18 August 2012

SeaRay 235 WE, veloce e giovane

Piccolo cabinato con pozzetto versatile e diversi allestimenti. Attrezzato con una cabina a due posti letto. Monta motori efb, benzina o diesel...

Introduzione

Arriva dagli Stati Uniti, e conferma le qualità in termini di funzionalità e praticità che contraddistinguono la filosofia di costruzione statunitense. Il 235 Weekender è un esempio di sfruttamento equilibrato degli spazi, che garantisce un pozzetto versatile e confortevole, adatto a ogni utilizzo.

 

A un primo sguardo sembra che si sia privilegiato un piano di calpestio libero per facilitare attività come la pesca o lo sci nautico, ma salendo a bordo ci si accorge che non mancano le possibilità di modificare il layout a seconda delle proprie esigenze: si può montare un tavolo centrale (per cui è previsto un apposito alloggiamento sotto al divano di poppa) e, sul lato di dritta, si può aggiungere un cuscino per aumentare le dimensioni del prendisole. A sinistra si può scegliere di montare un mobile cucina completo di lavello, tagliere, fornello a un fuoco e frigo compresi nel pacchetto Overnight.

 

A centro barca le due poltrone per pilota e copilota con seduta leaning posto per condurre anche in piedi. L’accesso alla tuga è assicurato da due gradini ricavati sul tambucio (con antisdruciolo) e dalla possibilità di aprire al centro la vetrata del parabrezza, soluzione comune su barche di queste dimensioni che, grazie all’assenza dei camminamenti laterali, fa guadagnare spazio in cabina. Anche l’ambiente interno, compatibilmente con le dimensioni contenute, gode di una certa versatilità: la cabina è attrezzata con un tavolino centrale che, se abbassato e con l’aggiunta di un cuscino, trasforma i divani in una cuccetta matrimoniale. Sul lato di dritta, sotto a una seduta del divano, il cantiere monta di serie un wc chimico e sopra, sulla murata, c’è un mobiletto di legno ideale per conservare documenti, telefoni cellulari e altri dispositivi.   

 

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Prova in acqua

Abbiamo provato il SeaRay 235 Weekender a Peschiera del Garda (Vr) in condizioni di lago calmo e assenza di vento. Appena usciti dal porto la barca dimostra subito il suo carattere corsaiolo: plana in poco meno di 6 secondi e raggiunge una velocità massima di 38 nodi.

 

Navigare a questa andatura, anche senza onde, è come un’iniezione di adrenalina per pilota e passeggeri. Ecco perché consigliamo molta prudenza nella conduzione del 235: si arriva quasi senza rendersene conto a velocità sostenute, ma con un po’ d’onda il governo dello scafo si fa impegnativo e l’impatto con le onde diventa fastidioso. Anche nell’affrontare le virate occorre essere prudenti e accertarsi che l’equipaggio sia ben assicurato, viste le reazioni nervose della barca.

 

Ci è piaciuta molto la posizione del pilota che garantisce un’ottima visibilità anche da seduti e, grazie al puntapiedi, consente di essere sempre in una condizione di sicurezza.

 

La velocità di crociera quindi con mare piatto è di 27 nodi a 3.500 giri, ma cala sensibilmente se si alza il vento. In conclusione consigliamo di navigare entro i 20 e i 25 nodi anche per contenere i consumi. Un modello insomma, consigliato più ai giovani e a chi vuole provare l’ebbrezza della velocità o per praticare lo sci nautico.

 

Per questo motivo, il Mercruiser a benzina da 225 cv montato sulla barca della prova ci sembra l’opzione più equilibrata tra quelle proposte: si può, infatti, scegliere la versione con 260 cv, sempre Mercruiser o quella diesel con un Cmd Qsd da 170 cv.  

 

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