08 November 2012

Vendée Globe, ecco le 20 barche al via

Venti skipper e venti barche partiranno sabato prossimo da Les Sables d’Olonne per la settima edizione del Vendée Globe, il giro del mondo in solitario e senza scalo. Come abbiamo detto più volte, in regate del genere le variabili in gioco sono moltissime e non è detto che a vincere sia per forza la barca più recente.

Vendée globe, ecco le 20 barche al via

Venti skipper e venti barche partiranno sabato prossimo da Les Sables d’Olonne per la settima edizione del Vendée Globe, il giro del mondo in solitario e senza scalo. Come abbiamo detto più volte, in regate del genere le variabili in gioco sono moltissime e non è detto che a vincere sia per forza la barca più recente. È per questo che gli Imoca 60’ restano competitivi a lungo, e con programmi di aggiornamento ben elaborati anche barche della generazione passata possono tranquillamente aspirare alla vittoria. Vediamo quindi da dove vengono queste venti barche che da sabato si lanceranno in un’avventura che, nel migliore dei casi, durerà non meno di tre mesi.

Rispetto alla passata edizione, dove c’erano trenta barche di cui ben 15 costruite apposta, questa volta le barche nuove sono solo sei: PRB, Banque Populaire, Virbac-Paprec 3, Macif, Cheminées Poujoulat e Acciona 100% EcoPowered. Secondo uno studio fatto dai designer Owen-Clark i nuovi scafi dovrebbero guadagnare circa il 5% in performance rispetto a quelli di vecchia generazione. C’è da dire però che nella passata edizione, delle 15 barche nuove solo 5 furono capaci di terminare la regata: Foncia, BritAir, Safran, Pindar e Aviva. Ma torniamo all’edizione attuale, dove ben quattro delle sei barche nuove escono dallo studio VPLP-Verdier e sonoPRB, Macif, Banque Populaire e Virbac-Paprec 3. Gli inglesi Owen Clark hanno invece disegnato la barca dello spagnolo Javier Sanso, Acciona 100% Eco-Powered, che è leggermente più pesante e potente rispetto a quelle dello studio francese, lo svizzero Bernard Stamm ha invece una barca disegnata da Juan Kouyoumdjian, e dovrebbe essere la più potente della flotta.  

Le barche nuove non sono però tutte uguali e non tutti gli skipper hanno potuto disporre dello stesso tempo per navigarci e prendere tutta la confidenza necessaria. È il caso per esempio di Bernard Stamm, la sua Cheminées Poujoulat è stata varato nel 2011 per poi essere abbandonata nell’ultima Transat Jacques Vabre e ha dovuto quindi subire un lungo restauro. Anche lo spagnolo Javeri Sanso, con la barca più giovane della flotta, non ha potuto navigare troppo a lungo. Tutt’altra storia per Virbac-Paprec 3 di Jean-Pierre Dick, il francese ha già vinto la Barcelona World Race nel 2010. Anche Prb di Vincent Riou e Banque Populaire di Armel Le Cléac’h’s hanno navigato a lungo. Infine, François Gabart ha potuto contare sul prezioso aiuto del team di Michel Desjoyeaux, due volte vincitore del Vendée.

Generazione intermedia
Ci sono poi le barche della generazione passata, sono molto collaudate e potrebbero giocare brutti scherzi a quelle nuove. È il caso dell’ex Foncia di Farr con cui Michel Desjoyeaux ha stravinto la passata edizione, poi è arrivata secondo alla Barcelona World Race con gli spagnoli Iker Martinez e Xabi Fernandez. Ora è nelle mani di Jérémie Beyou e si chiama Maitre Coq. Bertrand de Broc naviga invece sull’ex BritAir di Armel Le Cléac’h, un disegno di Finot capace di arrivare secondo nella scorsa edizione. Jean Le Cam naviga sull’ex Gitana Eighty di Loick Peyron che si ritirò nell’ultimo Vendée. La barca ha invece completato la Barcelona World Race con Pachi Rivero e Antonio Piris. Le altre barche sono Safran di Marc Guillemot, un progetto molto innovativo dello studio VPLP-Verdier con un nuovo albero di carbonio e una chiglia di titanio; Hugo Boss di Alex Thompson è un porgetto di Farr, è l’ex BT di Sébastien Josse che ha già vinto una Route du Rhum con Roland Jourdain quando si chiamava Véolia Environnement.

Lo skipper inglese ha chiuso al secondo posto la Transat Jacques Vabre con Guilermo Altadil e ha poi stabilito il record di percorrenza nelle 24 ore. Mike Golding corre con l’ex Ecover 3 mentre Arnaud Boissieres ha l’ex Prb di Riou aggiornata con un nuovo e più leggero rig; Louis Burton corre con l’ex Delta Dore, ora Bureau Vallée. Infine Dominque Wavre, che corre con un progetto del 2006 di Owen Clark.

Vecchia generazione
Queste sono le barche più vecchie a prendere il via. Quella si Samantha Davies è un progetto del 2004 di Marc Lombard, Tanguy De Lamotte corre con un progetto di Lombard del 1998 mentre il nostro Alessandro di Benedetto ha realizzato il suo sogno con un ottimo Finot Conq, ex Akena Vérandas, del 1998 ora Team Plastique.

http://www.vendeeglobe.org

 

 

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