18 May 2016

Turismo nautico, si salpa da via Montenapoleone

Nella via del lusso una tavola rotonda sul turismo costiero in barca. Occasione di confronto e prove di disgelo tra i presidenti delle due associazioni Ucina e Nautica Italiana

Turismo nautico, si salpa da via montenapoleone

Si è svolta a Milano la tavola rotonda dedicata ai temi del turismo nautico e della legislazione italiana e sul come dovrebbe stimolarne lo sviluppo. Presenti il presidente di UCINA Confindustria Nautica Carla Demaria, il presidente di Nautica Italiana Lamberto Tacoli, il presidente onorario di Altagamma e titolare del cantiere Nautor's Swan Leonardo Ferragamo,  l'avvocato marittimista Giandomenico Boglione, il presidente di Associazione Montenapoleone Guglielmo Miani.

Il primo intervento è stato di Carla Demaria, presidente di UCINA Confindustria Nautica: "Fortunatamente il percepito del settore sta cambiando anche qui in Italia. Nel mondo è sempre stato alto, ma nel nostro paese dal 2011 con il decreto Salva Italia di Monti stiamo lavorando per modificare l'atteggiamento negativo nei confronti di quella che anche l'attuale Governo ha capito essere una industria a cui necessitano leggi industriali. E anche i provvedimenti che sono in atto, la legge delega per il nuovo Codice sulla nautica e i tavoli a cui Ucina è accreditata vanno nella direzione di intervenire per rivedere le normative attuali. Dobbiamo far tornare le 40.000 barche fuggite dalle nostre coste".

 

Lamberto Tacoli, presidente di Nautica Italiana, afferma: "La nautica è un grandissimo contenitore delle eccellenze del made in Italy per cui siamo famosi nel mondo, il design, agli arredi, il food. E' lei stessa una eccellenza. Siamo i numeri uno nel mondo per accessoristica, nautica da diporto, produzione di gommoni... Sono sostenitore di tutti i mezzi per andare per mare, dal pedalò in su. Dobbiamo modificare ancora il percepito ed è per questo che Nautica Italiana ha scelto un posizionamento diverso affiancandosi ad Altagamma per andare a colpire quelle persone che non si sono mai avvicinate alla barca. Nautica Italiana vuole assumersi l'impegno di lavorare al fianco di Ucina per cogliere quelle grandi opportunità di valorizzare ancora di più grande all'estero la nostra nautica".

 

Leonardo Ferragamo, presidente onorario di Altagamma e titolare del cantiere Nautor's Swan: "Purtroppo siamo i benefattori del Mediterraneo… Gli altri paesi che si affacciamo sulle sue coste devono ringraziare l'Italia, dalla Croazia alle Baleari. Le barche italiane riempiono i porti all'estero dodici mesi all'anno. Bisogna riflettere su questo punto e sensibilizzare il Governo intervenendo attivamente. Quindi parlerei di Turismo Costiero, non nautico. In Altagamma dal 2006 fummo tra i primi a lanciare l'appello sul turismo. Occorre un atteggiamento propositivo, le nostre coste offrono quello che nessun'altro litorale offre, grazie anche alla ricchezza dell’interno. L'indotto che può essere creato attraverso la rivalutazione del turismo costiero ha potenzialità incredibili, ma occorre ancora un cambiamento culturale. Bisogna vedere la nautica e il turismo costiero come opportunità economica e culturale”.

 

Guglielmo Miani, Presidente dell'Associazione MonteNapoleone, ha messo l'accento sul mare: "Dobbiamo guardare il mare come una passione, ma anche come un business. Come Associazione riuniamo brand del lusso che sono per affinità e valori molto vicini alla nautica, perché hanno clienti armatori, che hanno individuato nel mondo del mare una strategia di marketing. Per questo Milano è la piazza perfetta, Montenapoleone è il biglietto da visita della città nel mondo ed è da qui che vogliano innalzare il valore del settore nautico italiano. Abbiamo coinvolto anche cantieri stranieri ma con la consapevolezza di essere i numeri uno, non temiamo la concorrenza”.

 

I buoni propositi però talvolta si scontrano con la realtà. Giandomenico Boglione, avvocato marittimista, sostiene che abbiamo oggi una seconda chance parlando della legge delega per il nuovo Codice recentemente approvata: "A tredici anni di distanza abbiamo più esperienza per vedere cosa non ha funzionato. Consci dei principi complicati della legge italiana dobbiamo orientare chi siederà ai tavoli con il Governo. Il diporto, negli anni '70, era considerato anche dal punto di vista legislativo "minore" e questo ha sempre creato anacronismi mostruosi, con una battuta posso affermare che la normativa a livello interpretativo in sede di giudizio talvolta viene assimilata alla circolazione dei veicoli. Tutti questi aspetti vanno visti con grande attenzione, ma la stesura di una nuova legge offre anche l'opportunità all'Italia di arrivare per prima in Europa anche in questo campo e di portare la propria eccellenza al servizio degli altri proponendo un testo che può avere l’ambizione di arrivare ad una disciplina uniforme comunitaria".

 

Il moderatore Daniele Manca ha sintetizzato cogliendo da ogni intervento delle parole chiave: “Orgoglio, prezioso contenitore, ambiente come motore del turismo costiero, il mare inteso come un mondo di valori, opportunità economica. Un settore che dimostra che la passione c'è, con accenti diversi, ma che i vari interessi vanno composti per lavorare sulla sua percezione, che deve scoprire tutti i suoi valori più autentici”.

La manifestazione Yacht Club, patrocinata dal Comune di Milano, è un’occasione che sancisce il legame tra il mondo dell’eccellenza e la nautica celebrando un sodalizio di successo di lunga data. Alcuni Brand all’interno delle proprie Boutique, ospitano i più prestigiosi Cantieri nautici che esporranno modelli in scala, fotografie, video wall e progetti d’avanguardia e i più rinomati Yacht Club del panorama internazionale. L'Associazione MonteNapoleone, rappresenta ad oggi centoquaranta Luxury Brands, tra le realtà più importanti al mondo situate nel Quadrilatero della Moda di Milano.  Con Yacht Club via MonteNapoleone per una settimana si trasforma in un Marina.

 

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