22 April 2009

Sun Fast 3200

Piccola, veloce e divertente. Bastano tre parole per sintetizzare il Sun Fast 3200. Nasce per le regate d’altura e Irc ma è una buona alternativa per la crociera, per quanti siano in cerca di una barca essenziale, senza fronzoli e con qualità marine e di costruzione superiori. Scafo e coperta sono realizzati tramite infusione (nella produzione di serie dei crocieroni è utilizzata solo per il ponte di coperta) e il dislocamento è di 3.400 kg di cui 1.300 di zavorra. Pe...

Introduzione

Piccola, veloce e divertente. Bastano tre parole per sintetizzare il Sun Fast 3200. Nasce per le regate d’altura e Irc ma è una buona alternativa per la crociera, per quanti siano in cerca di una barca essenziale, senza fronzoli e con qualità marine e di costruzione superiori. Scafo e coperta sono realizzati tramite infusione (nella produzione di serie dei crocieroni è utilizzata solo per il ponte di coperta) e il dislocamento è di 3.400 kg di cui 1.300 di zavorra. Per diventarne armatori ci vogliono 79.500 euro contro la media dei circa 60mila richiesti per un 32 “normale” (prezzi base e Iva esclusa). Un prezzo interessante, considerata la costruzione in infusione e tenuto basso anche grazie alla scelta di un’attrezzatura standard, con albero e boma di alluminio. L’unico particolare in carbonio è il tangone, che è optional. Vele ed elettronica sono a scelta dell’armatore. La barca è firmata da Andrieu Yacht Design.

Prova

Abbiamo la fortuna di navigare con uno dei primi Sun Fast 3200 consegnati da Jeanneau a un armatore, ovviamente francese, che lo utilizzerà per la Transquadra 2008/2009, traversata atlantica (over 40 anni, in solitario o in doppio con imbarcazioni di serie) da St Nazaire alla Martinica con tappa a Madeira. Bastano pochi bordi per rendersi conto di come tutta l’attrezzatura sia stata studiata per condurre la barca anche da soli, un vantaggio non solo in regata ma anche in crociera. Dalle due barre del timone si controllano il paranco della randa, il cui trasto è all’estrema poppa, i winch del genoa, la tensione del paterazzo in tessile e i comandi dell’autopilota. L’armatore ha montato elettronica Nke, una marca francese di nicchia molto amata dai navigatori solitari per la sua affidabilità. Sulla tuga restano invece i winch per le drizze. Apprezziamo il bel pozzetto sgombro finalmente dal tavolino fisso. Qui il comfort è paragonabile ad una qualsiasi barca da crociera. La barca è armata con albero a 19/20 a due ordini di crocette e sartiame in Dyform, le vele sono Delta Voiles. A prua, dove non c’è il verricello elettrico, il piccolo pulpito serve a murare il gennaker. Ma ora è tempo di prendere il largo e navigare, molliamo gli ormeggi e usciamo dal porto di Hyères a vela. A bordo siamo in quattro, compreso l’armatore, la giornata è fredda e piovosa, il vento tra gli 11 e i 15 nodi e molto rafficato. Iniziamo a navigare al traverso con 11 nodi, la velocità è di 5,7 nodi ma ci vuole lo spinnaker. Una volta issato le cose cambiano, il vento sale a 15 nodi e noi voliamo fino a 8,7, record di giornata. La nostra velocità è sempre intorno tra i 7 e i 7,7 nodi. Ci piace il Sun Fast, accanto a prestazioni rare da provare con barche serie riesce a dare una grande sicurezza in navigazione, non è una barca nervosa e al timone è un gioco da ragazzi. Arrivati sotto l’isole di Les Porquerolles tiriamo giù lo spi e invertiamo la rotta navigando di bolina. Il vento si è stabilizzato sui 15 nodi, a 30° navighiamo a 6,3 nodi mentre allargando a 35° la velocità sale a 7,2. Un po’ di abitudine è necessaria nelle virate per passare da una parte all’altra tra le barre del timone. Allargando ancora a 45° tocchiamo gli 8 nodi e non scendiamo mai sotto i 7,5. A 60° la velocità cala di qualche decimo di nodo ma sempre sui 7 nodi, mai al di sotto. Siamo tornati sotto al porto di Hyères, ammainiamo le vele e proviamo con il motore, uno Yanmar 2YM15 da 15 cv con trasmissione sail drive ed elica radice a 2 pale abbattibili. La velocità di crociera è di 6 nodi, 6,5 la massima.
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