29 April 2009

Sun Odyssey 50 DS

Il 50DS è una macchina da crociera. Nessuna ambiguità, nessuna velleità corsaiola. Chi ne diventa armatore non cerca di limare il decimo di nodo, vuole solo andare in vacanza senza doversi chiedere se ci sarà spazio a sufficienza per tutti gli accessori da vacanza di una famiglia moderna. In questo senso Jeanneau ha fatto davvero i salti mortali, e ha ricavato ambienti da casa con spazi di stivaggio incredibili nelle cabine, nei bagni, nella cambusa, negli stipi, cass...

Introduzione

Il 50DS è una macchina da crociera. Nessuna ambiguità, nessuna velleità corsaiola. Chi ne diventa armatore non cerca di limare il decimo di nodo, vuole solo andare in vacanza senza doversi chiedere se ci sarà spazio a sufficienza per tutti gli accessori da vacanza di una famiglia moderna. In questo senso Jeanneau ha fatto davvero i salti mortali, e ha ricavato ambienti da casa con spazi di stivaggio incredibili nelle cabine, nei bagni, nella cambusa, negli stipi, cassetti e gavoni che sfruttano ogni millimetro disponibile. La configurazione deck saloon e i numerosi oblò e finestre trasformano gli interni dal classico buio rifugio in ambienti ariosi e illuminati, in cui continuare ciò che si stava facendo fuori: godersi navigazione e panorama. Chi si mette al comando di un 50’ del genere lo fa anche per avere pochi pensieri in navigazione. La barca nasce con una fin troppo “punitiva” randa avvolgibile nell’albero con 2 mani di terzaroli automatici e insieme all’avvolgifiocco, alle rotaie del genoa e alle drizze tutto è regolabile senza muoversi mai dal pozzetto.

Prova

Baia di Hyères, la giornata è grigia e il vento ancora incerto. Proviamo la versione con randa avvolgibile e vele standard in Dacron. A bordo siamo in cinque e appena usciti dal porto inziamo a svolgere randa e fiocco, il tutto senza fare un passo fuori dal pozzetto. La randa avvolgibile e tutto il suo sistema più pesante incide un po’ sulle prestazioni ma il comfort quando si deve ammainare la randa è maggiore, non dovendo lavorare troppo per fermarla al boma. Al timone non si possono avere quindi troppe pretese, le ruote non sono infatti molto sensibili ma donano quella necessaria sicurezza e affidabilità che ci si aspetta da un 50 piedi da crociera. Quello che conta non è il decimo di nodi bensì decidere una rotta per arrivare alla meta con la navigazione più facile e confortevole possibile. E in questo il 50 DS ha pochi rivali. Il vento è sui 13 nodi e decidiamo per una bolina a 30. Navighiamo a 5,6 nodi con poche emozioni. Allargando a 45° le vele respirano e la velocità sale a 6,3 con punte anche a 6,9 nodi. Solo camminando attraverso pozzetto e camminamenti laterali si può capire quanto la coperta sia ampia e comoda. Il vento rinforza leggermente e tentiamo lo spinnaker, che dona nuova forza alla barca. Il record di velocità è di 7,2 nodi al traverso con 17 nodi reale, le media è invece sui 6,8. A motore il Sun Odyssey 50 DS si comporta egregiamente, la sua forma di carena permette medie elevate anche con l’elica a tre pale fisse e la dotazione standard, costituita dallo Yanmar 4JH4-TE da 75 cavalli. A 3.200 giri si raggiungono infatti i 9,3 nodi, velocità massima, quella di crociera è compresa tra i 2.500 e i 3.000 giri con velocità tra gli 8,3 e i 8,8 nodi. A chi non basta ci sono optional la versione da 110 cavalli del motore (Yanmar 4JH-HTE) e l’elica Max Prop a 3 pale abbattibili.
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