SportRiva 56
Un esercizio di stile. E ben riuscito, oltretutto, anche se non poteva essere
diversamente, visto il marchio blasonato. SportRiva 56 modello non è solo
design, forme sinuose e un fly con classe da vendere, ma anche una carena
studiata bene e un appagante comportamento in mare. Vero è che ormai sono
trascorsi i tempi degli Acquarama, dei Superamerica, degli Junior, del mogano e
della lavorazione artigianale, ma, per l'azienda di Sarnico, la qualità e lo
stile sono rim...
Introduzione
Un esercizio di stile. E ben riuscito, oltretutto, anche se non poteva essere
diversamente, visto il marchio blasonato. SportRiva 56 modello non è solo
design, forme sinuose e un fly con classe da vendere, ma anche una carena
studiata bene e un appagante comportamento in mare. Vero è che ormai sono
trascorsi i tempi degli Acquarama, dei Superamerica, degli Junior, del mogano e
della lavorazione artigianale, ma, per l'azienda di Sarnico, la qualità e lo
stile sono rimasti i primi due articoli delle "tavole della legge". E senza
trascurare il non indifferente elemento che questa barca sarà la matrice di una
nuova serie contraddistinta dal logo SportRiva che firmerà un gruppo di modelli
frutto del connubio tra eleganza e sportività.
Una linea pensata per l'armatore che, pur non volendo rinunciare alle linee
dell'open, vuole comunque avere un salone superiore chiuso e climatizzato,
ideale anche per le crociere in paesi a clima tropicale. Ecco come è nato
questo sportfly disenato dalla matita di Mauro Micheli e dai designer di
Officina Italiana Design che integra i concetti di fly nelle linee spotive di
un open.
di Tommasino Gazo
Prova
Il vento di libeccio sta gonfiando il mare. Ancora sotto costa il 56 non ha
difficoltà a prendere le onde che, per il momento, sono modeste e poco
significative. Soltanto quando poggiamo in poppa, rotta da Cannes verso Monaco,
le condizioni si fanno più probanti. E qui lo SportRIva mette in scena il suo
vero carattere: neppure quando scende dall'onda si scompone, non batte nel
cavo, mantiene la rotta senza forzature del timone.
Una carena riuscita bene, insomma, che sembra unire le prestazioni a una
marcata marinità.
Sul fly la qualità di vita è piacevole: non solo l'ampio parabrezza ripara, ma
il basso livello della rumorosità dei motori permette una tranquilla
conversazione, il rollio è appena avvertibile. La scia di poppa è piatta e la
sensibilità al timone dolce ma decisa.
Si possono tenere i 30 nodi a un regime , 2050 giri, di tutta tranquillità per
i due Man da 900 cv ciascuno. Anche le prestazioni assolute sono soddisfacenti:
al massimo regime di 2350 giri, il 56 raggiunge i 34 nodi, nonostante una pala
dell'elica piegata in uno sfortunato ormeggio. Il cantiere denuncia anche un
altrodato interessante: caricando la barca di ulteriori 1,3 tonnellate e
superando quindi il dislocamento ideale, lo SportRiva 56 ha un decremento di un
solo nodo.
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