31 March 2008

SportRiva 56

Un esercizio di stile. E ben riuscito, oltretutto, anche se non poteva essere diversamente, visto il marchio blasonato. SportRiva 56 modello non è solo design, forme sinuose e un fly con classe da vendere, ma anche una carena studiata bene e un appagante comportamento in mare. Vero è che ormai sono trascorsi i tempi degli Acquarama, dei Superamerica, degli Junior, del mogano e della lavorazione artigianale, ma, per l'azienda di Sarnico, la qualità e lo stile sono rim...

Introduzione

Un esercizio di stile. E ben riuscito, oltretutto, anche se non poteva essere diversamente, visto il marchio blasonato. SportRiva 56 modello non è solo design, forme sinuose e un fly con classe da vendere, ma anche una carena studiata bene e un appagante comportamento in mare. Vero è che ormai sono trascorsi i tempi degli Acquarama, dei Superamerica, degli Junior, del mogano e della lavorazione artigianale, ma, per l'azienda di Sarnico, la qualità e lo stile sono rimasti i primi due articoli delle "tavole della legge". E senza trascurare il non indifferente elemento che questa barca sarà la matrice di una nuova serie contraddistinta dal logo SportRiva che firmerà un gruppo di modelli frutto del connubio tra eleganza e sportività. Una linea pensata per l'armatore che, pur non volendo rinunciare alle linee dell'open, vuole comunque avere un salone superiore chiuso e climatizzato, ideale anche per le crociere in paesi a clima tropicale. Ecco come è nato questo sportfly disenato dalla matita di Mauro Micheli e dai designer di Officina Italiana Design che integra i concetti di fly nelle linee spotive di un open. di Tommasino Gazo

Prova

Il vento di libeccio sta gonfiando il mare. Ancora sotto costa il 56 non ha difficoltà a prendere le onde che, per il momento, sono modeste e poco significative. Soltanto quando poggiamo in poppa, rotta da Cannes verso Monaco, le condizioni si fanno più probanti. E qui lo SportRIva mette in scena il suo vero carattere: neppure quando scende dall'onda si scompone, non batte nel cavo, mantiene la rotta senza forzature del timone. Una carena riuscita bene, insomma, che sembra unire le prestazioni a una marcata marinità. Sul fly la qualità di vita è piacevole: non solo l'ampio parabrezza ripara, ma il basso livello della rumorosità dei motori permette una tranquilla conversazione, il rollio è appena avvertibile. La scia di poppa è piatta e la sensibilità al timone dolce ma decisa. Si possono tenere i 30 nodi a un regime , 2050 giri, di tutta tranquillità per i due Man da 900 cv ciascuno. Anche le prestazioni assolute sono soddisfacenti: al massimo regime di 2350 giri, il 56 raggiunge i 34 nodi, nonostante una pala dell'elica piegata in uno sfortunato ormeggio. Il cantiere denuncia anche un altrodato interessante: caricando la barca di ulteriori 1,3 tonnellate e superando quindi il dislocamento ideale, lo SportRiva 56 ha un decremento di un solo nodo.
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