più basso, sono stati simmetrizzati, nell’asimmetria, con il gioco di chiaro scuri delle finestrature di prua e del tetto della sovrastruttura, in una sorta di “trompe-l'œil” che richiede allo spettatore un occhio attento per decifrarne volumi, passaggi e movimenti.


Diversi i layout proposti per l’armatore

Quello europeo propone la suite armatoriale a prua del ponte di coperta con eventuale balcone abbattibile a scelta e il salone con differenti configurazioni di sedute. In tutti i casi le cabine ospiti poste al ponte inferiore sono quattro matrimoniali simmetriche.

Il layout americano utilizza invece la zona prodiera del ponte di coperta per una grande cucina open space a cui è collegata la sala da pranzo situata a confine verso poppa. Nel salone, a ridosso della porta verso il pozzetto, è posto un bancone bar. La suite armatoriale scende al centro del ponte inferiore e le cabine ospiti sono tre, una Vip matrimoniale e due doppie a letti singoli.

Nelle motorizzazioni Sanlorenzo offre più opzioni, sempre firmate MTU: 16V 2000 M86 di 1.630 kW/2.216 cv, per una velocità massima di 28 nodi e una velocità di crociera veloce di 25 nodi e 16V 2000 M96 di 1.790 kW/2.434 cv, per una velocità massima di 29 nodi e una velocità di crociera veloce di 26 nodi.

I Dati
Lunghezza: m 31.10
Larghezza: m 7.10
Immersione a pieno carico: m 2.00
Capacità casse carburante: lt 12.000
Capacità casse acqua: lt 2.000
Motori: 2 x 16V 2000 M86 2216 HP (M96 2434 HP)
Generatori: 2 x 45 Kw
Velocità massima: 28 nodi
Velocità di crociera: 25 nodi
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