Sun Odyssey 50 DS
Il 50DS è una macchina da crociera. Nessuna ambiguità, nessuna velleità
corsaiola. Chi ne diventa armatore non cerca di limare il decimo di nodo, vuole
solo andare in vacanza senza doversi chiedere se ci sarà spazio a sufficienza
per tutti gli accessori da vacanza di una famiglia moderna. In questo senso
Jeanneau ha fatto davvero i salti mortali, e ha ricavato ambienti da casa con
spazi di stivaggio incredibili nelle cabine, nei bagni, nella cambusa, negli
stipi, cass...
Introduzione
Il 50DS è una macchina da crociera. Nessuna ambiguità, nessuna velleità
corsaiola. Chi ne diventa armatore non cerca di limare il decimo di nodo, vuole
solo andare in vacanza senza doversi chiedere se ci sarà spazio a sufficienza
per tutti gli accessori da vacanza di una famiglia moderna. In questo senso
Jeanneau ha fatto davvero i salti mortali, e ha ricavato ambienti da casa con
spazi di stivaggio incredibili nelle cabine, nei bagni, nella cambusa, negli
stipi, cassetti e gavoni che sfruttano ogni millimetro disponibile. La
configurazione deck saloon e i numerosi oblò e finestre trasformano gli interni
dal classico buio rifugio in ambienti ariosi e illuminati, in cui continuare
ciò che si stava facendo fuori: godersi navigazione e panorama. Chi si mette al
comando di un 50’ del genere lo fa anche per avere pochi pensieri in
navigazione. La barca nasce con una fin troppo “punitiva” randa avvolgibile
nell’albero con 2 mani di terzaroli automatici e insieme all’avvolgifiocco,
alle rotaie del genoa e alle drizze tutto è regolabile senza muoversi mai dal
pozzetto.
Prova
Baia di Hyères, la giornata è grigia e il vento ancora incerto. Proviamo la
versione con randa avvolgibile e vele standard in Dacron. A bordo siamo in
cinque e appena usciti dal porto inziamo a svolgere randa e fiocco, il tutto
senza fare un passo fuori dal pozzetto. La randa avvolgibile e tutto il suo
sistema più pesante incide un po’ sulle prestazioni ma il comfort quando si
deve ammainare la randa è maggiore, non dovendo lavorare troppo per fermarla al
boma. Al timone non si possono avere quindi troppe pretese, le ruote non sono
infatti molto sensibili ma donano quella necessaria sicurezza e affidabilità
che ci si aspetta da un 50 piedi da crociera. Quello che conta non è il decimo
di nodi bensì decidere una rotta per arrivare alla meta con la navigazione più
facile e confortevole possibile. E in questo il 50 DS ha pochi rivali.
Il vento è sui 13 nodi e decidiamo per una bolina a 30. Navighiamo a 5,6 nodi
con poche emozioni. Allargando a 45° le vele respirano e la velocità sale a 6,3
con punte anche a 6,9 nodi. Solo camminando attraverso pozzetto e camminamenti
laterali si può capire quanto la coperta sia ampia e comoda. Il vento rinforza
leggermente e tentiamo lo spinnaker, che dona nuova forza alla barca. Il record
di velocità è di 7,2 nodi al traverso con 17 nodi reale, le media è invece sui
6,8. A motore il Sun Odyssey 50 DS si comporta egregiamente, la sua forma di
carena permette medie elevate anche con l’elica a tre pale fisse e la dotazione
standard, costituita dallo Yanmar 4JH4-TE da 75 cavalli. A 3.200 giri si
raggiungono infatti i 9,3 nodi, velocità massima, quella di crociera è compresa
tra i 2.500 e i 3.000 giri con velocità tra gli 8,3 e i 8,8 nodi. A chi non
basta ci sono optional la versione da 110 cavalli del motore (Yanmar 4JH-HTE) e
l’elica Max Prop a 3 pale abbattibili.
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