L’architetto fiorentino alterna il lavoro su progetti custom (molte le collaborazioni con cantieri internazionali di primaria importanza, come la progettazione degli interni per i primi due 80' Wally di Luca Bassani e per Bao Bab, il primo motoryacht dei cantieri inglesi Camper&Nicholson) con i progetti per importanti cantieri di produzione seriale, come l’italiano Aprea, per il quale disegna tra le altre il Don Giovanni, un undici metri (selezionato per il Compasso d’Oro) dove riesce a coniugare una configurazione tradizionale, quella del gozzo sorrentino, con il design di una sovrastruttura che ne pone in evidenza un’inedita dinamicità. Un successo che viene declinato, negli anni successivi, in differenti misure, fino ai 16 metri.
Tanti i progetti custom che si succedono con l’ingresso nel nuovo millennio. Impossibile non citare, tra gli altri, il Baglietto 138’, RC di Roberto Cavalli, varato nel 2004, seguito da Nina J, varato nel 2005; perfetti esempi del concetto di Wide Body, una concezione configurale a tutta larghezza, senza corridoi, che offre la possibilità di grandi volumetrie interne. Proprio Spadolini è stato il primo a intuire che l’aumento dei volumi interni avrebbe rivoluzionato l’intera industria dei superyacht. RC e Nina J precorrono i tempi; nel 2006 Nina J si aggiudica il World Yachts Trophies.
Sono anni ricchi di progetti: come Aslec, il 46 metri costruito da Rossinavi e varato nel 2012: si tratta della quarta unità che Spadolini progetta per lo stesso armatore ed è un yacht che può vantare numerosi tentativi di imitazione. Senza dimenticare Numptia, il 70 metri, sempre con Rossinavi, varato l’anno precedente e vincitore dei World Superyacht Awards 2012. Una vittoria che Tommaso Spadolini replica nel 2017 con Gipsy, il 35 metri semidislocante costruito dal cantiere genovese Otam, che nello stesso anno ha conquistato lo Showboats Design Awards nella categoria “Best Naval Architecture”, grazie alla carena di Umberto Tagliavini.
Nel corso degli ultimi dieci anni vengono affidati allo Studio Spadolini alcuni refitting di prestigio, per imbarcazioni costruite da Cantieri di Pisa, Magnum, Baglietto.
In questi anni viene siglata anche una collaborazione con il cantiere turco Sirena Marine, per cui Tommaso Spadolini sviluppa gli interni di due modelli, il 56’ ed il 64’, in collaborazione con lo Studio di German Frers che realizza gli esterni.